Ricatto al Presidente. Napolitano: ”Torbida manovra destabilizzante”

Le inchieste di ”Panorama” e gli articoli de ”Il Fatto Quotidiano” fanno tremare il Colle

ROMA – L’inchiesta di Panorama in edicola dal 30 agosto ha provato a fare luce sugli scambi telefonici tra il Presidente della Repubblica e l’ex Ministro dell’Interno. La copertina del magazine titola: “Ricatto al Presidente”. Si tratta di una ricostruzione delle telefonate tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, conversazioni intercettate dalla procura di Palermo, cariche di giudizi e commenti taglienti su Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro e parte della magistratura inquirente di Palermo.
Il Presidente Giorgio Napolitano si è rivolto alla stampa senza riuscire a tenere celata una certa rabbia. Il capo dello Stato, scrive ANSA, non è “ricattabile”, non cambia idea sul ricorso alla Consulta e di fronte a “torbide manovre destabilizzanti” che stanno investendo il Quirinale chiama il mondo politico ed istituzionale a difendere “il corretto svolgimento della vita democratica”. Immediata e quasi unanime è arrivata la “solidarietà” della politica e delle istituzioni, a partire da Mario Monti e dal Csm che per primo ha parlato di “attacchi infondati e strumentali”.
Chiedono chiarezza, invece, Lega Nord e Italia dei Valori. Per Roberto Maroni “su una vicenda così grave non ci possono essere zone d’ombra”.

Domandava Guido Scorza su “Il Fatto Quotidiano”, in un pezzo dal titolo: “Quirinal-leaks, Napolitano pubblichi le conversazioni”: “Napolitano sta usando il preteso diritto alla segretezza delle conversazioni del Capo dello Stato per salvare sé stesso o per difendere la carica che oggi ricopre ma che domani sarà di un altro?”

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