Redazione

Coronavirus. Codogno in quarantena, chiusi scuole, strade, locali

CODOGNO – Il sindaco di Codogno ha disposto con un’ordinanza la chiusura delle scuole e di tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. La misura, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, è stata presa in via precauzionale e durerà almeno fino a domenica.

Se strade di accesso sono presidiate dalla polizia stradale. Intanto “sono sei i casi di positività al coronavirus” in Lombardia” ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Il paziente ricoverato al Sacco sta bene” e la situazione della moglie del primo ricoverato “è positiva”. “Il messaggio che diamo a chi abita in questi paesi è di rimanere a casa”.

Coronavirus. Un caso a Codogno, contagiato un 37enne

CODOGNO – Un 37 è stato ricoverato in rianimazione affetto da una grave polmonite ed è stato accertato che si tratta di coronavirus. Si tratta del primo caso in Lombardia e a 2 passi da Piacenza. Gli accertamenti e i test sono stati effettuati all’ospedale Sacco, che è uno dei 3 centri specializzati individuati dalla Regione Lombardia.

Il 37enne affetto da coronavirus a fine gennaio era stato a cena con dei colleghi tornati dalla Cina. E’ scattato il protocollo per individuare tutte le persone con cui è entrato in contatto nel periodo di incubazione. Il Pronto soccorso della Bassa è stato evacuato e chiuso per precauzione e gli operatori sotto controllo medico.

Parma. Federico di Svezia e la gaffe epocale nell’anno della cultura

PARMA – L’anno di “Parma capitale della cultura” verrà ricordato anche per un refuso inciso nella pietra. Letteralmente. Il Consiglio comunale ha celebrato il 770esimo anniversario della storica Battaglia di Parma 18.2.1248 – 18.2.2018, l’epocale sconfitta di Federico II a Victoria, svelando una lapide commemorativa in municipio. Peccato che invece di scrivere Federico II di Svevia, nella lapide sia riportato erroneamente “Svezia”.

Imbarazzato il sindaco Pizzarotti che ha incassato lo sfottò della rete. Per la cronaca Federico II all’epoca era imperatore del Sacro Romano Impero Germanico. Era chiamato “di Svevia” perché la sua famiglia aveva la signoria questa regione a sud della Germania.

Auto si ribalta in via 24 Maggio. Traffico in tilt


PIACENZA – Traffico in tilt a Piacenza, in via XXIV Maggio quasi all’altezza di piazzale Torino per un auto che si è ribaltata dopo un volo rocambolesco.
Per cause da accertare il conducente ha perso il controllo del veicolo che è finito ruote all’aria sul marciapiede. Nell’incidente è stata coinvolta anche un’altra vettura.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Polizia stradale e il 118. I rilievi sono ancora in corso.

Approvato il progetto di fusione tra Assolombarda e Confindustria Pavia

Milano, 12 febbraio 2020 – È stato approvato oggi all’unanimità, in occasione dell’Assemblea di Assolombarda, il progetto di fusione per incorporazione tra Assolombarda e Confindustria Pavia. Una decisione che conferma quanto già espresso ieri dall’Assemblea di Confindustria Pavia.

Con la fusione, che avrà efficacia dal 1° aprile 2020, Assolombarda conterà più di 6.700 imprese, inserite in un territorio che genera il 58% del valore aggiunto della Lombardia e il 13% di quello italiano e che determina oltre 60 miliardi di euro di export (il 48% del totale lombardo e il 13% di quello nazionale).

Il Presidente di Confindustria Pavia Nicola de Cardenas entrerà, in qualità di Vicepresidente, a far parte della squadra di Presidenza di Assolombarda, presieduta da Carlo Bonomi. Sarà, inoltre, Presidente della sede territoriale di Pavia.

L’aggregazione tra Assolombarda e Confindustria Pavia, che oggi rappresenta 435 imprese di un territorio dalla grande tradizione industriale, è ispirata da una visione di sviluppo economico metropolitano policentrico, volta ad accrescere la capacità competitiva delle sue imprese e a promuovere lo sviluppo dei rispettivi territori.

Una riorganizzazione che, nel segno della Riforma Pesenti, si pone come obiettivo strategico la qualificazione dei servizi, delle competenze e la semplificazione del sistema associativo, mantenendo al contempo radicamento sul territorio, vicinanza alle imprese e rappresentanza.

Bonomi: “Basta con l’isteria regolatoria. Serve coerenza per una crescita stabile. Ripartiamo da qui: le imprese ci sono”

Milano, 12 febbraio 2020 – “L’isteria e la schizofrenia regolatoria che la politica ci ha consegnato con ripetuti esempi quando si parla di industria è per il sistema produttivo fonte di una forte frustrazione. Ma se oggi con il Ministro Patuanelli intendiamo però gettare le basi di un nuovo e diverso rapporto di confronto e collaborazione con le imprese, noi ci siamo. Non chiediamo di meglio. Come imprese, abbiamo la certezza che la politica debba maturare tutt’altra consapevolezza rispetto a ciò che serve a una prospettiva di crescita vera e stabile. Finora non siamo stati ascoltati e i risultati, purtroppo, si vedono”. Così Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, in occasione dell’incontro con Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico.

“Da due anni chiediamo ai governi di prestare grande attenzione a tutti i segnali della frenata interna e internazionale. La produzione industriale nel 2019 è tornata a registrare un segno negativo, il peggior risultato dal 2014 e in progressivo peggioramento tendenziale. Siamo reduci da due anni di complessiva gelata degli investimenti privati, che nella manifattura grazie a Industria4.0. avevano invece preso a crescere a tassi molto rilevanti. Ma le decisioni dei recenti governi, di ibernarla prima e di ripristinarla modificandola solo ora, si sono rivelate pesanti errori.

A questo si aggiungono pregiudizi ostili contro le imprese come nel caso ILVA, Plastic Tax e Sugar Tax, confusi disegni di nazionalizzazione come per Alitalia, nuove misure accresci-deficit annunciate in materia previdenziale, annunci di riforme dell’IRPEF di cui ignoriamo la copertura che ci preoccupa non poco, visto che nel 2020-2021 il Governo si trova a dover reperire 47 miliardi altrimenti da coprire con aumenti delle imposte indirette.

Serve tutt’altro. Siamo delusi da quei governi che ci chiedono collaborazione da gennaio a settembre, ma poi da ottobre all’ultimo giorno di dicembre affannosamente scrivono leggi di bilancio anteponendo tutt’altri obiettivi rispetto alla crescita di imprese e lavoro, come se non ci avessero mai visti né sentiti”.

Passati in rassegna i temi del rilancio di industria4.0, della presenza italiana ai grandi tavoli internazionali, degli investimenti in infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese e della transizione energetica, il Presidente Bonomi ha infine approfondito due temi, quello della bassa produttività con una proposta al Ministro Patuanelli e il tema del trasporto aereo.

“Il problema della bassa produttività da 25 anni ci riconduce alla necessità di un grande Piano Nazionale plurisettoriale che abbracci tutti i settori no traded, a cominciare dall’offerta di servizi tanto pubblica quanto privata, per estendersi a tutti i vasti settori che restano regolamentati da tariffe pubbliche e che incontrano sul mercato domestico enormi ostacoli alla concorrenza. La produttività a nostro giudizio deve diventare un benchmark annuale programmatico nei documenti di contabilità nazionale, altrettanto importante quanto i saldi di finanza pubblica, da realizzare con misure ad hoc e sotto una regia ordinata pubblico-privata che passa per il capitale umano, quello infrastrutturale, finanziario e immateriale.

Quanto al tema del trasporto aereo, è proprio di ieri è la notizia della messa in liquidazione in bonis di Air Italy. Non serve più Stato nel trasporto aereo. Serve uno Stato che gravi meno i vettori con imposte come l’addizionale di circa 7 euro su ogni passeggero imbarcato, l’imposta regionale sul rumore dei velivoli, e una regolazione delle tariffe aeroportuali che non distingua più tra regimi diversi per hub ed aeroporti nazionali o regionali, che mortificano gli investimenti.

Per noi imprenditori, che ci misuriamo sui mercati e nel mondo, l’Italia non è il luogo in cui ci si riconosce solo tra simili, come vorrebbe una certa concezione di nazionalismo che non ci piace. Per noi è il luogo dove vivere e lavorare pensando a un futuro di crescita.

E l’Italia che abbiamo in testa può e deve esserne capace”.

Auto prende fuoco dopo lo schianto in via Gadolini. 2 morti

PIACENZA – Nella notte, intorno alle 3 del mattino, una Renault Clio che percorreva a tutta velocità via Gadolini, ha perso il controllo e si è schiantata contro un albero. A causa del forte impatto, l’auto a preso fuoco e due persone che si trovavano all’interno hanno perso la vita.

Immediati i soccorsi. Prima un passante ha provato a spegnere l’incendio con un estintore. Poi sono intervenuti i Vigili del Fuoco per domare le fiamme. Tempestivo anche l’intervento del 118 e delle Forze dell’Ordine, ma le due vittime – non ancora identificate – erano morte sul colpo.

Dopo oltre 4 ore via Gadolini è ancora chiusa al traffico a partire dall’incrocio con via Lanza.

Rivoluzione rosa in Regione. Il caso Katia Tarasconi

BOLOGNA – “Gioisco ed esprimo soddisfazione per il sorpasso storico delle donne elette del Pd, per la prima volta ci saranno più consigliere che consiglieri. Saremo infatti 12 donne e 10 uomini a rappresentare il Partito Democratico all’assemblea regionale dell’Emilia-Romagna”. Lo sottolinea la consigliera Katia Tarasconi, riconfermata per la prossima legislatura con 6.080 preferenze. Tarasconi è stata la più votata nella lista Pd sul territorio piacentino”.
“Per arrivare a questo, io e le colleghe abbiamo lavorato tanto in questi anni, a partire, come ricorda la Bongarzone, dalla legge quadro per la parità che ha introdotto la doppia preferenza di genere, ma voglio sottolineare con forza che non è solo questo, perché le persone sanno cosa penso in generale delle quote rosa: credo ai risultati guadagnati come questo delle elezioni. E penso che sia finalmente stato fatto un passo avanti nella questione culturale: il punto di vista delle donne nelle scelte politiche e di governo per la gente conta e ha un suo particolare valore. L’azione di sensibilizzazione per la diffusione di una vera democrazia paritaria ha fatto la sua parte, come ciascuna di noi candidate – ha affermato Tarasconi -; alcune come me hanno condiviso la propria dimensione di donna di casa, con i figli, lavoratrice e capace con impegno di svolgere ruoli di responsabilità, portando con sé un bagaglio esperienziale che non rappresenta un impedimento, bensì un valore aggiunto in quello che si fa, nonostante i sacrifici”.
“Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno dato fiducia e stanno continuando a seguirmi in questo percorso. Questo risultato complessivo delle consigliere elette in Assemblea non può passare inosservato e sono certa che la voce delle donne, il punto di vista femminile, darà ottimi strumenti alla Regione Emilia-Romagna per crescere ancora ed essere ancora più forte, solidale e a non lasciare indietro nessuno”.

Matteo Rancan. “Bonaccini mantenga le promesse fatte”

BOLOGNA – “Vigileremo che Bonaccini mantenga le tante promesse fatte”. Matteo Rancan è il consigliere eletto nelle fila della LEGA più votato in tutta la Regione e con le suo 9.272 preferenze è più votato tra tutti i candidati in provincia di Piacenza. “Piacenza – ha commentato – si conferma una roccaforte. I consiglieri leghisti, ben 14 nell’Assemblea regionale, non faranno sconti al Bonaccini bis, ma soprattutto saranno lì a vigilare che tutte le promesse fatte dalla sinistra, che sono state tante, vengano mantenute. A partire, dalle condizioni di viaggio dei pendolari e dal sostegno alla nostra agricoltura”.

“È stata – sottolinea Rancan – una battaglia epica. Mi avete regalato la soddisfazione di essere il piacentino più votato in Emilia-Romagna e tra i più votati in assoluto. Il voto degli emiliano-romagnoli va rispettato, per cui facciamo i complimenti al governatore Stefano Bonaccini al quale, però, non mancherò di ricordare dai banchi dell’opposizione tutte le promesse che ha fatto sul nostro territorio perché le mantenga una ad una. Per i prossimi 5 anni mi impegno a fare ancora di più e ancora meglio gli interessi dei piacentini. Grazie mille, anzi… grazie 9.272 volte”.

Metronotte. Guardia Giurata soccorre una civetta

È stato davvero provvidenziale per una piccola civetta il passaggio di una Guardia Giurata di Metronotte che, intorno all’una della scorsa notte, transitava sulla strada di Momeliano. Il vigilante, in servizio di controllo nella frazione di Gazzola, ha notato che una giovane civetta aveva difficoltà a volare; per garantire l’incolumità dell’animale e delle auto che transitavano sulla strada comunale del Torrazzo, il Metronotte è riuscito ad afferrare il volatile e a metterlo al sicuro. La civetta ferita è stata poi portata alla clinica veterinaria Piacenza Wildlife Rescue Center di Niviano per le cure del caso.