Redazione

Il Presidente Mattarella a Codogno: “siete stati un esempio di senso civico. Vi ringrazio”

CODOGNO – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di celebrare la Festa della Repubblica a Codogno, epicentro del contagio di Coronavirus in Italia e primo focolaio.

“Sono qui per ringraziarvi,” ha dichiarato Mattarella, “per la dignità e la serietà con le quali avete affrontato questa pandemia. Siete stati un esempio di senso civico e morale. Oggi siamo qui per rendere omaggio ai cittadini di Codogno, ma è nostro dovere ricordare tutti coloro che hanno perso la vita durante questa terribile epidemia”.

“Il 2 giugno si celebra l’anniversario della nascita della nostra Repubblica. Lo faremo in una atmosfera in cui proviamo nello stesso tempo sentimenti di incertezza e motivi di speranza”, ha aggiunto il Presidente chiedendo un sussulto di responsabilità agli italiani e ammonendoli. “Le sofferenze di questi mesi non vanno brandite gli uni contro gli altri”.

 

Rancan a Bologna: “tempo scaduto. Si passi dalle parole ai fatti”

BOLOGNA – “La manifestazione di oggi, in occasione della festa della Repubblica, è anche dell’orgoglio italiano, per dire a gran voce che c’è un’Italia e un’Emilia Romagna che non si arrendono e sono pronte a ripartire al meglio”. Così Matteo Rancan, capogruppo della Lega in consiglio regionale, a margine del flash mob promosso dalla Lega e dal centrodestra, la cui manifestazione regionale si è svolta in piazza Maggiore a Bologna.

“Come a livello nazionale, anche a livello regionale – ha aggiunto Rancan – chiediamo di passare dalle parole ai fatti e di mettere subito a disposizione gli strumenti necessari per dimostrare di essere vicini a chi fa fatica e a chi è stato dimenticato: vogliamo ripartire tutti al meglio. Alle piccole e medie imprese, ai commercianti, agli artigiani e alle partite Iva dell’Emilia Romagna, proprio come all’Italia, servono liquidità e aiuti a fondo perduto, fiducia, flat tax, zero burocrazia, pace fiscale”.

“Dopo la prova dell’emergenza Coronavirus il tempo è scaduto e noi chiediamo – ha sottolineato il capogruppo della Lega Rancan – una sanità territoriale che non penalizzi le aree più periferiche del nostro territorio regionale, un’attenzione per le nostre famiglie, i nostri bimbi e i servizi educativi che vengono erogati anche in sinergia col privato; infrastrutture adeguate e un vero miglioramento dei servizi di trasporto pubblico. Siamo così orgogliosi della nostra terra, delle potenzialità dell’Emilia Romagna e delle sue qualità che, proprio dopo la crisi dell’emergenza Coronavirus invitiamo tutti gli italiani a venire a fare le loro vacanze in Emilia Romagna, una terra con una maggiore autonomia gestionale, come quella che noi della Lega chiediamo, potrebbe diventare un vero modello di efficienza con effetti benefici per tutti”.

Katia Tarasconi: “grazie ai piacentini che hanno lottato in prima linea contro il Coronavirus”

«Un’occasione speciale per dire grazie a chi, in questo periodo difficilissimo, ha lottato in prima linea contro il covid in un territorio tra i più colpiti d’Italia e del mondo». Il grazie della consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi va ai medici, agli infermieri e ai soccorritori piacentini che, oggi, in questa anomala Festa della Repubblica, erano schierati in piazza Cavalli di fronte a Palazzo Gotico, ai piedi del Tricolore innalzato sopra la testa di Alessandro Farnese a cavallo, dove da tradizione sono schierati i reparti militari. Una celebrazione “sui generis” dunque, specchio perfetto di questa durissima fase storica segnata dall’epidemia e da una crisi economica senza precedenti. «Non c’è niente da festeggiare – sottolinea Tarasconi – ma era doveroso rendere omaggio a chi più di chiunque altro si è trovato in prima linea nell’affrontare la battaglia contro il coronavirus in un territorio come quello piacentino che, ricordiamolo, ha la più alta incidenza di mortalità a livello nazionale». Tarasconi era presente tra le autorità su invito del prefetto Maurizio Falco, con il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri, con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli e con il generale Sergio Santamaria, direttore del Polo di mantenimento pesante nord. «Peccato solo che non fossero presenti anche i rappresentanti piacentini del centrodestra eletti in Consiglio regionale e in Parlamento» fa notare Katia Tarasconi; e conclude: «Era un’occasione unica per mostrare alla cittadinanza unità istituzionale al di là delle visioni e delle idee politiche».

Il sindaco di Piacenza: “questo 2 Giugno simbolo di rinascita”

IL DISCORSO DEL SINDACO DI PIACENZA, PATRIZIA BARBIERI, PER IL 2 GIUGNO, FESRA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Oggi celebriamo la Festa della Repubblica riconoscendo, nel Tricolore che in questi mesi si è fatto più che mai simbolo di unità e speranza, i valori fondanti di un Paese che ha riscoperto, nell’emergenza, il coraggio e la dignità di chi non si arrende, la solidarietà che viene dal cuore, il senso di responsabilità collettiva che è alla base dell’impegno civile.
Princìpi di cui sono stati interpreti e testimoni, innanzitutto, coloro che hanno operato instancabilmente in prima linea, facendosi carico della sofferenza degli ammalati e delle famiglie in difficoltà, tendendo la mano alle persone in condizioni di disagio sociale ed economico, garantendo un presidio di sicurezza o la continuità di filiere indispensabili. Dando un contributo prezioso e insostituibile, ciascuno nel proprio ruolo professionale o come volontario, affinché ogni richiesta di aiuto potesse trovare ascolto e risposte.
La fatica e la dedizione di questi concittadini, cui guarderemo sempre con ammirazione e riconoscenza, ci riportano alle pagine più nobili della nostra storia, richiamando la capacità di ricostruire dalle macerie e la forza d’animo che caratterizzarono il secondo Dopoguerra. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella, ribadendo che, oggi come allora, occorre una coesione e una comunanza di intenti da cui possa scaturire, per questa Italia ferita e desiderosa di risollervarsi, un nuovo inizio.
I lutti, la solitudine e il dolore causati dalla pandemia, che così duramente ha colpito il nostro territorio, rappresentano un monito che abbiamo il dovere di ascoltare, nel ricordo commosso di tutti coloro che hanno perso la vita: l’importanza di prendersi cura degli altri, di rispettare le regole per proteggere le persone che amiamo al pari di quelle che non conosciamo, ma con cui condividiamo quello che il Capo dello Stato ha definito, con parole chiare e inequivocabili, “un unico destino, il sentirsi responsabili l’uno dell’altro… tutti parte di una stessa storia, di uno stesso popolo”.
Non c’è retorica, in questo appello, ma la presa di coscienza di un Paese che ritrova la propria identità nell’etica professionale, nello spirito di servizio, nella generosità delle donne e degli uomini che in questi mesi hanno anteposto il bene comune ad ogni altra considerazione, mettendo a rischio la propria incolumità e affrontando sacrifici durissimi per tutelare la nostra comunità. Riaffermiamolo con convinzione, in questa ricorrenza così significativa, tributando l’omaggio doveroso e sincero agli italiani che nella quotidianità onorano la nostra Repubblica e i cardini della sua Costituzione: il diritto alla salute, i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, l’apporto che ciascuno di noi può dare al progresso della società.
Che questo 2 giugno possa essere, davvero, il simbolo e il segno di una rinascita e della possibilità di ricominciare, con rinnovata e maggiore consapevolezza.

Piacenza, 100 giorni dopo. Un video per ricominciare

Piacenza è una delle province più colpite dal Coronavirus. Dopo 100 giorni di Covid bar, ristoranti, commercianti, industrie, aziende agricole e il settore del turismo cercano una “nuova normalità”. Negli occhi della gente che spuntano sopra le mascherine c’è tanta voglia di ricominciare. Ora più che mai abbiamo bisogno gli uni degli altri.

“Quello di cui il mondo ha bisogno ora,” dice la colonna sonora, “è l’amore, un amore dolce. La sola cosa di cui ce n’é sempre toppo poca”… Questa bellissima versione di “What The World Needs Now” è cantata da Georgia Train.

Aree verdi. Barbieri: “le useremo per i centri estivi e per lo sport”

PIACENZA – Come intende utilizzare il Comune di Piacenza i parchi e le aree verdi della città ancora chiusi?

“Nel corso di questa crisi i più piccoli e le loro famiglie hanno dovuto affrontare un lungo isolamento e sappiamo quanto sia importante poter tornare a correre all’aria aperta, come già sta avvenendo, per esempio, al parco della Galleana o sul Pubblico Passeggio”, ha risposto Patrizia Barbieri. “In questo momento tra le nostre priorità c’è quella di dare un supporto ai genitori nel conciliare il lavoro con la cura dei figli. Per questo stiamo ispezionando e individuando tutti gli spazi che saranno necessari – a cominciare proprio dalle aree verdi e dai parchi gioco – per consentire l’avvio in sicurezza dei centri estivi, anche per le realtà che in passato non disponevano di spazi verdi oggi indispensabili, nel pieno rispetto delle normative sul distanziamento fisico e sugli accessi contingentati”.

“Vogliamo poter garantire la più ampia offerta educativa in un contesto protetto, che favorisca la socializzazione di bambini e ragazzi, concretizzando il progetto Porcospino di cui vi ho già parlato nelle scorse settimane,” ha spiegato il sindaco di Piacenza su Facebook. “Aggiungo che stiamo valutando se e come poter mettere a disposizione le nostre aree verdi anche al mondo dello sport e delle palestre, per poter svolgere quelle attività che nei luoghi chiusi rendono difficile il rispetto delle norme di sicurezza”.

Screening sierologico a Piacenza. Effettuati già migliaia di test

PIACENZA – La lotta al virus passa anche attraverso la velocità e la tempestività delle campagne di screening. Prosegue, quindi, lo screening sierologico sulla popolazione voluto dalla Regione Emilia-Romagna nelle aree più colpite dal coronavirus per valutarne la diffusione.
In particolare, la campagna Risorsa (Rilevazione della SierOconveRsione IgG anti-SARS-COV2) prevede prelievi su persone contattate direttamente dall’Azienda Usl di Piacenza, per cercare la presenza di anticorpi IgG, che si sviluppano a seguito di un contatto con il virus.
In questa prima fase, i destinatari sono i pazienti che sono stati positivi, i loro conviventi e i contatti stretti (che si siano ammalati oppure no) e tutte quelle persone con sospetta malattia riconducibile a Covid 19 che sono già state prese in carico dal sistema di sorveglianza della Sanità Pubblica.  Già nella prime giornate di attività, sono stati effettuati già migliaia dei 60.000 prelievi previsti.

Il pericolo di mascherine e guanti gettati a terra dopo la serata in piazza

PIACENZA – Disattenzioni che possono costare care. Nel tentativo di tornare alla tanto desiderata “nuova normalità” dobbiamo assumerci una certa dose di rischio, è inevitabile. Ma non bisogna abbassare la guardia, prendendo alla leggera comportamenti che sarebbero maleducati in circostanze normali, ma che oggi diventano davvero pericolosi.

“Basta una piccola disattenzione per tornare a rivivere l’incubo che vorremmo tutti dimenticare,” ha scritto il sindaco Patrizia Barbieri su facebook dopo il primo weekend di libertà a Piacenza. “Finita la serata abbiamo trovato a terra decine di mascherine, di guanti, ma anche di bottiglie, fazzoletti e bicchieri. Si tratta di potenziali bombe virali e sono sicura che, guardando queste foto, chiunque sarà d’accordo con me sul fatto che leggerezze come queste non possiamo proprio permettercele. So che per tornare a vivere e a lavorare dobbiamo accettare una dose ragionevole di rischio, ma questo rischio smette di essere ragionevole quando abbassiamo la guardia e ci comportiamo in modo irresponsabile (oltre che maleducato)”.

Il sindaco Barbieri saluta Ostuni: “perdo un importante punto di riferimento”

PIACENZA – Abbiamo dato ieri la notizia che il Questore Pietro Ostuni lascerà il suo incarico per ricoprire il ruolo di direttore della segreteria del dipartimento di pubblica sicurezza analisi programmi e documentazione a Roma. In molti ieri hanno salutato il Questore con messaggi ricchi di elogi, ma tra tutti ci ha colpito la lettera scritta dal sindaco Patrizia Barbieri e affidata a Facebook.

“le confesso che quando ieri mi ha informato del suo nuovo, prestigioso e meritato incarico al Dipartimento di Sicurezza del Ministero dell’Interno, mi sono commossa”, ha scritto il sindaco di Piacenza. “È difficile ringraziarla per tutto ciò che ha fatto in questi anni per la nostra città, come è arduo anche solo ricordare le tante situazioni che l’hanno vista condurre, con straordinario impegno, le tante attività di prevenzione e repressione per migliorare la sicurezza e la percezione della sicurezza dei piacentini”.

“Nel corso di questa emergenza sanitaria legata al nuovo coronavirus non si è mai risparmiato e ha dimostrato una sensibilità non comune”, ha continuato Patrizia Barbieri. “La sua disponibilità e la cura con la quale ha sempre messo a disposizione le sue competenze hanno lasciato il segno e l’hanno portata ad essere riconosciuto da tutti oltre che come un grande Questore, come un vero cittadino di questo territorio. Sento di avere perso un importante punto di riferimento, ma sono certa che porterà Piacenza nel cuore e resterà per la nostra comunità una preziosa risorsa anche nel prossimo futuro”.

Daitarn III in versione LEGO. Nuova opera dell’artista Marco De Bon

lego daitarn 3Marco De Bon è un artista che ha all’attivo diverse opere realizzate con i mattoncini LEGO. Tra le sue recenti creazioni, possiamo ammirare il robot Daitarn III pilotato da Haran Banjo, completamente snodabile e trasformabile in aereo e carro armato.

Il robot è alto 34 cm e realizzato in una scala che consente di inserire qualche dettaglio in più. Tra i dettagli più curiosi, oltre al fatto che il mecha più trasformarsi come avveniva nel celebre cartone animato creato da Yoshiyuki Tomino con il supporto al design dei robot di Kunio Ōkawara, troviamo la bocca che può aprirsi e chiudersi e le mani, particolarmente articolate.