Coronavirus a Piacenza. I morti potrebbero essere il doppio di quanto accertato

PIACENZA – I sindaci di tutti i comuni della Provincia di Piacenza hanno effettuato un’indagine per mettere a confronto i decessi del 2018, del 2019 e del 2020, per tentare di rilevare a livello anagrafico le eventuali anomalie. Ne ha dato notizia il sindaco di Piacenza ieri sera. Il dato che emerge dall’indagine rivela che il conteggio reale delle persone che hanno contratto il nuovo coronavirus è molto diverso da quello quotidianamente reso pubblico dalla Regione Emilia-Romagna. Un dato che definiamo “vuoto di significato” già da settimane, essendo basato esclusivamente sul numero limitato di tamponi effettuati.

La verità è che per quanto concerne il numero di decessi da Covid-19 i numeri sono ben più drammatici:

1* trimestre 2018: 1.293 decessi – Marzo 2018: 401 decessi
1° trimestre 2019: 1.141 decessi – Marzo 2019: 361 decessi
1° trimestre 2020: 2.197 decessiMarzo 2020: 1.433 decessi

L’analisi rivela che nel marzo del 2020 sono morte 784 persone solo nel Comune di Piacenza, 605 decessi in più rispetto alla media degli anni precedenti. 

In tutti i comuni della provincia l’anomalia numerica registrata nel mese di marzo su base provinciale è pari a 1.050 unità, cifra che risulta largamente superiore rispetto al numero decessi certificati come riconducibili a infezione da Covid-19 (pari a 548).

I sindaci hanno quindi consegnato i dati alla AUSL di Piacenza per l’estensione delle analisi epidemiologiche che dovranno accertare, per quanto possibile ex post, se la variazione riscontrata su base statistica sia da ascriversi al coronavirus.

Il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, è tornata a fare appello alla responsabilità di tutti i cittadini, rilevando un allentamento della tensione. “Siamo ancora in piena emergenza”, ha spiegato in QUESTO ARTICOLO.

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