I bambini tornano a teatro dopo il Covid con il Piccolo Asmodeo

Il bene e il male. Il giusto e lo sbagliato. Cos’é l’anima? Sono temi alti, domande difficili, esistenziali. Eppure ai bambini interessa che si parli di cose serie, di temi importanti. Magari con leggerezza, con le luci e le ombre che hanno reso famoso nel mondo il Teatro Gioco Vita, ma i bambini hanno bisogno anche di elaborare emozioni complesse, soprattutto dopo l’esperienza vissuta nei mesi scorsi a causa di questa pandemia da cui dobbiamo ancora uscire completamente.

Ieri nel cortile di Palazzo Farnese è andato in scena “Piccolo Asmodeo”, una storia capace di far ridere e commuovere, ma soprattutto di far pensare, ed è stato un grandissimo successo. I bambini e le famiglie sono tornati finalmente a teatro, con le mascherine, il distanziamento e tutte le misure di sicurezza del caso.

La storia originale di Piccolo Asmodeo è dello scrittore svedese Ulf Stark e si intitola “Lilla Asmodeus”: l’adattamento teatrale è stato curato da Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi. I disegni dello spettacolo sono di Nicoletta Garioni, che ha curato anche le sagome insieme a Federica Ferrari. Le musiche, davvero emozionanti e complici di una narrazione perfetta, sono di Michele Fedrigotti.

Federica SgorbatiPer l’amministrazione comunale era presenta l’assessore ai servizi sociali, Federica Sgorbati, che ha scherzato con i bambini e si è prestata alle gag dell’attore sul palco contribuendo a sostenere un’atmosfera molto festosa.

Veniamo alla trama.

Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri.

Essere cattivo proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa e questo, per la sua famiglia, è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e della Terra con una missione: “Dovrai convincere, entro questa sera, almeno una persona a darmi la sua anima!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere mio figlio”. Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viaggio sulla Terra.

Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: “Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”. Alla fine della sconvolgente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo. Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina…

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