“Bettinardi 2019”: Sabato 2 Febbraio la finale. Occhi puntati sui cinque finalisti

Piacenza. È ormai alle porte la finale della sedicesima edizione del concorso musicale nazionale “Bettinardi”, e gli occhi sono puntati sui cinque talentuosi finalisti. A presentarceli, il comunicato stampa diffuso dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club.

“A Piacenza da tutta Italia per mettersi in gioco e misurarsi con altri coetanei che, come loro, hanno la stessa passione: quella per il canto jazz. Si troveranno tutti sullo stesso palco sabato 2 febbraio alle ore 21.30 al Milestone di Piacenza (l’ingresso è gratuito con tessera del Piacenza Jazz Club o ANSPI) i cinque finalisti del Concorso Nazionale Bettinardi per Nuovi Talenti del Jazz Italiano della sezione Cantanti.

Il “Bettinardi”, alla sua sedicesima edizione, gode di un grande prestigio a livello nazionale, tanto che le proposte musicali arrivano da ogni parte d’Italia, ed è dedicato espressamente alla ricerca di musicisti e cantanti giovani e di grande talento. L’organizzazione è a cura dell’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy. Il concorso è dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori del Piacenza Jazz Club e saxofonista Chicco Bettinardi, prematuramente scomparso nel 2004.

Segni particolari: tutti giovani sotto i 30 anni e tutti talentuosi, selezionati sulla base del materiale audio inviato, insieme a molti altri; ora hanno la possibilità di dimostrare davanti a una giuria di esperti, le loro doti e la loro peculiare sensibilità nell’affrontare brani più o meno conosciuti, ma che verranno riletti e personalizzati.

A valutare quanto siano effettivamente riusciti in questo, sarà la giuria presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del Jazz italiano e insegnante al Conservatorio di Bologna oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, che sarà affiancata da Debora Lombardo, anch’essa cantante e docente della Milestone School of Music, dal presidente del Piacenza Jazz Club, il saxofonista Gianni Azzali, dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani e dalla giornalista di “Musica Jazz” Lorenza Cattadori.

Tornando ai giovani concorrenti, ascolteremo, in ordine di esibizione, Rita Bincoletto, originaria di un paesino in provincia di Venezia, Quarto d’Altino, che proporrà due brani insoliti come la sinuosa ballad “Gentle Piece”, incisa dal trombettista Kenny Wheeler nei primissimi anni Novanta e un ancora più recente “Song of Life”, un vero inno di gioia e di vitalità, del pianista Fred Hersch, a fianco di uno standard che è parte della storia del genere, come “A night in Tunisia” di Dizzy Gillespie, del 1942.

E’ invece pugliese Vincenzo Destradis, l’unico uomo nella rosa dei finalisti, che farà ascoltare la classica “All The Things You Are” firmata da Jerome Kern con parole di Oscar Hammerstein; a seguire presenterà la sua versione del brano simbolo del trombettista Clifford Brown, la celebre “Joy Spring” e “You Go To My Head” di J. Frec Coots e Haven Gillespie, di cui esistono numerose versioni, ma forse quella ancora oggi insuperata è di Billie Holiday del 1938.

Emiliana, e più precisamente di Modena è invece Clarissa Colucci, che è anche la più giovane del gruppo con i suoi 24 anni. Anche la sua scaletta non è scontata e prevede brani di carattere, come “Hallucinatios” che fa emergere tutto il talento compositivo di quel genio di Bud Powell, “I Waited For You” di Dizzy Gillespie e “Fee-Fi-Foo-Fum” di Wayne Shorter, contenuta in un celebre album degli anni Sessanta, “Speak No Evil”, in cui il saxofonista e autore suonava insieme a Freddie Hubbard alla tromba, Herbie Hancock al pianoforte, Ron Carter al contrabbasso ed Elvin Jones alla batteria.

Altra emiliana ma stavolta di Bologna è Annamaria Iannilli che ha scelto di interpretare “Softly As In A Morning Sunrise”, composta dal duo Romberg-Hammerstein per il musical “The New Moon” del 1928 e nata originariamente come tango, ma poi rinnovata nei tempi e nei modi dai vari interpreti jazz; la bellissima “Sail Away”, dall’album omonimo della fine degli anni Ottanta inciso dal trombettista Tom Harrell e “You’ve Changed” scritta da Bill Carey su musica di Carl Fischer nei primi anni Quaranta e che vanta innumerevoli versioni, tra cui quelle di tutti i più grandi, Nat King Cole, Billie Holiday ed Ella Fitzgerald tra gli altri.

Siciliana sarà l’ultima finalista a salire sul palco. Di nome fa Roberta Genna, viene da Marsala, in provincia di Trapani e canterà “Too Young To Go Steady”, che porta la firma inconfondibile di Jimmy McHugh, “They Can’t Take That Away From Me”, uno dei brani più celebri e amati di Gershwin e la dolcezza di un brano simbolo della bossa nova qual è “Fotografia” di Antonio Carlo Jobim.

Tutti i solisti saranno accompagnati da una solida base ritmica formata da Giovanni Guerretti al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.

Al momento della proclamazione saranno annunciati i nomi dei due vincitori, ma per la classifica e per la relativa premiazione, bisognerà aspettare il Galà di fine festival, in programma domenica 7 aprile allo spazio Rotative di Piacenza alle ore 18.00. Molto interessanti i premi destinati ai vincitori: al primo classificato spetterà un premio in denaro del valore di 800 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2020” e il “Premio Libertà”, al secondo 400 euro.  Un altro premio, certamente simbolico, ma significativo per i concorrenti è quello che viene assegnato sulla base dei voti della giuria popolare composta dal pubblico presente al Milestone, invitato ad esprimere la sua preferenza sulle esibizioni.

Ben due serate in cartellone del Piacenza Jazz Fest di quest’anno saranno dedicati ai vincitori del Concorso Bettinardi 2018: sabato 2 marzo si esibiranno il vincitore della sezione Solisti Mattia Parissi con il suo quartetto in un omaggio al pianista Luca Flores e la vincitrice della sezione Cantanti Manuela Ciunna, sempre insieme al suo quartetto. Sabato 30 marzo invece sarà la volta dei due gruppi arrivati ex-aequo la scorsa edizione: i Teik Chu e i TMB Trio.”

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