MotoGP. Valentino Rossi Matador

Termina a Jerez un digiuno che durava da 5 GP

Gli sembravano un po’ troppe; cinque gare senza vincere non è da lui. Si può dire che ieri, sul traguardo della pista andalusa, si è interrotta la crisi più nera della storia di Valentino Rossi nela classe regina.
Il rilancio del pesarese arriva nella maniera che lui preferisce e cioè dimostrando ai suoi avversari che è lui l’uomo da battere, è lui in testa al mondiale, è lui che alla prima staccata insegna a Daniel Pedrosa, ottimo secondo, dove si frena e come si conduce un gran premio costantemente all’attacco, imprimendo un ritmo forsennato che nessuno è riuscito a mantenere.
Dani Pedrosa, però, non è pilota da sottovalutare e Valentino lo sa bene, lo spagnolo della Honda HRC è stato l’unico che nel primo segmento di gara è riuscito a tenere il ritmo di Rossi e quando ha capito che non ce l’avrebbe fatta a battere il pesarese ha semplicemente alzato il ritmo di tre decimi a giro senza prendere rischi e soprattutto senza farsi ammaliare dalla soddisfazione di vincere davanti al proprio pubblico.
Un grosso aiuto a Valentino, ieri, lo ha dato la Yamaha, non a caso il compagno di squadra Colin Edwards si è piazzato terzo sul podio, grazie appunto ad una preparazione tecnica dei mezzi adeguata.
Buona prestazione dei giovani Elias e Stoner (quarto e quinto), delusione invece per gli altri italiani Melandri e Capirossi rispettivamente ottavo e dodicesimo.
Nella quarto di litro vince Jorge Lorenzo davanti a Bautista e Dovizioso mentre è Gabor Talmacsi ad aggiudicarsi la classe 125 su Pesek e Faubel.
Da segnalare la paurosa caduta di Roberto Locatelli in prova, che a 200 km orari, perde il controllo della sua Gilera e sbatte violentemente contro le recinzioni del circuito. Per lui una brutta frattura alla caviglia sinistra ed un forte trauma cranico. Forse rientrerà al Mugello il prossimo 3 Giugno.

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