Gigi Buffon protagonista in Monaco-Juventus 0-2

Gigi Buffon, la costante e la macchina del tempo

La costante del calcio italiano ha il volto, ma soprattutto le manone, di Gianluigi Buffon. A distanza di undici anni – 28 vs 39 – il portiere probabilmente più grande di sempre ha infatti compiuto un intervento tanto prodigioso quanto simile a quello nei tempi supplementari della finale dei Mondiali 2006 Italia-Francia; ‘vittima’ allora Zinedine Zidane, mentre mercoledì 3 maggio è stato il turno dell’attaccante del Monaco Valère Germain. Due parate meravigliose, entrambe su calciatori francesi, che hanno fatto prima sussultare e poi esultare milioni di tifosi, italiani nel 2006 e juventini nel 2017.

Come la dinamica, entrambi i colpi di testa erano destinati sotto la traversa, i supporter della Juventus si augurano che si ripeta anche il finale. In Germania, quell’intervento trascinò la Nazionale ai rigori e al trionfo iridato; in Champions League, è servito a sigillare la vittoria e a mettere una seria ipoteca sull’approdo in finale (sognando un clamoroso ‘triplete’), oltre che a mantenere la porta inviolata per il sesto match consecutivo (2 i gol subìti finora, gli stessi che a Germania 2006…). Gigi Buffon ha deciso di salire sulla macchina del tempo, stesso volo prodigioso a salvare la sua squadra e confermare una volta di più quanto rimpiangeremo la costante del calcio italiano, quando deciderà di appendere i gloriosi guantoni al fatidico chiodo.

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