sindaco Gianluca Bacchetta incontra Patrizia Barbieri

A Roma in bicicletta per restituire 600 euro a Conte. Il sindaco Bacchetta incontra Patrizia Barbieri

sindaco Gianluca BacchettaPIACENZA – Gianluca Bacchetta, 51 anni, sindaco di Divignano (Novara) ha incontrato questa mattina Patrizia Barbieri, davanti al Municipio di Piacenza. Il primo cittadino del piccolo comune novarese è salito da poco agli onori della cronaca per la sua singolare protesta che lo ha visto partire a piedi, zaino in spalla, in direzione Montecitorio, per portare l’attenzione sulla situazione che vivono i sindaci dei comuni minori e sull’agonia dei locali – come il suo – che si occupano di ristorazione.

Bacchetta vuole restituire di persona al Premier Giuseppe Conte i suoi 600 euro e consegnargli a mano una lettera e le testimonianze di tutti i sindaci incontrati lungo il cammino. “Li hanno dati anche a chi in questo momento, anche grazie a questa situazione, non ha mai lavorato e guadagnato così tanto in tutta la sua vita”.

A Boffalora sopra Ticino gli hanno regalato una bicicletta con cui ha raggiunto Piacenza e ora è partito alla volta di Parma.

“Affrontare la fase due senza aver ben chiaro che la fase uno è ancora in evoluzione e senza risposte certe da parte della sanità, mi fa condividere le preoccupazioni di Gianluca Bacchetta,” ha commentato il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri. “Il suo è un gesto provocatorio, ma importante”.

sindaco Gianluca Bacchetta incontra Patrizia Barbieri Noi sindaci dei piccoli comuni siamo in difficoltà,” ha spiegato Bacchetta. “Non abbiamo le informazioni necessarie per aiutare i nostri cittadini. La mia paura è ci si trovi ad dover fare una seconda chiusura come quella che abbiamo appena attraversato. La nostra economia ne risentirebbe gravemente. Immaginatevi l’11 maggio tutti chiusi in casa, ancora un’altra volta”. L’analisi del sindaco di Divignano è lucida. Dopo 50 notti passate in bianco, quello che spera, con la sua provocazione, è di portare all’attenzione del Governo anche le difficoltà dei piccoli imprenditori della ristorazione che cercano oggi di rimanere in piedi con dei palliativi come le consegne a domicilio. Sulla sua autocertificazione c’è scritto: “spostamento per comprovate esigenze lavorative”.

“Speriamo che la fase che ci accompagnerà venga affrontata davvero con tutti gli strumenti e le conoscenze per evitare uno stato di emergenza continuo. Non possiamo vivere in emergenza. Sono problemi che stiamo registrando tutti”, ha spiegato.

Patrizia Barbieri ha condiviso le preoccupazioni sulla fase 2. “E’ un momento di grande difficoltà,” ha specificato. “Non c’è una voce ‘pandemia’ nel manuale d’istruzioni per il ruolo di sindaco. Spero che questa crisi ci possa servire come lezione per il futuro. Quello che vorrei è una programmazione parametrata, altrimenti ci ritroveremmo in una situazione di decrescita ancora più grave di quella che stiamo vivendo”.

sindaco Gianluca Bacchetta Oggi stiamo assaporando una nuova libertà, una libertà diversa. “Noi sindaci ci siamo ritrovati a ricoprire il suolo dei cattivi della situazione; dovevamo fare altro. Dovevamo occuparci da vicino dei nostri cittadini, senza doverli sgridare continuamente,” ha proseguito Bacchetta.

Il dialogo tra i due sindaci si è svolto a distanza di sicurezza, con le mascherine e le fasce tricolore. Prima di congedarsi, i due si sono salutati con il gomito, sorridendo con lo sguardo. Gianluca Bacchetta ha poi inforcato la sua bici ed è partito. Lo aspetta il sindaco Pizzarotti a Parma.

Chissà se il Presidente del Consiglio Conte lo riceverà per ricevere la sua lettera ed ascoltare, assieme alla sua, le testimonianze di tutti i sindaci che ha incontrato lungo il cammino.

Buon viaggio!

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