Poster del film "Snowpiercer"
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Snowpiercer

TITOLO ORIGINALE: Snowpiercer
ANNO: 2013
GENERE: Azione, Fantascienza, Dramma
REGISTA: Bong Joon-ho
PRODUTTORE: Tae-sung Jeong, Steven Nam, Chan-wook Park
ATTORI: Chris Evans, Kang-ho Song, Ed Harris, John Hurt, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer, Ewen Bremner, Ko Ah-Sung, Alison Pill, Luke Pasqualino, Vlad Ivanov, Adnan Haskovic, Emma Levie, Steve Park, Clark Middleton, Marcanthonee Reis, Paul Lazar, Tómas Lemarquis, Kenny Doughty, Robert Russell, Magdaléna Weigertová, Jim High, Peter Hallin, Haruna Honcoopova, Ana Braun, Griffin Seymour, Tyler Williams, Luna Sophia Bar-Cohen, Sean Renwick, Karel Veselý, Park Sungtaek, Brian Foley, Kendrick Ong, Seisuke Tsukahara, Tomáš Diankiška, Miroslav Navrátil, Huh Chan, Lucie Burianová, Dana Green, Jonny Loquasto, Parry Shen, Joseph Bertot, Eunkyung Song, Dana Green

TRAMA:
2031. Dopo il fallimento di un esperimento per contrastare il riscaldamento globale, una vera e propria Era Glaciale stermina tutti gli abitanti del pianeta. Gli unici sopravvissuti sono i viaggiatori che hanno lottato con tutte le loro forze per procurarsi un biglietto ed aggiudicarsi un posto a bordo dello Snowpiercer, un treno ad alta velocità che fa il giro del mondo e che trae energia da un motore in moto perpetuo. Questo treno è l’unico mezzo che garantisce la sopravvivenza, diventando un microcosmo di società umana diviso in classi sociali: i più poveri stipati nelle ultime carrozze; i più ricchi nei lussuosi vagoni anteriori. La difficile convivenza ed i delicati equilibri tra classi non potranno che sfociare inevitabilmente in lotte e rivoluzioni.

DESCRIZIONE:
Ambientazione post-apocalittica che vede gli ultimi esseri umani del pianeta rinchiusi dentro un treno in moto perpetuo; e dove inevitabilmente si ripetono le stesse divisioni in classi ed i giochi di potere che caratterizzano tutte le società umane. Joon Ho Bong mette in scena uno dei film più costosi della produzione sudcoreana, avvalendosi di un cast davvero starordinario. Si tratta ovviamente di una metafora sociale, ma realizzata in modo superlativo (parte del merito va senz’altro all’ottimo materiale di partenza il fumetto ”Le Transperceneige”): tesissima e potente fin dal primo fotogramma, qui nessun elemento viene trascurato e tutti i personaggi, anche quello apparentemente più marginale, hanno la loro profondità ed importanza.

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