Confindustria: la ripresa slitta al 2014 ma frena la previsione di calo del Pil

I consumi delle famiglie cedono il 3,2% quest’anno (il 3,6% pro-capite); ”il peggior risultato dal dopoguerra”

Buone e cattive notizie si susseguono rapidamente in questo periodo in campo economico. La previsione di calo del prodotto interno lordo del 2012 fatta da Confindustria riceve una frenata, passando dal -2,4% vaticinato il trimestre scorso al -2,1% delle ultime analisi. Peggiora però la stima per il 2013, con una contrazione dell’1,1%, dal precedente -0,6%. E sposta cosi’ l’inizio del recupero al quarto trimestre 2013 (+0,2%), dal secondo. Nel 2014 e’ prevista una ”modesta” ripresa: +0,6%.
Il Bel Paese insomma è “immerso in una profonda contrazione della domanda interna e della produzione. E l’orizzonte è ulteriormente offuscato dall’indeterminatezza dell’esito delle prossime scadenze elettorali”. Consumi delle famiglie in calo del 3,2%, raggiungendo il peggior risultato dalla fine della seconda guerra mondiale. Altre previsioni rendono la giornata ancora più grigia: nel terzo trimestre del 2013 saranno 1,5 milioni le Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) perdute rispetto al picco di fine 2007; il tasso di disoccupazione lieviterà dall’11,1% di questo fine anno al 12,2% di fine 2013.

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