Rigopiano. Il titolare dell’hotel aveva chiesto aiuto. Il testo dell’email

Prima della tragedia, l’amministratore unico dell’hotel Rigopiano, Bruno Di Tommaso, aveva mandato una e-mail al Prefetto di Pescara, al presidente della Provincia, al sindaco di Farindola e a tutte le autorità competenti per segnalare il pericolo e lanciare l’allarme.

“Vi comunichiamo – si legge nella e-mail – che a causa degli ultimi eventi la situazione è diventata preoccupante. In contrada Rigopiano ci sono circa 2 metri di neve e nella nostra struttura al momento 12 camere occupate (oltre al personale). Il gasolio per alimentare il gruppo elettrogeno dovrebbe bastare fino a domani, data in cui ci auguriamo che il fornitore possa effettuare la consegna. I telefoni invece sono fuori servizio. I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all’aperto. Abbiamo cercato di fare il possibile per tranquillizzarli ma, non potendo ripartire a causa delle strade bloccate, sono disposti a trascorrere la notte in macchina. Con le pale e il nostro mezzo siamo riusciti a pulire il viale d’accesso, dal cancello fino alla Ss42. Consapevoli delle difficoltà generali, chiediamo di predisporre un intervento al riguardo. Certi della vostra comprensione, restiamo in attesa di un cenno di riscontro”.

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