Diario pendolare. La disfatta del Frecciabianca

Chi di ritardo (ri)ferisce di ritardo perisce!

Oggi ho perso il treno abituale a causa dei rallentamenti alla circolazione stradale
aggravati dalla chiusura di Via Scalabrini e dalla a dir poco "geniale" recente modifica viabilistica
effettuata nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Piacenza.

Chi di ritardo (ri)ferisce di ritardo perisce!

Il tabellone dei treni in partenza indicava ES*9802 in ritardo di 30 minuti; altri treni espressi, che
in ogni caso o non effettuano servizio viaggiatori in partenza o non sono accessibili ai possessori
di abbonamento regionale, portavano ritardi simili.

Per "ammazzare" il tempo, proseguo la stesura del "diario pendolare", lanciando ogni tanto un’occhiata
al tabellone per monitorare la situazione. E’ tristissimo constatare che, ad ogni sguardo, i minuti
di ritardo dell’ES sono aumentati di 5. Al terzo sguardo siamo a +45.

Nel frattempo, lascio partire il R20400, perché, considerando il suo orario previsto d’arrivo a Rogoredo
e ricalcolando quello ipotetico dell’ES comprensivo dei 45, la differenza dovrebbe essere minima;
ma soprattutto il R20400 ha sole carrozze di 2a classe costruite durante il Risorgimento (di cui 3 su 6 chiuse!),
è sporchissimo sia fuori che dentro, ha seggiolini scomodissimi con colori e "sapori" poco invitanti e non è mai puntuale.

Ecco finalmente l’Eurostar in ritardo di 47 minuti: NESSUNA SCUSA PER IL DISAGIO ARRECATO E, NATURALMENTE,
NESSUNA MOTIVAZIONE! E LO CHIAMANO SERVIZIO? CHE SCHIFO! CHE VERGOGNA! CHIEDO AIUTO ALLA PROTEZIONE CIVILE!

A bordo, il deserto! In prossimità della fermata viene solo diffuso l’annuncio che vieta di scendere dal treno
fino a quando questo non è completamente fermo e di aprire le porte dal lato opposto al marciapiede….
A Rogoredo il ritardo è salito a 50 minuti! Purtroppo ero stato facile profeta anche per quanto riguarda il R20400 che è arrivato contemporaneamente
all’Eurostar: poco dopo, infatti, nel sottopassaggio ci siamo ritrovati con alcuni colleghi pendolari
che, a Piacenza, avevano optato per il regionale, ridendo amaramente per quanto ci era capitato (anche oggi!)

Dalle 21 di oggi (per 24 ore) è previsto uno sciopero Trenitalia in Emilia e Toscana:
considerando che questa sera dovrò uscire più tardi dall’ufficio (per recuperare), mi auguro di riuscire
a rientrare a Piacenza entro le 21 e di non dover pernottare su qualche panchina della metropoli (molto
più pericoloso di un bivacco sulla parete Rupal in Himalaya)

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