Raccolta per Tag: Luigi Diberti

Poster del film "Il trasformista"

Il trasformista

Un'alluvione di straordinaria violenza devasta il Nord Italia. In un piccolo comune del Torinese, l'esondazione del Po ha messo allo scoperto una fossa in una grande discarica di rifiuti. Nella fossa erano stati occultati dei bidoni di scorie tossiche. Augusto Viganò, leader poco più che quarantenne di un gruppo ambientalista locale, blocca il treno speciale del ministro Antonelli che si sta recando in zona per verificare i danni dell'alluvione... Per l'idealista Augusto Viganò, disposto a tutto pur di salvare l'ambiente, è l'inizio di una vera carriera politica che si materializzerà in una lenta ma inesorabile caduta verticale nell'ambiente politico romano fatto di tutto meno che di chiarezza.

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Poster del film "Come tu mi vuoi"

Come tu mi vuoi

Giada è una studentessa universitaria intelligente e compassata. Riccardo uno studente universitario svogliato e sfacciato. Lei lavora per mantenersi gli studi, lui è mantenuto agli studi. Lei ha un curriculum da lode, lui raggiunge il "venti" a stento. Lei è sostanza, lui apparenza. Giada è occupata part-time in una trattoria e impartisce lezioni di ripetizione ai colleghi meno brillanti. Riccardo sperpera i soldi di papà, deluso dalle sue bugie e dai suoi fallimenti accademici. Per garantirsi la vacanza a Ibiza risponde all'annuncio di Giada. Le ore passate sui libri li avvicinano fino ad innamorarli. Ma perché l'amore si realizzi sarà necessario "rivedere" la propria immagine e maturare un'identità morale.

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Poster for the movie "Abbraccialo per me"

Abbraccialo per me

Da bambino Francesco "Ciccio" è un ragazzino come tanti, vivace, allegro, con la passione per la musica. Il suo strumento è la batteria, e la suona di giorno ma anche di notte. Le prime "stranezze" di Ciccio, per i vicini di casa, i compagni di scuola e l'insegnante sono espressione di "diversità". Sua madre Caterina non vede, o forse non vuole vedere le sue stranezze perché riconoscere la diversità di suo figlio le farebbe troppo male. Suo marito Pietro, il papà di Ciccio, non vuole riconoscere il legame simbiotico tra madre e figlio, non ne accetta l'esclusività, ne è geloso. Gli altri si confrontano con le stranezze di "Ciccio" come possono: a volte con comprensione, e a volte, come spesso avviene nella realtà, con cattiveria. Per Caterina "Ciccio" è solo il figlio amatissimo che lei difende dal mondo, come una leonessa. Solo Tania, l'altra figlia, riuscirà con il tempo ad indicare alla madre la via da seguire per aiutare il fratello.

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