Siria, armi chimiche: sono dirette al porto di Cagliari

La notizia giunge dal presidente del Partito Sardo d’Azione, Giacomo Sanna

Si sapeva davvero poco, fino a questo momento, sul piano di smaltimento delle armi chimiche provenienti dalla Siria: alcuni, in precedenza, avevano caldeggiato l’idea di uno stoccaggio temporaneo nel deposito di Guardia del Moro, a Santo Stefano (in Sardegna). Un’ipotesi che aveva preoccupato in tanti, e che aveva spinto a chiedere spiegazioni. Giunge invece nella giornata di mercoledì una notizia che chiarifica parte del piano: la nave danese Ark Futura, infatti, che al momento trasporta le armi chimiche, viaggia in direzione del porto di Cagliari, dove avverrà probabilmente lo scambio con la nave americana Cape Ray.
Sembra poi che il passo successivo sarà la distruzione delle armi siriane, in mare aperto. Approvato in consiglio regionale un ordine del giorno che richiede che Ugo Cappellacci, presidente della regione Sardegna, si impegni ad assicurarsi che vengano “acquisite ufficialmente tutte le informazioni relative al progetto di smaltimento delle armi chimiche siriane e perché venga intrapresa ogni iniziativa per scongiurare il pericolo che lo stesso materiale bellico transiti o venga stoccato nei porti sardi”, interagendo con il governo.

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