Sorprende la moglie nel suo bar mentre fa sesso con il vicino di casa

Piacentino quarantenne s’infuria, picchia tutti e finisce in manette

Tradito, picchiato, ricoverato, arrestato e pure sfottuto. L’odissea vissuta nelle ultime 72 ore da un 40enne piacentino ha dell’incredibile e si è conclusa ieri mattina in tribunale con la convalida dell’arresto per evasione dai domiciliari (solo l’ultimo dei suoi guai) effettuato l’altra sera dai carabinieri di Rivergaro comandati dal maresciallo Roberto Guasco. ”Ho chiesto un rinvio per studiare il caso” s’è limitata a dire, a udienza conclusa, l’avvocato Lorenza Dordoni, difensore del 40enne. Un caso intricato, non c’è che dire. Il protagonista della vicenda si trova ai domiciliari nella sua casa in Valtrebbia (è accusato del furto di una carta di credito) quando venerdì sera non si sente bene: soffre di crisi d’ansia e ha bisogno d’aiuto. Sua moglie lavora in un bar della zona e in quel momento, a notte inoltrata, non è ancora rincasata. Lui la cerca sul cellulare ma lei non risponde. Prova ancora e ancora, ma lei niente. All’ansia si aggiunge la preoccupazione che possa essere accaduto qualcosa alla moglie, quindi decide di uscire di casa, nonostante gli fosse proibito, e di raggiungere il bar. La moglie in effetti è troppo impegnata per rispondere al cellulare, ma il suo ”impegno” non è piace affatto al povero marito: la donna è stata sorpresa all’interno della cucina del locale nel bel mezzo di un rapporto sessuale con il loro vicino di casa. Il 40enne dà comprensibilmente fuori di matto: volano pugni, calci, insulti. Alla fine a prenderle più di tutti, però, è proprio lui, il 40enne. Quando esce dall’ospedale, il giorno dopo, ottiene nuovamente il permesso di andare al lavorare. Si è ormai calmato, nonostante la disperazione, quando un suo compaesano non proprio ”delicato” nei modi scatena di nuovo il tormento: ”Ma è vero che hai sorpreso tua moglie a fare sesso con il vicino?” gli chiede, senza alcuna pietà. Il marito tradito realizza di essere ormai sulla bocca di tutti e non se ne fa una ragione: esce di sé, va a casa, beve, assume psicofarmaci e raggiunge il bar dove si trova la moglie e numerosi clienti: là si strappa la maglia e con una forbice minaccia di uccidersi. Sta male e poco dopo è di nuovo in ospedale. Al suo capezzale c’è la moglie che lo aveva tradito. Quando si sveglia e la vede, s’infuria di nuovo ma questa volta ci sono anche i carabinieri, oltre che il suo avvocato. Il 40enne si denuda e di fronte a medici e infermieri inizia a insultare la moglie. Ormai è incontrollabile e ai carabinieri – sino a quel momento comprensivi, vista la situazione – non resta che arrestarlo. Chi la sta facendo franca sinora è il giovane amante, traditore a sua volta: a casa ha la fidanzata ignara di tutto. A informarla ci pensa il figlio adolescente del 40enne arrestato, piombando a casa dei due giovani conviventi e spiattellando tutta la storia.

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