Volley. Piacenza è la capitale della pallavolo italiana

Copra Elior e Rebecchi NordMeccanica protagoniste in Italia e in Europa

Prima la doppia finale di Challenge Cup (persa solo all’assurdo “golden set” dalle donne, vinta nettamente dagli uomini), poi quella di campionato in corso di svolgimento per Zlatanov e compagni, e ad un passo per le ragazze di mister Caprara: Piacenza è sempre più la capitale dell’italica pallavolo, lo sport di squadra più pulito e uno dei più sottovalutati (http://www.piacenzanight.com/sezione-notizie-articolo.asp?cod=0012411), emozionante nonostante la mancanza di contatto fisico, aspetto da molti considerato un handicap.
La Rebecchi Nordmeccanica è da quest’anno una delle protagoniste del volley nazionale. Restata a galla grazie all’oculata gestione del patron Cerciello, mentre nel frattempo realtà che apparivano più consolidate scomparivano una dietro l’altra, i suoi dirigenti negli ultimi due anni non hanno più sbagliato una mossa di mercato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la prima, storica, Coppa Italia (http://www.piacenzanight.com/sezione-notizie-articolo.asp?cod=0013133); il secondo posto europeo di cui sopra; e l’approdo ad un altra storica prima volta, la finale scudetto, che aspetta stasera il suo sigillo.
La Copra Elior è invece ai vertici dal lontano 2002-2003, anno della fusione con l’Asystel Milano. Un azzardo su cui in pochi avrebbero scommesso, vinto dal Presidente Guido Molinaroli, che sembra fortunatamente essere venuto meno ai propositi di lasciare la società a fine stagione. Dopo il trionfo in Challenge (ZERO set persi!), la sicurezza di partecipare alla prossima Champions League e, quattro anni e tanti giocatori dopo, ma con il capitano Hristo Zlatanov che continua a mettere giù con la stessa regolarità palle pesantissime, un’altra finalissima per il titolo, sempre contro Trento (http://www.piacenzanight.com/sezione-notizie-articolo.asp?cod=0013268).
La relazione sentimentale tra Luciano De Cecco e Francesca Ferretti, palleggiatori delle rispettive squadre, e una casa da quest’anno unica, il PalaBanca di Piacenza, sono i ponti che collegano due formazioni di cui possiamo e dobbiamo andare fieri; due formazioni di un’unica città, la nostra.

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