Joker “troppo violento”, il governo Usa corre ai ripari. Ma il regista risponde: “Perché Joker sì e John Wick no?”

Mancano solo pochi giorni alla data di uscita ufficiale di Joker, il film di Todd Phillips con Joaquin Phoenix nel ruolo del protagonista: il film, che approderà nelle sale di tutto il mondo tra il 3 e il 4 ottobre, non smette di far parlare di sé, dopo il Leone d’Oro e le risposte positive della critica, e questa volta è per ragioni decisamente più preoccupanti. Secondo quanto riportato da alcuni siti il comando dell’Esercito Usa avrebbe inviato un dispaccio a uso interno invitando a mantenere alta l’attenzione in prossimità delle sale in cui il film sarà proiettato. Una misura precauzionale nata dal timore di eventi simili a quanto accaduto ad Aurora (Colorado) nel 2012, con l’uscita de Il cavaliere oscuro – Il ritorno, e la sparatoria dal bilancio di 12 morti e 58 feriti.

Dietro all’allarme non vi sarebbe una risposta ad un vero e proprio piano o ad una minaccia, anche se alcuni commenti trovati sul dark web avrebbero destato preoccupazioni. Di fronte alle ipotesi di alcuni, che vedrebbero Joker come un film contenente un’istigazione alla violenza, il regista Todd Phillips si è schierato con fermezza. “Ciò che successe quel giorno ad Aurora fu orribile, ma non si può certo dare la responsabilità al film”, avrebbe dichiarato: “non c’è una correlazione con il film al di là del fatto che sia accaduto in una sala cinematografica.”

“Quello del film è un mondo fittizio che contiene implicazioni del mondo reale, e si tratta comunque di un personaggio che esiste da 80 anni”, continua il regista. Phillips avrebbe inoltre fatto dichiarazioni affermando di non capire per quale ragione la violenza contenuta nel suo film debba essere considerata diversamente da quella, altrettanto grande, mostrata in altri titoli, e non si è trattenuto dal fare un esempio. Perché la gente vede John Wick 3, un uomo bianco che uccide 300 persone, ride e urla, e quando si parla di Joker ci fanno considerazioni diverse? Questa cosa non ha senso per me.”

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