Sequestro in Turchia. Morti i sequestratori ed il giudice tenuto ostaggio

Bagno di sangue dopo il blitz delle forze speciali. Niente da fare per il magistrato

Si è concluso nel sangue il sequestro al Palazzo di Giustizia di Istanbul del pm Mehmet Selim Kiraz, preso in ostaggio da due membri del gruppo di estrema sinistra Dhkp-C. Dopo otto ore di attesa angosciante, il blitz delle teste di cuoio turche si è concluso con l’uccisione dei due sequestratori, e con la morte, in seguito alle gravissime ferite riportate durante l’assalto, del magistrato stesso, nonostante i tentativi dei medici di salvarlo. Dietro al sequestro la vicenda di Berkin Elvan, ragazzo simbolo delle proteste di Gezi Park, colpito alla testa da un lacrimogeno a soli 14 anni, nel giugno 2013, mentre si trovava fuori per comprare cibo per la sua famiglia, e morto dopo nove mesi di coma.
Il pm era stato incaricato 4 mesi fa delle indagini, dopo lunghissimi ritardi nella ricerca dei responsabili, e l’agente ritenuto responsabile di aver colpito il ragazzo era stato identificato solo poche settimane fa. Il magistrato, tenuto in ostaggio, sarebbe stato minacciato di morte se entro tre ore non fosse stata diffusa nelle reti televisive una confessione pubblica del poliziotto, ultimatum che però sarebbe stata superata senza spargimenti di sangue fino al momento del blitz.

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