Rapinatore incastrato dal dna e dalle sue mutande

E’ finito in carcere un 36enne calabrese che rapinò le Poste in via Colombo

Nel 2009 un gruppo di banditi aveva fatto irruzione in un ufficio postale a Piacenza. Armati di pistola e di cutter, i rapinatori erano fuggiti con 2mila euro in contanti, dopo avere terrorizzato gli addetti. Uno dei rapinatori però aveva perso il berretto durante la fuga, lasciando tracce del proprio dna agli inquirenti. In questi giorni i Carabinieri guidati dal capitano Rocco Papaleo hanno individuato ed arrestato un 36enne catanese, sospettato di essere proprio uno dei banditi. “Indagando sulla sua vita privata,” scrive Furia su ilPiacenza, “i militari hanno scoperto che negli ultimi giorni aveva convissuto con una donna in una stanza di un hotel della zona. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella camera d’albergo non ha non trovato il 36enne, ma la ragazza da sola che spiegava di non sapere dove fosse sparito l’uomo”.

Il rapinatore tuttavia aveva lasciato un paio di boxer usati in quella stanza, con evidenti tracce del suo dna. I Ris di Parma hanno fatto 2 più 2, ed il sospettato è stato incastrato.

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