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Mercoledì 1 febbraio. Inaugurazione Piacenza Jazz Fest con il quintetto di Cinzia Tedesco

Per la fortuna della città che lo ospita e di tutti gli appassionati di musica torna anche quest’anno dal 26 febbraio all’8 aprile per la quattordicesima volta consecutiva il Piacenza Jazz Fest.

Come sempre a un mese circa dall’inaugurazione, quest’anno sarà mercoledì 1° febbraio, il festival si racconta in anteprima in due diversi momenti: la mattina alle 12.00 la conferenza stampa con le autorità e le istituzioni che presenta tutti i concerti del cartellone principale, gli eventi collaterali, le rassegne nelle rassegne, la sera alle 21.15 nell’Auditorium di via S. Eufemia (PC), sarà la musica a riprendere il sopravvento con un concerto a ingresso libero, aperto e offerto a tutta la città. Location di entrambi i momenti è la sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l’Ente che offre da sempre con stabilità e fiducia il suo costante sostegno al festival, oltre al Comune e alla Provincia di Piacenza, alla Regione Emilia Romagna e ad alcune realtà imprenditoriali del territorio. Per il sesto anno consecutivo, inoltre, il festival piacentino rientra tra gli eventi patrocinati dal MiBACT (il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).
A esibirsi sul palco, un quintetto capitanato da Cinzia Tedesco che presenterà “Verdi’s mood”, il suo nuovo lavoro su alcune delle più celebri arie verdiane che ha suscitato grande interesse e altrettanti consensi. Il quintetto vede la cantante Cinzia Tedesco accompagnata da Stefano Sabatini al pianoforte, Giovanna Famulari al violoncello, Luca Pirozzi al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria.

Solo da qualche mese è uscito un disco per l’etichetta Sony Classical dal titolo “Verdi’s Mood” in cui la cantante Cinzia Tedesco, che ha curato anche la direzione musicale del progetto, realizza un ideale punto di unione tra le arie classiche di Giuseppe Verdi e le tipiche sonorità jazzistiche, grazie agli arrangiamenti di Stefano Sabatini, anche al pianoforte, e alla duttilità del restante gruppo di musicisti.
“Verdi’s mood” è un progetto ideato dalla vocalist considerata un vero talento del jazz italiano. Dedicato a Giuseppe Verdi, è un progetto “pure jazz”, ma al contempo è un omaggio reale, profondamente popolare, al Verdi più autentico e mai realizzato sino ad oggi in questa chiave da una cantante. E la voce come parte dell’arrangiamento risulta la chiave di volta di tutto il lavoro, la caratteristica principale della sua originalità. È un abito sartoriale di cui l’artista cura personalmente dettagli, sfumature e suoni, creando un mood nuovo, emozionante e che racchiude gli elementi più importanti del suo bagaglio musicale e delle esperienze di palco. La grandezza dell’originale melodia verdiana vive e risuona all’interno di armonie jazz. L’unicità del progetto risiede negli arrangiamenti del maestro Stefano Sabatini al pianoforte, nel modo raffinato in cui Cinzia Tedesco canta Verdi riuscendo magicamente a conferirgli un inedito e sorprendente jazzy mood, nel groove creato per ciascun brano dal grande batterista Pietro Iodice, sostenuto dal suono riconoscibile di Luca Pirozzi al contrabasso e dalla forza interpretativa di Giovanna Famulari al violoncello. Tra i brani in scaletta, arie verdiane note in tutto il mondo tra cui “La donna è mobile” (dal Rigoletto), “Mercé dilette amiche” (dai Vespri Siciliani), “Addio del passato” (da La Traviata), “Celeste Aida” (da Aida), “Tacea la notte” (da Il Trovatore), sino al “Va, Pensiero” (dal Nabucco). Un progetto musicale originale e unico nel suo genere in Europa, di grande valenza artistica e culturale, tanto da meritare il Patrocinio del MiBACT. Nel 2016 il disco è stato protagonista di un progetto teatral-musicale ‘Verdi’s Mood e le donne’ di cui la Tedesco è co-protagonista con Maddalena Crippa.
Cinzia Tedesco è un talento naturale, una donna grintosa e con una presenza scenica affascinante e travolgente. Una voce che incanta e un’artista coinvolgente ed emozionante. Riconosciuta come un talento del jazz italiano, Tedesco si muove nel mondo della musica nel segno della tradizione e dell’originalità con la sua voce moderna ed intensa. Pugliese di nascita e romana d’adozione, dopo esperienze anche in trasmissioni televisive RAI come vocalist passa al jazz collaborando con grandi musicisti e diventando voce della prestigiosa Parco della Musica Jazz Orchestra fondata da Mario Corvini e Pietro Iodice. Grandi Festival al suo attivo così come collaborazioni con artisti internazionali.

Caccavale e Di Cagno, ecco le voci vincitrici del Concorso Bettinardi 2017 dedicato al jazz

I vincitori della categoria Cantanti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per talenti emergenti del Jazz italiano organizzato ogni anno dal Piacenza Jazz Club e collegato al Piacenza Jazz Fest, sono i giovani Arturo Caccavale da Nola, in provincia di Napoli, e Giulia Di Cagno di Felino, in provincia di Parma. La classifica tuttavia, come di consueto, sarà resa nota solo in occasione del Galà di premiazione e fine festival, che si terrà l’8 aprile allo Spazio Rotative di Piacenza. Fino a quel momento non sarà possibile sapere chi dei due vincitori è arrivato primo e chi secondo. Una menzione speciale se l’è meritata anche la concorrente Enrica La Penna di Chieti, grazie alla sua eleganza interpretativa e alla raffinatezza dell’esecuzione. La stessa cantante si è anche aggiudicata il premio del pubblico che è stato chiamato a esprimere la propria preferenza sui sei cantanti che si sono alternati sul palco del Milestone Club la sera di sabato 28 gennaio. I finalisti sono stati accompagnati nel corso delle loro esibizioni dal trio “Bettinardi” composto da Gino Marcelli al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.
L’ardua decisione finale è stata affidata a una giuria di esperti, presieduta dalla cantante e docente Diana Torto e formata, inoltre, da Debora Lombardo, anch’essa cantante e docente di canto, dalla giornalista di “Musica Jazz” Lorenza Cattadori, dal direttore artistico del Piacenza Jazz Fest e musicista Gianni Azzali e dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani. I due vincitori hanno impressionato favorevolmente i giurati grazie alla loro intensità espressiva e padronanza tecnica nell’esecuzione dei brani da loro scelti. Caccavale ha duettato con il trio che lo accompagnava dimostrando incisività e padronanza scenica in “Moanin” di Bobby Timmons, “Walkin” di Richard Carpenter, mentre ha offerto alla fine una suggestiva versione della romantica “Faltando um pedaço” del cantautore brasiliano Djavan. Giulia Di Cagno già distintasi lo scorso anno con un brillante secondo posto, invece ha proposto una sua interpretazione della celebre “But not for me” di Gerswhin a tutto swing, ha incantato i presenti con la sua voce chiara e precisa che ha fatto bella mostra di sé grazie alla melodia napoletana di “Doje stelle so’ cadute”, firmato F.S. Mangieri, dando segno di grande sicurezza infine nell’ultimo brano di taglio più metropolitano come “Long as you’re living”, della coppia Priester e Turrentine.

Con quella dedicata ai Cantanti si è così chiusa anche l’ultima delle finali di questa edizione (le altre, già svoltesi nelle scorse settimane, sono per Gruppi e Solisti) del concorso, organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno decisivo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Elitrans e Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.

La serata è stata anche l’occasione per ricordare i prossimi appuntamenti in vista dell’imminente presentazione del Piacenza Jazz Fest, con la conferenza stampa che avrà luogo il 1° febbraio presso la Fondazione di Piacenza e Vigevano alle ore 11.30 mentre la sera alle 21.15 nell’Auditorium sempre in via S. Eufemia si potrà assistere gratuitamente al concerto di Cinzia Tedesco, cantante che ha rielaborato le arie più famose del compositore bussetano in “jazzy style”, il lavoro è stato convogliato in un album dal titolo “Verdi’s Mood”.

L’organizzazione si complimenta con tutte le finaliste per l’alto livello di preparazione dimostrato e dà l’appuntamento alla prossima edizione del Concorso le cui iscrizioni partono nel mese di settembre. Per tutte le informazioni si rimanda al sito www.piacenzajazzfest.it e alla pagina Facebook del concorso all’indirizzo www.facebook.com/concorsochiccobettinardi.

Sabato 28 gennaio. Al Milestone la finale Cantanti del Concorso Bettinardi

Saranno 6 le voci in gara a disputarsi la vittoria di questa edizione del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano che si disputerà sabato 28 gennaio alle ore 21.30 al Milestone di Piacenza (l’ingresso è gratuito con tessera del Piacenza Jazz Club o ANSPI). Si chiude così, con l’ultima finale dedicata alla sezione dei Cantanti, questa fase del concorso. Altri momenti clou sono previsti successivamente: a marzo si esibiranno i vincitori dello scorso anno, che avranno una serata loro dedicata all’interno del cartellone del prossimo Piacenza Jazz Fest cui è abbinato il concorso. In chiusura del festival il prossimo 8 aprile si terrà la premiazione dei vincitori di questa edizione nel corso del Galà finale.
Il “Bettinardi”, alla sua quattordicesima edizione, gode di un grande prestigio a livello nazionale, tanto che le proposte musicali arrivano da ogni parte d’Italia, ed è dedicato espressamente alla ricerca di musicisti e cantanti giovani e talentuosi. L’organizzazione è a cura dell’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy ed Elitrans. Il concorso è dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori del Piacenza Jazz Club e saxofonista Chicco Bettinardi, prematuramente scomparso nel 2004.

I sei cantanti ammessi dalla giuria, che aveva precedentemente selezionato a porte chiuse il materiale audio inviato dai candidati, quest’anno sono in prevalenza rappresentanti provenienti dal Sud Italia. L’unica cantante del Nord, in particolare da Felino, provincia di Parma, infatti, è Giulia Di Cagno venticinquenne già distintasi lo scorso anno classificandosi seconda; in rappresentanza del centro Italia arriva Enrica La Penna, ventiquattrenne di Chieti; mentre originari del sud della penisola gli altri quattro finalisti: le pugliesi Federica Orlandini ventitreenne da Lecce, così come Dionisia Cassiano, di anni 29, originaria di Muro Leccese, sempre in provincia Lecce, la palermitana Valeria Maria Terruso che di anni ne ha 25 e l’unico uomo del gruppo, Arturo Caccavale, ventottenne di Nola, in provincia di Napoli.
L’ordine di esibizione verrà come sempre stabilito per sorteggio e i finalisti si contenderanno la vittoria proponendo ciascuno tre brani scelti liberamente, tra i quali per regolamento almeno uno “standard”. Potranno avvalersi dell’accompagnamento del trio formato da Gino Marcelli al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.
A valutare i finalisti sarà una Giuria presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del Jazz italiano e insegnante al Conservatorio di Bologna oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, che sarà affiancata da Debora Lombardo, anch’essa cantante e docente della Milestone School of Music, dal presidente del Piacenza Jazz Club, il saxofonista Gianni Azzali, dalla giornalista di “Musica Jazz” Lorenza Cattadori e dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani.
Arturo Caccavale canterà “Moanin’” di Bobby Timmons, pianista dei Jazz Messengers gruppo di Art Blakey che lo incise per la prima volta nel 1958, “Walkin”, un  HYPERLINK “https://it.wikipedia.org/wiki/Blues” \o “Blues” blues con una originale introduzione, fu prima accreditata a Miles Davis, il compositore era in realtà Richard Carpenter come si scoprì in seguito, infine un brano del divo brasiliano Djavan dal titolo “Faltando um pedaço”. Dionisia Cassiano proporrà una versione cantata di “Duke Ellington’s Sound of Love”, scritto all’indomani della morte del Duca da Charles Mingus, “Stars” una canzone molto recente con musiche del pianista Fred Hersch e parole di Norma Winstone e quel pezzo di storia del Jazz che è “Anthropology” di Charlie Parker. Giulia Di Cagno farà ascoltare la sua versione di un brano simbolo come “But not for me” di Gershwin, porterà atmosfere partenopee con “Doje stelle so’ cadute” firmato F.S. Mangieri e “Long as you’re Living” della coppia Priester e Turrentine. Enrica La Penna passerà da standard dei primi anni Quaranta, come “I’m Glad There Is You”, di Jimmy Dorsey e Paula Madeira, e anni Cinquanta come “What A Difference A Day Made” di Stanley Adams, resa indimenticabile da Dinah Washington, alla bossa nova di Antonio Carlos Jobim e la sua “Once I Loved”, testo di Vinicius De Moraes. Federica Orlandini interpreterà “You Must Believe in Spring”, scritto da Michel Legrand per la colonna sonora di un musical con protagonista Gene Kelly, una scelta particolare come “Everybody’s Song But My Own” composta da Kenny Wheeler e come terzo un brano tra i più noti di Cole Porter, “You’d Be So Nice To Come Home To”. Valeria Maria Terruso farà ascoltare la sua versione di “Alone Together” di Schwartz e Dietz, “Get Out of Town” scritta da Cole Porter, di cui si ricorda in particolare l’interpretazione di Caetano Veloso e “I Fall In Love To Easily” scritta da Jule Styne, impressa nella memoria nell’interpretazione immortale di Chet Baker.

Al momento della proclamazione, così come è stato in precedenza nel corso delle altre due finali, saranno annunciati i nomi dei due vincitori, ma per la classifica, e per la relativa premiazione, bisognerà aspettare il Galà di fine festival, in programma sabato 8 aprile allo spazio Rotative di Piacenza (Via Benedettine 66). Molto interessanti i premi destinati ai vincitori: al primo classificato spetterà un premio in denaro del valore di 500 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2018” e il “Premio Libertà”, al secondo 350 euro.
Un altro simbolico ma importante premio sarà deciso direttamente dal pubblico presente al Milestone, invitato ad esprimere la sua preferenza sulle esibizioni, attraverso il voto al cantante che ritiene più meritevole.

Prossimo appuntamento con il “Bettinardi” giovedì 9 marzo alle 21.15 nella stupenda cornice della Sala dei Teatini di Piacenza, serata del Piacenza Jazz Fest in cui si esibiranno i vincitori delle tre sezioni 2016.

Un pianoforte e un sax sul podio del “Bettinardi”: Filippi e Zanella vincitori

La finale al Milestone ha decretato i due vincitori: Zanella si è aggiudicato anche il premio del pubblico mentre menzione speciale è andata a un altro saxofonista, Riccardo Sala

Piacenza, 23 gennaio 2017 – I vincitori della categoria Solisti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” dedicato dal Piacenza Jazz Club ai nuovi talenti del Jazz italiano sono i giovanissimi Emanuele Filippi, ventiquattrenne di Udine, e il trentino Niccolò Zanella, di anni 25, che si è anche aggiudicato il premio del pubblico. Una menzione speciale della Giuria è andata a Riccardo Sala, il più giovane tra i finalisti con i suoi soli 20 anni, di Biella, motivata dall’originalità e dalla fantasia stilistica dimostrata. Questi gli esiti della disputa di sabato sera al Milestone, dove già con la prima finale della scorsa settimana per la categoria dei Gruppi, ha preso ufficialmente il via anche la nuova 14esima edizione del Piacenza Jazz Fest, cui il “Bettinardi” è da sempre collegato.
La serata ha visto confrontarsi i cinque Solisti selezionati sulla base del materiale audio inviato al momento dell’iscrizione. L’ultima sezione, relativa ai Cantanti, si esibirà sabato 28 gennaio alle ore 21.30, sempre al Milestone di via Emilia Parmense 27 a Piacenza.
Il concorso gode del sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e il supporto di due realtà come Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy ed Elitrans.

Una gran bella serata, piena di buona musica. Altissima la qualità dei cinque concorrenti, numeroso e partecipe il pubblico. Straordinari i musicisti che hanno accompagnato i solisti in gara sul palco, impegnati anche come giurati: Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Vista la bravura di tutti i ragazzi in lizza, è stato impegnativo il compito portato a termine dalla giuria, presieduta dal maestro Parmigiani e completata dall’esperto Giuseppe “Jody” Borea e dai giornalisti Aldo Gianolio di Musica Jazz e Fabio Bianchi di Libertà.
Niente di fatto per gli altri concorrenti: il chitarrista Simone Basili, ventiseienne di Taranto e Marco Marotta, venticinquenne di Agrigento.
Come ogni anno, la classifica finale tra primo e secondo premio non è stata resa nota; lo sarà solo l’8 aprile durante il Galà di premiazione allo Spazio Rotative di Piacenza. In quell’occasione sarà infatti svelato chi si è aggiudicato i 1.200,00 euro più un ingaggio nel cartellone del Piacenza Jazz Fest 2018. Al secondo classificato andrà invece un premio in denaro del valore di 700,00 euro.

L’organizzazione si complimenta con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione dimostrato.

L’appuntamento è per sabato prossimo alle ore 21.30 per l’ultima finale dell’edizione 2017, quella dedicata alla sezione Cantanti.

Pallanuoto. La nuova nata Kosmo Pallanuoto Piacenza vince il derby della categoria U15

Campionato Regionale Lombardo U15 M

KOSMO PN PC – PIACENZA PN = 33 – 0

Formazioni
Kosmo PN PC: Bosi, Fox, Rossetti, Farina, Silva, Mantovani, Secchiaroli, Croci, Barilati, Dodici. Allenatore: V. Rojdestvenskiy

PIACENZA PN: Silva, Gardelli, Bernazzani, Maserati, Rossi, Terzoni, Ferrarini, Rubino, Defilippis, Guglielmetti, Barbieri, Capezzuto, Zancani, Zaffignani. Allenatore: R. Capelli

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Sabato alla piscina Raffalda è andato in scena il derby della categoria U15 tra Kosmo Pallanuoto Piacenza e Piacenza Pallanuoto.

Pubblico delle grandi occasioni  e gradinata piena in ogni ordine di posto, con i sostenitori delle opposte fazioni che hanno sostenuto i propri giocatori con cori ed incitamenti creando un vero e proprio spettacolo nello spettacolo.

Il match ha visto il netto predominio dei padroni di casa della Kosmo, già in vantaggio 8 a 0 alla fine del primo tempo. Più equilibrata la seconda frazione (parziale di 3 a 0 per la Kosmo) nella quale la Piacenza Pallanuoto ha posto maggior resistenza agli attacchi della Kosmo, dando l’illusione di poter tornare in partita. Nel terzo e quarto tempo la squadra di casa torna in cattedra, ricomincia a macinare gioco ed a segnare con grande regolarità (parziale di 11 a 0 in entrambe le frazioni), con il risultato finale che si fissa sul 33 a 0.

In grande evidenza il centro-boa F. Dodici con 8 centri che si conferma cecchino infallibile, di rilievo anche le prestazioni di Silva (5 gol), Mantovani (4), Farina (4), Fox (4) e del giovane Croci con 2 marcature. Concreta la prova di Rossetti, Secchiaroli e Barilati. Nota di merito per il  portiere Mattia Bosi che è riuscito nell’impresa di mantenere inviolata la propria porta. Evento assai raro nello sport della pallanuoto.

Per quanto riguarda la Piacenza Pallanuoto va sottolineato, come detto anche dai tecnici nel pre-partita, che si tratta di una squadra molto giovane, con diversi effettivi alle prime esperienze agonistiche. Molto lavoro aspetta agli allenatori Di Gianni e Capelli per portare il gruppo ai livelli consoni alla tradizione della storica formazione piacentina.

Per la formazione di mister Vadim invece una nuova conferma dell’ottimo lavoro svolto negli anni, che  continua a portare ottimi risultati ad una squadra che ha trovato una sua identità tecnica e di gruppo, oltre che un buonissimo livello di preparazione fisica.

Fa piacere rilevare come, nonostante l’aria di derby, il fair play fra giocatori, tifosi e dirigenti sia risultato il vero vincitore di questa partita.

Il prossimo turno in programma sabato 21 gennaio vedrà la Kosmo osservare un turno di riposo, mentre la Piacenza Pallanuoto sarà impegnata in casa con la forte compagine del Vigevano.

Sabato 14 gennaio al Milestone la prima delle finali del Concorso Bettinardi riservata ai Gruppi

Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” Nuovi Talenti del Jazz Italiano. Si parte con la sfida tra i gruppi

Con il mese di gennaio tornano le finali dal vivo del Concorso Nazionale per Giovani Talenti del Jazz Italiano “Chicco Bettinardi”, giunto quest’anno alla quattordicesima edizione. La prima categoria a esibirsi, in lizza per i primi due posti e per aggiudicarsi i relativi premi in palio, è quella dedicata ai Gruppi precostituiti di musicisti under 35. Saranno sei i gruppi provenienti da tutta Italia, precedentemente selezionati dalla giuria sulla base delle registrazioni inviate in fase di iscrizione per la loro categoria, chiamati a disputarsi la finale sul palco del Milestone di Piacenza sabato 14 gennaio alle ore 21.15 (ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi). Come sempre il concorso è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano oltre al contributo di importanti realtà quali Elitrans (azienda dove lavorava il compianto Chicco Bettinardi, socio fondatore del Jazz Club a cui il concorso è dedicato) e Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy. Obiettivo dichiarato del concorso, confermato da ottimi risultati nel tempo, è quello di scoprire e valorizzare nuovi musicisti, cantanti e gruppi jazz per promuoverne l’attività e fornire loro un’ottima occasione di visibilità. Il concorso è abbinato fin dalla sua nascita al Piacenza Jazz Fest, in programma dal 26 febbraio all’8 aprile.

Ecco le giovanissime promesse del Jazz nostrano selezionate per questa edizione che arrivano da tutta Italia. Unico trio di questa annata, gli Atrìo sono un gruppo di ragazzi di Roma composto da Gianluca Massetti al pianoforte, Dario Giacovelli al basso elettrico e Moreno Maugnani alla batteria. I Blackish quartetto di Chieti che vede la voce della cantante Miriana Faieta insieme a Christian Mascetta alla chitarra, Pietro Pancella al basso elettrico e Michele Santoleri alla batteria. Da Fabriano, in provincia di Ancora, si presenteranno gli Eazy Quartet, quartetto con Alessio Migliorati al flauto, Marco Punzi alla chitarra, Francesco Marchetti al contrabbasso e Fabrizio Carriero alla batteria. Un altro quartetto è quello dei G SUS, di Bologna, formati da Giacomo Ferrigato alla chitarra, Filippo Bubbico al pianoforte, Basili Vyasa al contrabbasso e Youssef Ait Bouazza alla batteria. Sempre di Roma, ma stavolta dalla provincia, Torvaianica, sono i Jimbo Tribe, rispettivamente Lewis Saccocci al pianoforte, Dario Piccioni al contrabbasso e Nicolò Di Caro alla batteria. I Motus Quartet sono una formazione di ragazzi proveniente da Ascoli Piceno che vede al sax tenore Fabio Della Cuna, al pianoforte Mattia Parissi, al contrabbasso Emanuele Di Teodoro e alla batteria Andrea Ciaccio.

L’ordine di esibizione verrà stabilito per sorteggio. Tutti i gruppi in gara quest’anno proporranno due brani di loro composizione affiancati da uno standard, espressamente previsto dal regolamento del concorso. I due brani degli Atrìo sono stati composti da tutti gli elementi del trio e si intitolano “Giuseppe” e “Redwood”, lo standard sarà la mitica “Stardust”, la “canzone che parla di una canzone d’amore” scritta nel 1927 da Hoagy Carmichael. I Blackish allo stesso modo avranno in scaletta “Nardis”, composto da Miles Davis ma così amato da Bill Evans da essere considerato tutt’uno con il noto pianista e due brani composti da due membri del gruppo: “View in Pieces” scritto da Pietro Pancella e “I Got Lost” da Christian Mascetta. Gli Eazy Quartet presenteranno due brani composti dal loro chitarrista Marco Punzi dal titolo “Knoten” e “Betty meets Alexander”, mentre tra i classici hanno scelto di suonare “Caravan”, del trombettista dell’orchestra del “Duca” Ellington Juan Tizol. I G SUS portano come standard “Butterfly” di Herbie Hancock, i brani originali invece sono stati scritti dal chitarrista Giacomo Ferrigato “Giacomino’s Way” e dal pianista Filippo Bubbico con “Fil’s Breath”. I Jimbo Tribe si cimenteranno in una loro versione di “Nardis”, mentre le loro composizioni sono opera del pianista del gruppo, Lewis Saccocci, e si intitolano “La penna di Brad” e “Djoesaphat”. I Motus Quartet analogamente proporranno un brano scritto dal loro pianista dal titolo “Spirits” e uno composto dal saxofonista Della Cuna intitolato “W – 56” mentre lo standard è “Yes or no”, brano del 1964 di Wayne Shorter contenuto nell’album “JuJu”.

Di alto livello si conferma la Giuria chiamata a valutare i due gruppi migliori di questa edizione che sarà presieduta da un grande musicista, saxofonista, compositore e insegnante al Conservatorio di Milano: Tino Tracanna. Il presidente è affiancato da Giuseppe Parmigiani, altro saxofonista oltre che compositore e arrangiatore, Jody Borea, esperto di musica afroamericana, Luca Conti, critico musicale e direttore della rivista “Musica Jazz”, Oliviero Marchesi giornalista e critico musicale, Pietro Corvi, giornalista del quotidiano “Libertà”, Paolo Menzani redattore del quotidiano online “Piacenza Sera” e il critico musicale della rivista “Musica Jazz” Giancarlo Spezia.

Il pubblico del Milestone sarà invitato a esprimere una preferenza, votando il gruppo che ritiene più meritevole e determinando così l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori come riconoscimento del favore popolare.

Al termine di questa saranno annunciati i nomi dei due vincitori, ma la graduatoria sarà resa nota solo in occasione del “Galà di premiazione”, in programma sabato 8 aprile alle ore 21.15 allo spazio “Le Rotative” di Piacenza. Al primo classificato andrà un premio in denaro del valore di 1.500 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2018” e il “Premio Libertà”, al secondo 800 euro, oltre alla segnalazione su prestigiose riviste di settore per entrambi.

Le prossime finali si terranno nelle successive serate di sabato presso il locale Milestone alle ore 21.30: sabato 21 si esibiranno i finalisti selezionati per la categoria dei Solisti mentre sabato 28 si terrà l’ultima finale, dedicata ai Cantanti.

Pratiche edilizie più veloci grazie al web nei Comuni dell’Unione Valle del Tidone. Domani l’incontro aperto ai cittadini

E’ in programma per domani 11 gennaio, alle ore 14 presso il Comune di Nibbiano, l’incontro aperto ai cittadini per la presentazione del nuovo portale online che agevola gli interventi comunali e la gestione delle pratiche edilizie.

Un nuovo servizio per chi lavora nel settore dell’edilizia e per tutti i cittadini. Presso i Comuni dell’Unione Valle del Tidone (Comune di Pecorara – Pianello Val Tidone e Nibbiano) nasce lo sportello unico digitale per l’edilizia che consentirà di gestire pratiche e interventi in modo completamente digitale, quindi con una maggiore velocità e comodità da parte di professionisti del settore e dei cittadini.

Progettato grazie alle più innovative tecniche Web, CPortal permette al professionista di inoltrare al Comune la documentazione edilizia in via digitale che sarà importata dal tecnico comunale grazie ad un software di gestione di ultima generazione.

Attraverso la rete il Comune mette a disposizione la modulistica per la presentazione della pratica e la documentazione per l’accoglimento della domanda, oltre a garantire un iter di compilazione sicuro e completo.

Il Vice Presidente Dell’Unione dei Comuni Val Tidone, Giovanni Cavallini, dichiara: “Con l’evoluzione del nuovo Sportello unico per l’edilizia desideriamo ulteriormente agevolare professionisti e tecnici e offrire un servizio migliore ai cittadini. In futuro la progressiva riduzione dell’utilizzo del materiale cartaceo e delle spese legate a esso, il contenimento dei tempi di istruttoria delle pratiche, lo snellimento della burocrazia senza diminuire la possibilità del controllo della Pubblica Amministrazione, consentirà, oltre i maggiori investimenti per la tutela del nostro territorio, di agevolare le attività e le iniziative dei cittadini e delle imprese, garantendo procedure e tempi certi”.

L’assessore al Territorio, Franco Albertini, aggiunge: “La nuova piattaforma è solo l’ultimo passo compiuto dall’Unione dei Comuni e dagli Uffici per snellire le procedure in favore di professionisti, cittadini e Amministrazione stessa. La digitalizzazione ha delle ricadute positive concrete in termini di semplificazione del procedimento, di trasparenza delle procedure e di riduzione dei tempi di rilascio delle autorizzazioni. Inoltre, la capacità di fare rete e di comunicare via web porta beneficio anche all’Amministrazione: ricorrere a strumenti telematici comporta infatti uno snellimento delle procedure burocratiche e quindi una minore perdita di tempo e di energie per gli uffici, in grado di lavorare con maggiore efficienza e tempestività”.

Grazie a CPORTAL il Comune si attiene al rispetto delle normative relative all’amministrazione digitale, alla semplificazione e alla trasparenza amministrativa, così come indicato dalle ultime disposizioni del D.L. 90/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 114/2014, tese ad accelerare sui servizi online e sul processo di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche. Secondo le nuove norme, i Comuni sono tenuti a elaborare un piano per la compilazione online di tutte le istanze da parte di cittadini, aziende e associazioni.

In materia di trasparenza e semplificazione, le linee guida devono permettere il completamento della procedura, il tracciamento dell’istanza con individuazione del responsabile del procedimento e, ove applicabile, l’indicazione dei termini entro i quali il richiedente ha diritto a ottenere una risposta.

Sabato 14 gennaio tornano i Bugiardini con B.L.U.E. – Il musical completamente improvvisato

SABATO 14 GENNAIO
B.L.U.E. Il musical completamente improvvisato
Teatro President, inizio ore 21
Via Manfredi 30, Piacenza

Sembra l’apertura di un musical come tanti altri…
…il buio in sala, la musica che inizia il suo ritmo incessante, le luci che si alzano. L’atmosfera si fa elettrica, i ballerini prendono posto e gli attori guadagnano il palco. Sembra davvero l’inizio di un musical come tutti gli altri.
Sembra. Ma non lo è.
Signore e signori, benvenuti a B.L.U.E. – il musical completamente improvvisato, uno spettacolo di improvvisazione ispirato alle atmosfere, alla musica e alla narrazione tipica dei musical di Broadway.
Ogni sera, partendo dal titolo offerto loro dal pubblico, gli attori in scena e i musicisti in sala daranno vita a un musical letteralmente mai visto prima. E che mai rivedrete dopo.
Storie emozionanti, personaggi memorabili, battute esilaranti, canzoni appassionanti e coreografie… decisamente coraggiose: ogni cosa sarà creata sul momento o, come dicono gli anglosassoni, “out of the blue”.
B.L.U.E. nasce dall’unione di un gruppo di attori con una lunga esperienza nel campo dell’improvvisazione teatrale desideroso di raccogliere la funambolica sfida di essere contemporaneamente attori, cantanti, compositori e ballerini.
Con B.L.U.E. uscirete dal teatro cantando canzoni che prima non esistevano!

I BUGIARDINI
I Bugiardini nascono a Roma nel 2008, dall’unione di attori di estrazione eterogenea ma accomunati dalla passione per il teatro di improvvisazione.
Da allora hanno creato e prodotto numerosi format originali di improvvisazione teatrale, da ultimo “Shhh – an improvised silent movie”, presentato nelle edizioni 2013, 2014 e 2016 del Fringe Festival di Edimburgo (premiato quale “Must See Show 2013” da FringeReview).
Attenti all’apertura internazionale, sono stati ospiti presso i principali poli mondiali d’eccellenza dell’improvvisazione, quali il Loose Moose Theatre (Calgary, Canada) e il Second City (Chicago, USA)

Il cuore Assigeco non basta, la Virtus Bologna si impone ai supplementari

UCC ASSIGECO PIACENZA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 83-98 d.t.s.
(13-11, 35-33, 59-56, 79-79, 83-98)

Piacenza: De Nicolao, Raspino 21, Infante 24, Persico 2, Rossato 4, Dincic 9, Livelli ne, Gaadoudi ne, Hasbrouck 21, Borsato 2. All: Andreazza.

Virtus Bologna: Spissu 22, Umeh 13, Pajola, Spizzichini 18, Petrovic, Ndoja ne, Rosselli 10, Michelori 2, Oxilia, Penna 2, Lawson 31. All: Ramagli.

Andreazza, dovendo fare a meno degli infortunati Jones, Formenti e Costa, decide di schierare in quintetto base il giovane serbo Nemanja Dincic.
Primi possessi difficoltosi da parte della Virtus Bologna costretta a due palle perse ingenue dalla difesa Assigeco. Hasbrouck porta dul 2-0 Piacenza, dall’altra parte è pronta la risposta di Umeh con la tripla dalla guardia sinistra.
Dincic, Raspino e il neoentrato Persico riportano nuovamente avanti Piacenza sul 9-5 dopo 4 minuti caratterizzati da parecchi errori al tiro, soprattutto da parte della compagine bolognese.
Ramagli chiama timeout e al rientro in campo la Virtus piazza un parziale di 4-0 per il pareggio a quota 9. La magia di Hasbrouck in penetrazione fissa il punteggio sul 13-11 con cui si va al primo intervallo della partita.

La stessa guardia americana apre il secondo quarto con un gioco da tre punti (canestro e fallo) che porta Piacenza sul +5 (16-11 all’11’). Infante, su pregevole assist di Hasbrouck, e Rossato fanno volare l’Assigeco sul 20-13 con la Virtus ancora in grande difficoltà nel trovare la via del canestro (1/9 da tre punti). Difficoltà che non trova Borsato che porta Piacenza sul +10 (25-15 al 14’).
Spissu e Lawson guidano la rimonta delle V nere realizzando un parziale di 11-0 che vale il nuovo vantaggio degli ospiti sul 25-26 al 16’.
Andreazza chiama timeout per cercare di fermare l’inerzia della Virtus, e al rientro in campo e l’Assigeco a rispondere con un controparziale di 7-0 firmato Hasbrouck-Rossato.
Bologna trova la forza per riportarsi ancora avanti grazie alle iniziative di Spissu ma è un canestro clamoroso di 9 metri di Raspino a permettere a Piacenza di andare all’intervallo lungo in vantaggio 35-33.

Sono due triple consecutive di Infante ad aprire il terzo quarto, Lawson risponde con 11 punti consecutivi per la Virtus che valgono il nuovo vantaggio degli ospiti sul 43-44 al 24’.
La combinazione Dincic-Infante riporta in quota l’Assigeco, dando il là ad un controparziale biancorossoblu di 12-3 (55-47 al 27’). Parziale stoppato dallo scatenato Lawson con la sua terza tripla del quarto. Alla fine del terzo quarto la partita è sempre in grande equilibrio, Piacenza conserva un vantaggio minimo di 3 punti: 59-56.

Il quarto periodo si apre con le triple di Raspino e Hasbrouck che, sommati al tiro libero realizzato dall’ex Cantù, valgono il nuovo +8 Assigeco (66-58 al 33’).
Ancora una volta la Virtus trova nuove energie per ritornare in partita grazie ai canestri di Spissu e Lawson mentre l’attacco di Piacenza si blocca improvvisamente. Rosselli con un bel movimento sotto canestro impatta la partita a quota 72. Dall’altra parte Raspino è glaciale nel realizzare la tripla dell’immediato controsorpasso (75-72 a 1’28’’ dalla sirena finale).
Rosselli arpiona il rimbalzo offensivo e infila il -1 Virtus a 55’’ dal termine, un immenso Infante risponde con la penetrazione per il 77-74 Assigeco, Umeh accorcia ancora in penetrazione prima di siglare la tripla a 10’’ dalla sirena finale che porta la contesa ai tempi supplementari.

Nell’overtime Umeh, Lawson, Spissu e Spizzichini con ben cinque triple consecutive inaugurano un parziale mortifero di 15-2 in favore delle V Nere che chiude definitivamente ogni tipo di discorso.
L’Assigeco Piacenza esce sconfitta ben oltre i propri demeriti dopo una partita nella quale è stato in grado di lottare alla pari contro la capolista del girone Est di Serie A2, nonostante le assenze e le rotazioni ridotte all’osso.

Ora sarà necessario recuperare al più presto le energie per affrontare al meglio l’insidiosa trasferta di Udine di domenica prossima.

 

Fonte: uccassigecopiacenza.it

Lunedì 26 dicembre, Pianello: “Malatt i sood” commedia dialettale

“Malatt i sood” è una commedia dialettale di Egidio Carella che verrà messa in scena in prima assoluta Lunedì 26 Dicembre presso il Salone Parrocchiale a Pianello alle ore 20:45 per poi essere replicata il 5 Gennaio nel teatro comunale di Pianello sempre alle 21. L’ingresso sarà libero ad offerta.

I Povar Lucc sono la compagnia teatrale dialettale di Pianello Val Tidone (PC). Nati nel 1998, quasi per gioco, da un’idea di un gruppo di amici del posto per nulla esperti di recitazione, I Povar Lucc scelsero di mettere in scena una commedia del piacentino Egidio Carella, “Grama gint” (“Grama geint” in dialetto pianellese). Visto il discreto successo ottenuto alla prima, tenutasi la sera del 26 dicembre di quell’anno, decisero di ripetere l’esperimento la sera di S. Stefano dell’anno successivo, dando vita ad una tradizione che ormai continua da quasi vent’anni anni.

I Povar Lucc hanno calcato vari palchi della provincia di Piacenza, estendendosi a volte fino a quella di Lodi, dove il dialetto pianellese risulta ancora comprensibile. Il loro impegno è a scopo benefico ed è caratterizzato dalla collaborazione, attiva durante tutto l’anno, dei partecipanti, la cui composizione varia di volta in volta per numero e per età, a seconda delle esigenze.

La brillante commedia del commediografo piacentino e pianellese Carella racconta di una famiglia che vive nella miseria ma che inaspettatamente viene travolta da una considerevole eredità che porterà a non poco scompiglio!

La compagnia dialettale pianellese si è sempre impegnata per coinvolgere i giovani nell’attività teatrale e di valorizzazione del dialetto piacentino e pianellese ed è per questo che anque quest’anno oltre dieci dei quindici componenti non hanno ancora compiuto trent’anni…