Il segreto di Vera Drake

TITOLO ORIGINALE: Vera Drake
ANNO: 2004
GENERE: Crime, Dramma
REGISTA: Mike Leigh
PRODUTTORE: Simon Channing Williams, Alain Sarde
ATTORI: Imelda Staunton, Sally Hawkins, Richard Graham, Eddie Marsan, Anna Keaveney, Lesley Manville, Daniel Mays, Simon Chandler, Chris O'Dowd, Adrian Scarborough, Ruth Sheen, Gerard Monaco, Leo Bill, Lesley Sharp, Peter Wight, Martin Savage, Jim Broadbent, Alex Kelly, Sandra Voe, Anthony O'Donnell, Marion Bailey, Sam Troughton, Sinead Matthews, Tilly Vosburgh, Alan Williams, Elizabeth Berrington, Allan Corduner, Fenella Woolgar, Emma Amos, Rosie Cavaliero, Lesley Sharp, Liz White, Nicky Henson, Wendy Nottingham, Jim Broadbent, Eileen Davies, Paul Jesson, Vincent Franklin, Tom Ellis, Helen Coker, Jake Wood, Heather Craney

TRAMA:
Nell’Inghilterra anni ’50, Vera Drake (Imelda Staunton) si prodiga per la famiglia, l’anziana madre e persino un vicino di casa malato. Quello che nessuno sa è che Vera aiuta ragazze ad abortire: una pratica illegale, che la donna compie per altruismo, senza preoccuparsi delle conseguenze. La sua vita cadrà in disgrazia quando viene scoperta dalla polizia. Mike Leigh continua ad esplorare l’universo che a lui è più congeniale: quello die vinti, degli sconfitti dalla vita. Vera Drake, anche lei ‘vinta’, si dà da fare per alleviare le sofferenze altrui. E’ una donna profondamente buona che finirà in carcere. Leigh dice di voler affrontare la tematica dell’aborto avvalendosi della distanza nel tempo che dovrebbe evitare la polemica. In realtà questo è un film su un mondo che trascina tristemente la propria esistenza ed in cui, forse per la prima volta, non c’è differenza tra ricchi e poveri. Il disagio esistenziale è di tutti.

DESCRIZIONE:
con questo film mike leigh non si limita ad esporre la sua posizione sullo scottante tema dell’aborto, ma sottolinea anche come le leggi tendano a livellare gli individui, mentre la società, di fatto, offra diverse scappatoie a seconda del ceto di appartenenza. i toni sono sommessi, lo stile indiscutibile; ed imelda staunton è talmente brava che fa quasi sorvolare sull’eccessivo sentimentalismo in cui, verso la fine, scade il suo personaggio.