Jessica Scaglione

600 milioni in più sulla sanità pubblica in Emilia-Romagna

Risorse senza precedenti per il sistema sanitario e ospedaliero dell’Emilia-Romagna, per uscire dall’emergenza nel minor tempo possibile e potenziare servizi e medicina del territorio: oltre 9 miliardi di euro nel 2021, 600 milioni in più rispetto a quest’anno, con investimenti già programmati per più di 340 milioni nel biennio. E la rete socio-assistenziale dedicata agli anziani e alle persone con disabilità gravi e gravissime che potrà contare sul Fondo regionale per la non autosufficienza fra i più alti nel Paese, che sale dal 2021 a 457 milioni di euro. Sostegno a cittadini, famiglie, enti locali e imprese, con nuove misure che si affiancano a quelle già consolidate: aiuti agli esercizi (bar, ristoranti, ecc.) e agli operatori (taxisti, Ncc, ma anche piscine, palestre, cultura) che hanno dovuto sospendere o limitare le proprie attività in seguito alle ordinanze anti-Covid (10 milioni di euro, aggiuntivi rispetto ai ristori nazionali); la conferma dell’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli (8,5 milioni); aiuto ai nuclei in difficoltà col pagamento dell’affitto (11 milioni); servizi educativi 0-6 anni, con i fondi ai Comuni per la riduzione o l’azzeramento delle rette dei Nidi (31,6 milioni); estensione agli studenti fino a 19 anni della possibilità di viaggiare gratis su bus e treni regionali, già oggi possibile per gli under 14 (44 milioni); borse di studio e benefici garantiti a tutti gli studenti aventi diritto (28 milioni); ‘Bike to work’, percorsi casa-lavoro in bici (1 milione); contributi a fondo perduto alle giovani coppie per l’acquisto o ristrutturazione di case nei Comuni montani (altri 10 milioni di euro che si aggiungono a quelli stanziati nel 2020 per la prima volta); conferma del taglio dell’Irap per imprese, artigiani, commercianti, professionisti e autonomi nelle aree montane (24 milioni). Ancora: 215 milioni per attività produttive, formazione e politiche attive per il lavoro, 45 milioni per l’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna e 10 milioni di euro per sostenere il percorso verso un unico sistema fieristico regionale, fondamentale per il tessuto economico emiliano-romagnolo. Ma anche forti investimenti, per puntare su una crescita sostenibile che permetta da un lato di ricucire le fratture sociali aperte dalla crisi pandemica e affiancare i territori nel dare risposte concrete alle comunità locali e, dall’altro, di dare fondamenta solide alla ripartenza post-covid il prossimo anno: quasi 1 miliardo e mezzo di euro di risorse regionali disponibili nel triennio, la gran parte, l’82%, senza ricorrere ad alcun indebitamento (di questi, oltre 630 milioni già per il 2021). Fra gli interventi previsti tra 2021 e 2023, edilizia sanitaria (150 milioni di euro), Big data e innovazione digitale (24 milioni per il Tecnopolo di Bologna), l’elettrificazione delle linee ferroviarie regionali (60 milioni), il fondo investimenti per gli enti locali emiliano-romagnoli (80 milioni), il Programma straordinario di investimenti per i territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid, i territori montani e le aree interne (40 milioni). Sono i contenuti del Bilancio di previsione 2021 e pluriennale al 2023 della Regione Emilia-Romagna, approvato dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini e ora all’esame dell’Assemblea legislativa, dove inizia l’iter nelle commissioni che porterà al voto finale in Aula a dicembre. Sede della Regione, bandiere all’ingressoUna manovra complessiva da 12 miliardi e 484 milioni di euro, di cui oltre 9 miliardi per la sanità regionale. Scelte possibili grazie a conti in ordine, -56 milioni di euro l’indebitamento il prossimo anno, lasciando invariate le tasse regionali per il sesto anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale attraverso le misure varate (dall’esenzione ticket al taglio Irap, dai mezzi di trasporto gratuiti per gli studenti all’abbattimento delle rette dei Nidi). E il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica fissati a livello nazionale, pur in periodo Covid, producendo un saldo positivo di oltre 71 milioni. Bilancio che si inserisce nel contesto più ampio del piano di investimenti per quasi 14 miliardi di euro al 2022, presentato già prima dell’estate, per una ricostruzione partecipata e condivisa da territori e parti sociali, grazie a fondi pubblici (europei, statali, regionali) ai quali si aggiungono cofinanziamenti privati, per opere cantierabili e progetti in corso di definizione con le comunità locali. Per quanto riguarda invece gli accordi con il Governo, sono previsti riversamenti sul 2021 delle risorse in eccesso attribuite alle Regioni nel 2020, contributi alle Regioni per gli investimenti degli Enti locali e un nuovo fondo per interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento, nonché un fondo per gli indennizzi degli emotrasfusi.

Nuova ordinanza. Si apre agli sport di contatto

Il Decreto del presidente della Giunta Regionale n. 148 del 17 luglio 2020 (pdf, 243.65 KB) consente dal 18 luglio 2020 le pratiche sportive, anche di contatto, se le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate e gli Enti di promozione sportiva hanno emanato protocolli di sicurezza, da seguire sia per gli eventi organizzati sia per attività svolte da non tesserati.

La nuova ordinanza completa quella di pochi giorni fa che prevedeva, a partire dal 14 luglio 2020, tamponi per tutti i lavoratori della logistica e della lavorazione carni. Doppio tampone per chi arriva dai Paesi extra Schengen. Più controlli per garantire il rispetto dell’isolamento fiduciario, autodichiarazione per le visite in ospedale e nelle strutture per anziani e disabili.

Come Piacenza investirà Il fondo del Governo per la Fase 3

“In meno di 25 giorni da quando il Governo ha stanziato il contributo straordinario per Piacenza abbiamo elaborato una serie di progetti che rispondono alle richieste delle categorie sociali ed economiche per far fronte alla Fase 3 post Covid”, ha spiegato il sindaco di Piacenza Patrizia barbieri sulla sua pagina Facebook. “Il virus ha colpito più duramente le persone e già fragili e in difficoltà. Ecco perché impiegheremo 2 milioni e mezzo di euro per il sociale, con lo stanziamento prima di tutto di 1 milione nel fondo welfare costituito insieme alla Curia e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, oltre alla partecipazione delle banche Credit Agricole e Banca di Piacenza. Il restante milione e mezzo sarà destinato ai servizi rivolti alle famiglie in difficoltà, ai minori, ai disabili e agli anziani con una serie di interventi di sostegno che vanno ad incrementare la nostra offerta di servizi sociali. Dobbiamo poi sostenere le nostre aziende e il mondo del lavoro. 2 milioni e 200mila euro verranno destinati alle nostre imprese e al tessuto economico, prevedendo una riduzione della TARI per le utenze non domestiche colpite che hanno sofferto la chiusura imposta dal lockdown. Investiremo fortemente sui servizi educativi, con sostegno alle scuole parificate (per 410mila euro) e ai centri estivi per bambini da 0 a 3 anni. Il resto dei 6 milioni sarà impiegato per sostenere il settore del turismo e quello della cultura, che rappresentano un volano per la ripresa economica del nostro straordinario territorio, oltre all’associazionismo sportivo così duramente colpito dalle restrizioni”.

Camion fermo alla rotonda all’imbocco di Piacenza Sud. Circolazione bloccata

Piacenza. Gravissimi disagi alla circolazione nel tardo pomeriggio di mercoledì 29 gennaio, nei pressi della rotonda all’imbocco di Piacenza Sud. Per ragioni forse attribuibili a un guasto un camion sarebbe rimasto in panne proprio di fronte all’ingresso della rotonda che porta al casello autostradale.

A causa della presenza del mezzo pesante, il traffico nell’area è stato effettivamente paralizzato durante le difficili operazioni di rimozione.

Via Cremona, investito giovane ciclista mentre attraversa la strada

Piacenza. Incidente intorno alle 14:45 di mercoledì 29 gennaio in via Cremona, all’altezza dell’incrocio con via Colombo. Sembrerebbe che un ciclista 23enne, cittadino del Gambia, fosse intento ad attraversare la strada sulle strisce pedonali quando, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato urtato da una Citroen C3 di passaggio, finendo sbalzato via dal suo mezzo.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi, insieme a una pattuglia della Polizia Locale. Serie le condizioni del 23enne, ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.

Infortunio sul lavoro, uomo precipita per 6 metri. Trasportato in volo a Parma

Piacenza. Sarebbe in gravi condizioni l’uomo rimasto ferito in seguito a una caduta poco dopo le 14:00 di mercoledì 29 gennaio, in località Trebecco del Comune Alta Valtidone. Ancora da verificare le cause dell’infortunio: sembrerebbe che l’uomo, mentre era al lavoro in un’azienda agricola, sia precipitato da un’altezza di circa 6 metri, rimanendo ferito.

Sul posto sono sopraggiunti i soccorsi del 118, con il supporto di un elisoccorso proveniente da Parma. A causa dei gravi traumi subiti dall’uomo alla schiena, per lui è stato disposto il trasporto in volo verso il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Parma.

Donna colpita al volto in strada. Arrestato un 36enne per minacce e maltrattamenti in famiglia

Alseno (Piacenza). Dovrà rispondere delle accuse di minacce e maltrattamenti in famiglia un 36enne originario di Cortemaggiore, con precedenti e disoccupato, fermato nel corso della serata di martedì 28 gennaio in via Garibaldi, ad Alseno, in seguito ad una discussione con la compagna degenerata nella violenza. A far scattare l’allarme la chiamata di un passante, che avrebbe raccontato di aver visto un uomo e una donna coinvolti in una violenta lite in strada.

All’arrivo sul posto dei carabinieri di Castell’Arquato e del Nucleo Radiomobile di Fiorenzuola, sul viso della donna, una 33enne piacentina, sarebbe stata notata la presenza di ecchimosi; secondo quanto diffuso, sembrerebbe che non fosse la prima volta che l’uomo agiva in maniera violenta nei confronti della compagna. Perquisita anche l’abitazione dell’uomo, dove sarebbero stati trovati circa 2 grammi di hashish; per l’uomo è così scattata anche una segnalazione come assuntore.

Coronavirus. Il primo caso non sarebbe scattato al mercato di Wuhan

Non sarebbe partito dal mercato ittico di Wuhan il primo caso di infezione da coronavirus 2019-nCoV: è quanto sarebbe stato diffuso sulla rivista The Lancet, nell’ambito di una ricostruzione delle prime fasi dell’epidemia che ha investito la Cina. Il primissimo paziente identificato avrebbe mostrato sintomi in data 1 dicembre 2019: nessuno dei suoi familiari avrebbe manifestato febbre o sintomi respiratori, e non sembrerebbero esserci legami epidemiologici fra questo e gli altri casi, almeno per il momento.

Solo 27 (circa il 66%) dei 41 casi esaminati da un gruppo di ricerca cinese, guidato da Chaolin Huang dell’ospedale Jin Yin-tan di Wuhan, sarebbe stato al mercato di Wuhan, in date a partire dal 10 dicembre 2019.

I coronavirus, in condizioni normali, sono virus che sopravvivono all’interno di animali selvatici, e per potersi adattare ad organismi molto diversi (come quello umano) devono trasformarsi, cosa in alcuni casi facilitata dall’incontro con altri coronavirus già adattati ad altri organismi. Sarebbe questo il caso del virus della Sars (2002), quello dell’influenza del 2009, e quello della Mers (2015).

Allerta gialla. Raffiche di forte vento in montagna e alta collina

Piacenza. Allerta gialla della protezione civile regionale anche sul territorio piacentino a causa di forti raffiche di vento nelle zone di montagna e di alta collina nel corso della giornata di martedì 28 gennaio. Un minimo depressionario, secondo quanto diffuso, transiterà per breve tempo sulla regione, causando l’arrivo di forti venti occidentali o sud-occidentali con intensità fino a Beaufort 8 (tra i 62 e i 74 km/h).

Previste anche raffiche di vento sul settore appenninico, la cui intensità potrebbe raggiungere gli 80-90 km/h.

Polveri sottili ancora sopra i limiti. Tornano in vigore le misure di emergenza

Piacenza. Valori di Pm10 al di sopra dei limiti per tre giorni di fila: è quanto, ancora una volta, ha riportato il bollettino Arpae di lunedì 27 gennaio. Per questa ragione a Piacenza, così come a Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara, saranno nuovamente attivate le misure emergenziali antismog a partire dalla giornata di martedì 28 gennaio, e fino a giovedì 30 compreso.

Stop ai veicoli diesel: per tutti i mezzi fino alla categoria Euro 4 (compresa) scatterà il divieto di circolazione tra le 8:30 e le 18:30 sul territorio urbano, mentre rimane invariata la situazione di mezzi a benzina pre Euro e Euro 1, oltre che dei ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro. Scatta inoltre l’obbligo di ridurre le temperature negli ambienti riscaldati di almeno un grado centigrado: non più di 19°C in case, uffici, esercizi commerciali e luoghi di culto, associativi o ricreativi, mentre nelle sedi di attività industriali ed artigianali il massimale sarà di 17°C.

Sempre per quanto riguarda i riscaldamenti, sarà vietato l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con prestazioni inferiori ai valori classe 4 stelle. In vigore anche il divieto di combustioni all’aperto e di spandimento dei liquami zootecnici (escluse le tecniche con interramento immediato dei liquami e iniezione diretta al suolo).