Fallimento Grecav. Si parla di 5 milioni di euro di tasse non pagate

80 operai in rivolta a Gonzaga: ”Nessuno ci ha informato di questa gravissima situazione”

Grecav, società italiana produttrice di attrezzature agricole e minicars, dopo il crack finanziario di tre anni fa e il tentativo di rinascita è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Mantova. Alcuni lavoratori a cui non era stato pagato il TFR avevano presentato istanza di fallimento per ottenere quanto dovuto, e il 12 luglio scorso è arrivata la sentenza. Il Pm e la Guardia di Finanza, nel corso dell’indagine scaturita dalla vicenda, avrebbero individuato un consistente debito erariale scaduto che ammonterebbe oltre 5 milioni di euro di cartelle non pagate ad Equitalia.
In questi giorni gli 80 operai dell’azienda stanno protestando con un presidio davanti agli stabilimenti di Gonzaga. "Nessuno ci ha informato di questa gravissima situazione", dichiarano i lavoratori. Il problema sono "i presunti 5 milioni di tasse non pagati", come riporta la Gazzetta di Mantova, "che si riferiscono alla Grecav auto, nata dal fallimento di Grecav spa. Gli operai si chiedono come è stato possibile, in 3 anni, maturare così tanti debiti. Segnali di difficoltà economiche si sono avuti nei mesi scorsi quando alcuni fornitori, tra cui Foresi, hanno sospeso la fornitura di materiali perché non ricevevano i pagamenti di lavori eseguiti in precedenza".
"Tutti sono convinti che l’ad di Grecav auto Sandro Grespan sapesse della situazione in cui versava l’azienda," scrive ancora il quotidiano. "Tra l’altro risultano anche 100mila euro di debito col fondo Cometa e la ditta milanese che si occupa di tali fondi ha continuato a inviare agli operai lettere di sollecito per il pagamento dei ratei".
I sindacati sono convinti che che dietro l’insolvenza dichiarata dal Tribunale di Mantova ci sia una sorta di "fallimento pilotato", con l’intenzione di scaricare i debiti sulla comunità e delocalizzare l’azienda.

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