Il debito pubblico dell’Italia pesa comunque sulle nostre tasche

EBA: ”Su 280 miliardi di debito analizzati, 184 sono in mano a istituti di credito italiani”

Dal 2011 alla fine del 2012, in poco meno di un anno, gran parte degli investitori stranieri ha cercato di sbarazzarsi del debito pubblico italiano. Chissenefrega, direte voi. E invece, purtroppo, la cosa dovrebbe interessare ogni famiglia italiana. Indovinate un po’ su chi pesa adesso il debito pubblico del nostro Paese? Vi offro un paio di dati. Nel 2011 il 51% del debito pubblico italiano era in mano a paesi stranieri. A fine 2012 il dato era già sceso al 35%. Oggi è ancora più basso. La European Banking Authority ha condotto uno studio su una parte del nostro debito pubblico (analizzando circa 3.600 miliardi di Euro dei debiti sovrani europei) per determinare quali fossero le banche più esposte.
Lo studio ha preso in esame circa 280 miliardi di debito italiano, stabilendo che:
184 miliardi sono in mano a banche e istituti di credito del nostro Paese,
38,6 miliardi sono di proprietà francesi
30,9 miliardi li ha sulle spalle la Germania
15 miliardi il Regno Unito
4,2 miliardi la Spagna
3 miliardi l’Olanda
A questo dato va aggiunto il peso impressionante della BCE nel debito pubblico italiano, cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni.
Le banche italiane più esposte, secondo quanto pubblicato da Davide Mancino su Linkiesta, risultano essere Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Unione di Banche Italiane e Unicredit.

Se il debito pubblico è in mano alle banche italiane significa che, qualora la situazione economica dovesse precipitare come nel caso di un default, a pagare sarebbero le famiglie con i loro risparmi.

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