DNA: orgoglio italiano nell’ambito degli studi genetici

La ricercatrice bergamasca Giulia Biffi scopre il DNA a quadrupla elica

La ricercatrice che ha dato notizia in questi giorni è una giovane italiana: si chiama Giulia Biffi, ha 27 anni, è laureata in Biologia sperimentale e da Pavia si è trasferita in Inghilterra, per prendere parte grazie ad un dottorato agli studi condotti in ambito genetico presso l’Università di Cambridge. La sensazionale scoperta compiuta dal team di ricercatori in terra anglosassone, pubblicata sulla rivista “Nature Chemistry”, consiste nel DNA a quadrupla elica chiamato “G-quadruplex” (G sta per guanina, una delle basi del DNA). Si tratta di strutture cuboidali che erano state isolate in provetta, ma nessuno prima d’ora era riuscito ad osservarle nelle cellule umane. Giulia in particolare ha ideato un anticorpo sintetico fluorescente in grado di legarsi alla quadrupla elica, impedendo che esse si sciolgano essendo molto fragili. I quadruplex si formerebbero normalmente al momento della divisione cellulare detta mitosi, durante la quale si creano anche le cellule tumorali se qualcosa va storto al momento della duplicazione del codice genetico. Gli scienziati sono cauti, ma avanzano l’ipotesi di una relazione tra queste strutture a quadrupla elica e le cellule responsabili del cancro.

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