Redazione

Coronavirus a Piacenza. Il contagio inizia a rallentare la sua corsa

PIACENZA – Nel giorno in cui la nostra provincia fa i conti con il dolore per il 50° decesso, c’è anche un segnale che è giusto evidenziare. Il numero dei contagi continua a salire, ma in modo più lineare. Questo dovrebbe servire a far capire che i sacrifici compiuti da buona parte della popolazione per rispettare le restrizioni sono la nostra unica arma per uscire dalla crisi sanitaria.

Piacenza Coronavirus

Oggi si contano 31 nuovi piacentini risultati positivi, un numero inferiore rispetto al bollettino dei giorni scorsi. In totale i positivi sul territorio sono 633. I casi totali in Italia sono 10.149.

Chiusi dalle 18 alle 6 anche i take away. Ok consegne a domicilio. Stop ai mercati

La Regione Emilia-Romagna intensifica le misure anti coronavirus. “Per dare maggiore coerenza e completezza ai provvedimenti assunti dal Governo”, dice Bonaccini, “considero necessario sospendere dalle ore 18 alle ore 6 non solo bar e ristoranti, ma anche pizzerie al taglio, piadinerie, tigellerie, kebab, gelaterie, ecc. Considero anche necessario che queste attività, insieme a bar e ristoranti, siano sospese nei week end, onde evitare le scene di assembramento cui abbiamo assistito il fine settimana scorso. Sarà sempre possibile la consegna a domicilio di queste bevande e alimenti, ma non l’asporto”.

“Infine, ritengo necessario chiudere i mercati tutti i giorni della settimana e non solo nei week end, con l’esclusione dei banchi alimentari laddove assicurino la distanza minima tra le persone. Si tratta di restrizioni coerenti con quelle già in vigore e che fanno maggior chiarezza per operatori, cittadini e comuni”.

Conte: “Zona rossa estesa a tutta l’Italia”

Le disposizioni prese l’8 marzo per Piacenza e la Lombardia vengono estese a tutto il territorio nazionale dal 10 marzo.
Ecco un breve riepilogo, spiegato in modo semplice, di quanto prevedono le disposizioni per contrastare la diffusione del coronavirus.
SUI MOVIMENTI delle PERSONE:
il principio generale è che GLI SPOSTAMENTI SONO DA EVITARE, ma sono ammessi SOLO
PER COMPROVATE RAGIONI DI LAVORO; attenetevi al tragitto casa-lavoro (o comunque su tragitti indispensabili legati alla attività lavorativa) e siate pronti in caso di controllo a spiegare le ragioni del vostro spostamento con AUTOCERTIFICAZIONE;
 PER NECESSITA’; ci si muove solo se rimanendo fermi si rischia un danno grave per sé o per altri;
 PER RAGIONI SANITARIE; muovetevi solo per questioni sanitarie ma assolutamente NON in caso di SINTOMI INFLUENZALI o per sottoposti a QUARANTENA. In questi casi chiamate il medico di famiglia, lo 0523.303600 o in casi di urgenza il 118.
SUI MOVIMENTI delle MERCI:
circolano liberamente; non ci sono quindi rischi di carenza per approvvigionamenti o generi di necessità.
SULLE ATTIVITA’:
 STOP a tutte le ATTIVITA’ SPORTIVE, ma  professionisti e partecipanti a competizioni olimpiche, nazionali o internazionali
 STOP a attività di palestre, impianti e centri sportivi, piscine, centri natatori e centri benessere, centri termali, sociali, ricreativi e culturali. Sono COMPRESI anche i circoli ricreativi e privati
 ESTETISTI e PARRUCCHIERI ma in forma individuale e con uso di mascherina e guanti consigliato
 FISIOTERAPISTI purché con rapporto 1/1 e consigliato uso di mascherina e guanti
 STOP per OGNI MANIFESTAZIONE sia in luogo pubblico, privato o aperto al pubblico e
 CHIUSURA per i locali come teatri, cinema, discoteche, sale scommesse, pub, scuole di ballo e locali di pubblico spettacolo in genere
 STOP per ogni CERIMONIA, civile o religiosa, compresi i funerali.
 Luoghi di culto aperti (senza cerimonie) a condizione di garantire rispetto delle distanze
 STOP per MUSEI e altri LUOGHI DELLA CULTURA;
 STOP per ESAMI E CONCORSI, compresi esami per la patente;
 BAR e RISTORANTI tra le 6.00 e le 18.00 MA a CONDIZIONE del RISPETTO DELLE DISTANZE DI SICUREZZA. In caso di violazione viene disposta la SOSPENSIONE della ATTIVITA
 BAR e RISTORANTI tra le 18.00 e le 6.00.
 Asporto o consegna a domicilio tra le 18.00 e le 6.00
 STOP nei WEEKEND a STRUTTURE DI VENDITA medio/grandi e CENTRI COMMERCIALI
 GENERI ALIMENTARI, FARMACIE E PARAFARMACIE anche nel weekend
 NEGOZI, a CONDIZIONE DEL RISPETTO DELLE DISTANZE DI SICUREZZA
 MERCATI nei GIORNI INFRASETTIMANALI
 MERCATI nel WEEKEND
 SERVIZI EDUCATIVI INFANZIA E ATTIVITA’ DIDATTICHE

Il sindaco Barbieri sferza Piacenza: “restate in casa!”

PIACENZA – Il messaggio quotidiano di Patrizia Barbieri, Sindaco di Piacenza e Presidente della Provincia, oggi assume toni severi anche se non rinuncia ad infondere un’iniezione di coraggio alla collettività. Eccolo.

Buonasera a tutti.

Oggi contiamo 601 positivi nella nostra Provincia, di cui 288 della città di Piacenza. Si conferma purtroppo il trend di crescita che medici e scienziati avevano previsto.

Confido che le misure restrittive introdotte dall’ultimo Decreto abbiano contribuito a creare maggiore consapevolezza sul fatto che dovete RESTARE IN CASA salvo gravi ragioni e attenervi ai comportamenti responsabili a cui vi ho sempre richiamato, fin dal primo giorno. Il contagio si diffonde rapidamente e occorre essere seri e rigorosi nel rispetto delle prescrizioni.

Il problema è di tutti. Oggi ho sentito ancora frasi che non possono essere tollerate. C’è ancora qualcuno che si permette di dire che ”tanto è un problema degli anziani”. Per prima cosa NON È VERO! E in secondo luogo, anche qualora fosse vero, chi dice queste cose dimostra un’insensibilità inaccettabile.

Questo virus non fa distinzioni di età, sesso, abitudini e ceto. Alla crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo siamo chiamati a rispondere con RESPONSABILITÀ e SPIRITO DI SACRIFICIO.

Non dobbiamo cercare scuse. Quello che vi stiamo chiedendo è di RESTARE A CASA, di insistere affinché in particolare gli anziani non escano, favorire il lavoro da casa ai dipendenti ogniqualvolta sia possibile, mantenere sempre le distanze, lavare molto spesso le mani. Se una cosa non si può fare, rispettate il divieto. Solo così aiuterete voi e noi tutti in questo difficile momento.

So di poter contare su di voi e comprendo bene quanto stia costando il vostro sacrificio; ecco perché sono davvero orgogliosa del coraggio e della dignità dei piacentini nell’affrontare questa grande prova.

Insieme ne usciremo più forti, coraggio! Buona notte.

Tutti i servizi digitali gratuiti per chi vive nelle zone più colpite

Imprese, associazioni e privati hanno messo e metteranno a disposizione servizi gratuiti per chi si trova nella zona rossa e nelle zone interessate dalle misure urgenti di contenimento e gestione del contagio per il COVID19. Sono già numerosi i servizi e le soluzioni innovative a cui si può accedere gratuitamente accedere grazie all’iniziativa di solidarietà digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.

Qui trovi l’elenco completo: https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/

Anche xHamster, piattaforma che offre servizi premium per adulti, ha deciso di regalare a coloro che sono in quarantena un abbonamento gratuito.

Il Decreto spiegato. Cosa si può fare e cosa non si può fare

I SI ed i NO del DPCM 8 marzo 2020.
 
Le persone e le attività della Provincia di Piacenza hanno nuove restrizioni in vigore DAL 8 MARZO e fino al 3 aprile.
 
SUI MOVIMENTI
– delle PERSONE:
il principio generale è che GLI SPOSTAMENTI SONO DA EVITARE, ma sono ammessi SOLO
PER COMPROVATE RAGIONI DI LAVORO; attenetevi al tragitto casa-lavoro (o comunque su tragitti indispensabili legati alla attività lavorativa) e siate pronti in caso di controllo a spiegare le ragioni del vostro spostamento;
PER NECESSITA’; ci si muove solo se rimanendo fermi si rischia un danno grave per sé o per altri;
PER RAGIONI SANITARIE; muovetevi solo per questioni sanitarie ma assolutamente NON in caso di SINTOMI INFLUENZALI o per sottoposti a QUARANTENA. In questi casi chiamate il medico di famiglia, lo 0523.303600 o in casi di urgenza il 118.
– delle MERCI
circolano liberamente; non ci sono quindi rischi di carenza per approvvigionamenti o generi di necessità.
 
Sulle ATTIVITA’
STOP a tutte le ATTIVITA’ SPORTIVE, ma professionisti e partecipanti a competizioni olimpiche, nazionali o internazionali
STOP a attività di palestre, impianti e centri sportivi, piscine, centri natatori e centri benessere, centri termali, sociali, ricreativi e culturali. Sono COMPRESI anche i circoli ricreativi e privati
ESTETISTI e PARRUCCHIERI ma in forma individuale e con uso di mascherina e guanti consigliato
FISIOTERAPISTI purché con rapporto 1/1 e consigliato uso di mascherina e guanti
STOP per OGNI MANIFESTAZIONE sia in luogo pubblico, privato o aperto al pubblico e
CHIUSURA per i locali come teatri, cinema, discoteche, sale scommesse, pub, scuole di ballo e locali di pubblico spettacolo in genere
STOP per ogni CERIMONIA, civile o religiosa, compresi i funerali.
Luoghi di culto aperti (senza cerimonie) a condizione di garantire rispetto delle distanze
STOP per MUSEI e altri LUOGHI DELLA CULTURA;
STOP per ESAMI E CONCORSI, compresi esami per la patente;
BAR e RISTORANTI tra le 6.00 e le 18.00 MA a CONDIZIONE del RISPETTO DELLE DISTANZE DI SICUREZZA. In caso di violazione viene disposta la SOSPENSIONE della ATTIVITA
BAR e RISTORANTI tra le 18.00 e le 6.00.
Asporto o consegna a domicilio tra le 18.00 e le 6.00
STOP nei WEEKEND a STRUTTURE DI VENDITA medio/grandi e CENTRI COMMERCIALI
GENERI ALIMENTARI, FARMACIE E PARAFARMACIE anche nel weekend
NEGOZI, a CONDIZIONE DEL RISPETTO DELLE DISTANZE DI SICUREZZA
MERCATI nei GIORNI INFRASETTIMANALI
MERCATI nel WEEKEND
SERVIZI EDUCATIVI INFANZIA E ATTIVITA’ DIDATTICHE
 
UN INVITO DA TUTTI I SINDACI PIACENTINI
👉 Rispettate le prescrizioni, non è un gioco
👉 Evitate assembramenti di persone anche nei luoghi pubblici dove non esiste divieto
👉 Adottate i comportamenti individuali di protezione (lavaggio mani, distanze dagli altri ecc..:)
👉 Limitate tutti gli spostamenti allo stretto necessario e solo nei casi espressamente previsti
👉 Per acquisti valutate negozi all’interno del vostro Comune
👉 Affidatevi SOLO a canali di informazione UFFICIALI

Piacenza in zona arancione. Chiusa la Lombardia e altre 14 province

zona arancione coronavirusAGGIORNAMENTO – I decreti in vigore prevedono una «zona rossa» e una «zona arancione». Dalla solita «zona rossa» non si deve uscire e non si deve entrare per nessun motivo. Dalla «zona arancione» (che riguarda le province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio-Emilia, Modena, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola, Novara, Vercelli e Asti) si può entrare e uscire «soltanto per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute». A chi si trova fuori al momento dell’entrata in vigore del decreto «è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza».

All’interno di entrambe le zone è chiesto di limitare gli spostamenti e non ci si può spostare da una provincia della «zona arancione» all’altra se non per comprovate esigenze. Il Comune di Piacenza sta preparando una sintesi per punti del decreto, per spiegare meglio le norme comportamentali.

 

 

Patrizia Barbieri: “pensate al dolore di chi sta male e alle famiglie”

Continua a salire il numero di persone colpite da coronavirus. Sono 1.010 in Emilia Romagna, 140 in più rispetto a ieri. “Il bollettino presenta un numero di 477 persone positive al virus nella nostra Provincia, di cui 222 in città”, ha spiegato il sindaco Patrizia Barbieri, costretta a casa perché colpita da Covid-19. “Come vedete si sta quindi verificando quanto si ipotizzava, con conseguente aggravio sul nostro sistema ospedaliero”.

Il sindaco ha parlato al cuore dei piacentini, ringraziando i sanitari e gli operatori in prima linea. “Permettetemi quindi di ringraziare tutti gli operatori sanitari di ogni grado e i volontari per gli sforzi immani che stanno mettendo in atto. Sono tutti encomiabili!”

“Stasera vorrei mandare un saluto particolare anche a chi, pur non essendo positivo, si trova in isolamento domiciliare precauzionale. Non è facile nemmeno per loro. Fate sentire la vostra amicizia e vicinanza seppur virtuale. Ne hanno bisogno,” ha continuato il sindaco Barbieri sulla sua pagina Facebook. “L’ultimo pensiero di oggi va però a chi ha i propri cari ricoverati e non può stare loro accanto. Alla preoccupazione si aggiunge anche questo dolore, che diventa ancor più grande se il congiunto deve entrare in terapia intensiva. Quanta sofferenza ho visto in questi giorni…

Permettetemi allora un suggerimento: quando ci si lamenta perché non si può andare a feste, eventi e altro, oppure perché le misure di contenimento paiono eccessive, pensiamo a loro. Tutto diventerà più sopportabile perché rispettare le limitazioni è l’unico modo per contenere il contagio ed evitare che altre persone vivano la stessa esperienza di dolore.

Con il consueto approccio sereno mi permetto di richiamare ancora una volta ai principi di consapevolezza e responsabilità. Oltre che per noi facciamolo per le persone fragili, per i bimbi, per i nostri anziani e per i nostri cari”.

Il virologo Pregliasco: “Intorno al 20 marzo capiremo se abbiamo raggiunto il picco e se le misure adottate si sono rivelate efficaci”

“Intorno al 20 marzo capiremo se abbiamo raggiunto il picco e se le misure adottate si sono rivelate efficaci“. Lo afferma Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano e docente di Igiene all’Università Statale. Il virologo ha spiegato che in tutte le epidemie il numero dei contagi è sempre sottostimato e che il numero dei positivi andrebbe moltiplicato per 5 o per 10, ma per quanto concerne la letalità il dato sarebbe invece sovrastimato. “I dati ci dicono però con certezza che il 10% delle persone con sintomi finisce in terapia intensiva. Ed è a questo dato che dobbiamo stare attenti”.

“Oggi l’obiettivo è quello di ridurre statisticamente i contatti, ed è l’unico elemento che noi possiamo realizzare e attuare”, ha ribadito il virologo. “La prospettiva della curva evidenzia che almeno in Lombardia, a fine marzo, ci saranno 8mila ricoveri, di cui 400 in rianimazione e 1.200 in ospedale. Questa è la prospettiva se non si fa niente. Quindi è fondamentale in questo senso arrivare a contenere la diffusione”.

Patrizia Barbieri: “i numeri crescono, ma primo segnale positivo”

PIACENZA – Ci sono 48 nuovi casi rispetto a ieri a Piacenza e il sindaco Patrizia Barbieri, che si sta curando a casa perché colpita lei stessa dal coronavirus, ha pubblicato il suo consueto bollettino serale su Facebook.

“Eccomi qui anche stasera. Non sono in forma smagliante, ma nel complesso sto bene. Dopo la videoconferenza di stasera vi informo sui dati di oggi che registrano 424 casi positivi. Di queste persone 212 sono a domicilio. Tra i positivi 194 sono di Piacenza città.

Vorrei ricordare che già nella scorsa settimana, lavorando in stretto contatto con l’Azienda Sanitaria e avendo acquisito le corrette informazioni, vi avevo anticipato che questo fine settimana avrebbe visto ancora un trend numerico in crescita e quindi non vorrei che vi faceste prendere dall’angoscia. Purtroppo era stato previsto, ed è per questo che mi ero permessa allora e mi permetto ancora di richiamarvi al rispetto di tutte le prescrizioni e al puntuale adempimento del DPCM. Prima superiamo la fase critica e prima potremo riacquistare i nostri ritmi quotidiani e la serenità.

Leggerete sui giornali che c’è anche un piccolo segnale positivo per la nostra provincia, quello che potrebbe essere l’inizio di un trend di rallentamento. I numeri crescono, come previsto, ma un po’ più lentamente. Continuiamo ad impegnarci per limitare le occasioni di contagio.

Durante la videoconferenza di stasera è emerso appieno, ancora una volta, il lavoro di sistema che la sanità piacentina e le istituzioni stanno portando avanti.

Vi sono davvero vicina. Cerchiamo di mantenere sempre consapevolezza e la giusta dose di serenità. Un abbraccio e a domani”.