Raccolta per Tag: Emilia Fox

Poster del film "Prendimi l'anima"

Prendimi l’anima

Maria Spielrein e Fraser sono in Russia per una ricerca sulla vita di Sabina Spielrein. All'inizio del ventesimo secolo, questa ragazza russa era stata paziente del Dr. Jung, di cui si era in seguito innamorata diventandone amante. Mentre i ricercatori esaminano i documenti, la storia d'amore tra Sabina e il Dr. Jung si dispiega sullo sfondo della rivoluzione e della guerra.

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Poster del film "La tigre e la neve"

La tigre e la neve

Attilio De Giovanni è un poeta innamorato della poesia e della bella Vittoria, che però non corrisponde al suo amore. Per conquistarla, l'esuberante Attilio non esiterà a cacciarsi nelle situazioni più assurde e più comiche che porteranno la sfortunata coppia in Iraq, proprio all'inizio del conflitto con gli americani. Attilio, senza conoscere una sola parola di arabo, inizia la sua guerra personale armato solo di poesia...

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Poster del film "La famiglia omicidi"

La famiglia omicidi

Il film è ambientato in Gran Bretagna. Nella scena d'apertura, Rosie Jones, una giovane donna incinta (Emilia Fox) sta viaggiando in treno, quando da un grande baule che costituisce il suo bagaglio inizia a fuoriuscire del sangue. Interrogata dalla polizia, confessa con calma che il baule contiene il corpo del marito infedele e della sua amante uccisi e fatti a pezzi. Viene pertanto giudicata incapace di intendere e di volere e poi condannata dal giudice (Roger Hammond) a trascorrere il resto dell'esistenza in un manicomio criminale.

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Poster del film "Il pianista"

Il pianista

È la storia di Wladyslaw Szpilman, pianista ebreo polacco, attraverso la Seconda Guerra Mondiale, dall’occupazione di Varsavia all’arrivo dell’Armata Rossa. Il film è diviso in due parti: la prima è incentrata sulla famiglia Szpilman, dall’iniziale mix di stupore e indignazione per le leggi razziali alla reclusione nel ghetto, infine alla deportazione; col treno che parte, e Wladyslaw che rimane giù, inizia la seconda parte, la fuga del pianista, il suo continuo cambiar nascondiglio, sempre a un passo dalla cattura, a mezzo dalla morte, a nessuno dall’orrore che in quegli anni ha avvolto Varsavia – non solo Varsavia.

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