Non risponde alle domande il 35enne originario di Trapani. Continuano le indagini

Piacenza. Rimane in carcere il 35enne di origini siciliane sospettato di aver ucciso Daniela Puddu, la donna di 37 anni deceduta in seguito ad una caduta dalla finestra della sua abitazione, in data 14 giugno: si sarebbe infatti avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip. Secondo le accuse sarebbe stata una serie di messaggi su Facebook scambiati dalla donna con un ex fidanzato a scatenare la violenta lite che poi sarebbe finita in omicidio; il convivente, invece, avrebbe affermato che la donna, sua compagna, si era suicidata gettandosi dalla finestra. Una storia che non sembra aver convinto del tutto i carabinieri che indagavano sul fatto.
Tra le altre cose, avevano insospettito la posizione in cui la donna di origini sarde era caduta, incompatibile, secondo gli inquirenti, con un atto volontario, ed una catenina spezzata, una parte della quale era stata ritrovata proprio accanto alla finestra. Anche la testimonianza di un amico della coppia, che, prima di lasciare l’abitazione, avrebbe visto i due litigare, e dei vicini, che avrebbero udito la colluttazione, spinge i sospetti sul 35enne. Proseguono le indagini sul caso.

L’uomo, Kent Brantly, era rimasto infetto mentre si trovava in Africa

Fa sempre più paura l’epidemia di Ebola, che negli scorsi giorni ha raggiunto i 1350 morti, con un totale di 2473 infettati (in Liberia, Guinea, Sierra Leone e Nigeria) dallo scorso dicembre. Tuttavia una notizia sembra far sorgere qualche speranza di poter debellare il virus mortale: Kent Brantly, medico americano di 33 anni infettato dal virus mentre curava malati in Africa, è stato dimesso dall’ospedale di Atlanta in cui era ricoverato, dopo essere guarito grazie ad un vaccino sperimentale somministratogli mentre si trovava ancora in Liberia, oltre ad un’unità di sangue proveniente da un 14enne che già era sopravvissuto all’infezione.
Guarita anche Nancy Wristebol, anche lei americana, la missionaria rimasta come Brantly infetta in Liberia.

Fra trasparenze e gesti spudorati, la celebre cantante provoca ancora

Nessun pudore per Rihanna, la famosissima cantante che conta sul supporto incondizionato di numerosi fan: fan ai quali non disdegna di regalare scatti ad altissimo tasso erotico, come l’ultimo che la immortala dalla vita in giù mentre, con le braccia impreziosite da ricchi bracciali, ed indosso solo un paio di mutandine nere ed un pantalone a stampe rosse e nere quasi del tutto trasparente, infila una mano tra le gambe toccandosi le parti intime. Una foto da irrefrenabile bad girl, con tanto di unghie dipinte di nero, e, tra le stampe del pantalone, un fiocco con la scritta "role model", "modello".
La cantante, al momento impegnata in un tour estivo insieme al rapper Eminem, che si concluderà tra qualche giorno a Detroit, non smette di far parlare di sé.

Il furto ai giardinetti, mentre le donne portavano a spasso i loro cani

Piacenza. È avvenuto in pieno giorno il fatto che ha visto protagoniste due anziane donne di 86 e 92 anni, sorelle, mentre nel pomeriggio di martedì 19 agosto portavano a spasso i loro cani ai giardinetti, nei pressi di via Cipelli (dintorni di via Manfredi). Uno sconosciuto descritto come un uomo di colore, in sella ad una bicicletta, avrebbe estratto dalla cintura un’arma da fuoco, puntandola verso le donne: avrebbe poi, sempre puntando loro la pistola, minacciato di spararle, prima di strappare via da loro un orologio, una catenina d’oro ed un bracciale.
Le donne avrebbero raccontato di aver visto il ladro allontanarsi dalla zona verso via Manfredi, ma le ricerche della polizia non sono andate a buon fine.

Sarebbero stati colti sul fatto i tre sudamericani al momento in stato di fermo

Piacenza. Era stato un abitante della zona a notare i movimenti sospetti dei tre sudamericani che, nel primo pomeriggio di mercoledì 20 agosto, in un condominio di via Trespioli, avrebbero svaligiato un appartamento. La polizia, giunta sul posto, pare abbia colto sul fatto due uomini mentre svaligiavano una casa, dopo essere entrati forzando il portone, mentre un terzo complice, una donna, rimaneva in strada a fare il palo: i tre, che avevano noleggiato l’auto a Venezia, sono stati fermati immediatamente dagli agenti, nonostante i loro tentativi di nascondere la refurtiva.
Sembra inoltre che due dei tre ladri siano stati scoperti essere clandestini sul suolo italiano. Resta da quantificare il bottino, che tuttavia sarebbe di diverse migliaia di euro.

A bordo in quattro tra piloti e navigatori. Trovati i corpi di due uomini

Erano in quattro a trovarsi a bordo dei due Tornado scontratisi nel bel mezzo di quella che pare fosse un’esercitazione proprio mentre volavano sopra ad Ascoli, nelle Marche: si tratterebbe del capitano pilota Alessandro Dotto e del capitano navigatore Giuseppe Palmintieri su uno dei due velivoli, mentre sull’altro si trovavano il capitano pilota Mariangela Valentini ed il capitano navigatore Paolo Piero Franzese. Due corpi sono stati ritrovati in alcune zone circostanti lo scontro, in particolare in località Bosco Castiglione ed in località Castiglione di Venarotta, a poca distanza l’uno dall’altro; non sono ancora stati identificati, e gli altri corpi non sono ancora stati recuperati.
Sul fatto la procura di Ascoli Piceno e la procura militare di Verona hanno aperto inchieste: l’Aeronautica Militare fa sapere che la priorità è ricostruire l’accaduto e ritrovare gli equipaggi.

Furto al terzo piano di un edificio, in un appartamento incustodito

Piacenza. Si arrampicano sul balcone di un edificio di via Borghetto con l’aiuto di una fune e rampino, e fanno razzia: la scoperta è avvenuta solo nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 agosto, quando i proprietari dell’appartamento sono ritornati a casa, solo per ritrovarla completamente a soqquadro e diversi oggetti di valore mancante. Sembrerebbe che i ladri abbiano portato via diversi orologi di marca, gioielli, e circa 400 euro in contanti, ma il bottino non è ancora stato interamente quantificato. Una segnalazione di alcuni residenti era giunta qualche giorno fa: alcuni avevano notato, infatti, una corda annodata pendere dal balcone di un appartamento del terzo piano.
La polizia, intervenuta sul posto, a causa dell’assenza dei proprietari aveva potuto intervenire solo rimuovendo la fune.

Il fatto era avvenuto il 14 giugno scorso. La 37enne era morta in seguito ad una caduta

Piacenza. Era morta nella tarda serata del 14 giugno, poco dopo le 23:30, in quelle che erano state definite circostanze misteriose, cadendo dalla finestra della sua abitazione di via Illica a Fiorenzuola. Daniela Puddu, 37enne di origini sarde, pare non fosse sola in casa al momento della caduta: sul posto sembra si trovasse anche il suo amico e convivente, un 35enne, che è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Ora è indagato per omicidio volontario, e si trova al carcere delle Novate in attesa dell’interrogatorio di garanzia del Gip.
Pare, secondo alcune testimonianze di vicini di casa, che proprio nella serata del tragico avvenimento nell’abitazione di via Illica abbia avuto luogo una discussione. Tra i dettagli che avevano insospettito i militari dell’arma dei carabinieri anche una ferita sul fianco della donna, e alcuni dettagli che facevano pensare che fosse stata spinta con forza fuori dalla finestra.

Rimosse da Youtube le cruenti immagini del video dell’esecuzione

Era stato rapito il 22 novembre 2012 James Foley, un reporter americano freelance catturato mentre si trovava nel nord-ovest della Siria: ora il giornalista, che aveva collaborato in passato con numerosi media (tra cui anche Afp), sarebbe comparso in un video postato su internet da parte del gruppo militante Isis (Stato islamico in Iraq e nel Levante). Nel video, intitolato “Messaggio all’America”, sarebbe apparentemente mostrata la decapitazione del reporter da parte di un terrorista dal volto coperto; il video è stato rimosso dal sito Youtube per violazione della norma sulla violenza.
Si teme anche per un altro reporter americano, Steven Joel Sotloff, anche lui rapito in Siria: proprio l’Isis ha minacciato di procedere all’esecuzione, affermando che “la vita di questo cittadino Usa, Obama, dipende dalle tue prossime decisioni”.

Scoperto a causa della segnalazione di una residente mentre sottraeva una bici

Piacenza. Continuano a rivelarsi preziose le segnalazioni dei cittadini di Piacenza alle forze dell’ordine: questa volta è stato possibile impedire il furto di una bicicletta nella notte tra il 17 ed il 18 agosto, in via Felice Frasi, proprio intorno a mezzanotte. Un giovane albanese di 19 anni è stato notato da una residente mentre, con un cubo di porfido, spaccava il lucchetto che teneva in sicurezza una bicicletta parcheggiata nella via, per poi fuggire via in sella alla bici sottratta. Sul posto è subito intervenuta la polizia, che non ha perso tempo e ha individuato il ragazzo poco dopo.
Il giovane avrebbe tentato inizialmente di difendersi affermando che si trattava di una bicicletta che gli era stata donata da un amico, e che intendeva portare alla sua fidanzata in serata: ma, non essendogli stata data la chiave del lucchetto, aveva tentato di spaccarla per portarla via. Le scuse non sembrerebbero aver retto a lungo: dopo le verifiche delle forze dell’ordine, il giovane è stato denunciato per furto aggravato.