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Africa Mission. 50 giovani a convegno da tutta Italia per ricordare Don Vittorione

L’incontro è stata l’occasione per approfondire la conoscenza della Missione, del Carisma e delle opere del Movimento piacentino

Iniziato Sabato 17 maggio, si è concluso domenica 18 nella sede di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo di Piacenza, un incontro di coordinamento dei giovani impegnati a sostenere Movimento piacentino e dei giovani interessati un’esperienza in Africa.

L’incontro dei giovani di Africa Mission, organizzato per dare ulteriore impulso alle attività in occasione del 20 anniversario della scomparsa di don Vittorio, è iniziato nella mattinata del sabato con l’accoglienza dei cinquanta partecipanti provenienti da varie parti d’Italia: Benevento, Urbino, Treviso, Piacenza, Pavia, Fabriano. E’ seguita quindi una riflessione del presidente del Movimento, il sacerdote piacentino don Maurizio Noberini, circa l’identità e il Carisma del Movimento. Nel pomeriggio è proseguito con la presentazione dei vari gruppi e l’illustrazione dei progetti attivi in Uganda: dalla perforazione e riabilitazione di pozzi per l’acqua potabile alla promozione dell’educazione e alla tutela dell’infanzia, dal sostegno ad agricoltura e zootecnia locali alla sanità e all’aiuto a missionari e sacerdoti africani. In Particolare i lavori si sono focalizzati poi sul progetto "Vieni e Vedi" e sul progetto "Kamlalaf", che prevedono la partecipazione a viaggi educati in Uganda, e al qual parteciperanno 5 ragazzi di Piacenza.

Nel corso della riunione sono state presentate anche le iniziative di sensibilizzazione e testimonianza sul carisma del Movimento previste nei prossimi mesi in Italia, tra cui l’ormai prossima Prima del film-documentario "AFRICA MISSION", che avverrà a Piacenza il prossimo 23 maggio alle ore 21,00 presso il Palazzo Gotico, alla presenza del Vescovo, mons. Gianni Ambrosio e del Sindaco Paolo Dosi.

La sera del sabato poi due giovani provenienti dal gruppo di Bucciano (BN) hanno portato la loro testimonianza in centro a Piacenza, durante l’evento organizzato dalla Piadineria Il Segreto di Enea, dichiara il direttore di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, Carlo Ruspantini – "la serata è parte del percorso che i giovani di Africa Mission hanno intrapreso per mettersi alla prova e per trovare vie sempre nuove vie per comunicare ai propri coetanei la gioia che hanno scoperto facendo l’esperienza della dell’impegno in Africa".

Sarà presentato il 24 maggio il film documentario ”Africa Mission” su don Vittorione

Un’occasione speciale per celebrare i vent’anni dalla morte di don Vittorio Pastori, il ”bulldozer” della Carità

Don Vittorione era diventato famoso in Italia, negli anni ’80, oltre che per la sua mole (240kg), soprattutto per la capacità di andare per le vie dell’Africa a cercare i più poveri fra i poveri. Per ricordare la vicenda umana e cristiana di questo innamorato della vita, è stato realizzato un film-documentario, intitolato: AFRICA MISSION.

Il film è stato girato dal regista Tomaso Pessina, che si è recato in Uganda sulle tracce di Don Vittorio, per cercare oggi, a distanza di 20 anni, la sua presenza in mezzo alla gente dei villaggi, in quella terra arida e stupenda, il Karamoja (Uganda), che aveva tanto amato, dove un bambino di strada di nome Otijang, torna insieme ad Africa Mission per ricongiungersi alla propria famiglia, scoprendo un nuovo modo di guardare alle sfide che il suo popolo dovrà affrontare, grazie alla speranza portata dal lavoro di “don Vittorione” e della sua Opera.

La presentazione ufficiale si terrà a Piacenza, presso Palazzo Gotico, venerdì 23 maggio 2014 alle ore 21; presenti all’evento il Vescovo Gianni Ambrosio e il sindaco di Piacenza Paolo Dosi.
Modererà la serata il direttore del quotidiano Libertà, dott. Gaetano Rizzuto e parteciperà per Famiglia Cristiana la giornalista Giulia Cerqueti.
La proiezione sarà preceduta, a partire dalle ore 19.30, da un “Cocktail di benvenuto”.
Seguirà convocazione per Conferenza Stampa

L’ingresso all’evento è totalmente gratuito.

Intervista a Delfo, voce e autore dei testi del duo hip hop piacentino Et3

Il video di ”Ce la farò”, primo brano da solista, in meno di una settimana ha raggiunto quasi il migliaio di visualizzazioni su youtube

L’artista piacentino Valerio Del Fine (Delfo), già voce nonchè autore dei testi del duo hip hop Et3, inaugura la sua pagina artista su Facebook officialdelfo con il videoclip del suo primo brano solista; un modo, come ci racconta lo stesso Delfo, per dare spazio e risalto al lato social della musica e del rapporto sempre più diretto che si crea tra musicista e fan.

Come mai avete deciso di creare su Facebook pagine artista individuali oltre a quella del gruppo Et3?
Perchè il mercato della musica rap è cambiato, si è evoluto e oggi ci sono mille opportunità diverse per gli artisti, mille soluzioni e mille formule. Quindi oltre al progetto Et3 (che stiamo portando avanti insieme al nuovo disco, a cui stiamo ancora lavorando) abbiamo intrapreso percorsi paralleli in cui lavoriamo anche individualmente, ad esempio featuring o produzioni per altri artisti, partecipazioni a dj set e serate live e così via. Per questo abbiamo avuto la necessità di creare pagine personali, per promuovere singolarmente anche le performance che faccio io come Delfo degli Et3 e Prez come Prez degli Et3, mantenendo però separata l’attività del gruppo Et3.

Parlaci ora del tuo singolo “Ce la Farò”, il cui video è visibile sul tuo canale youtube Delfo Et3
Il singolo racconta un pò il mio stato d’animo degli ultimi mesi, che è comune sicuramente a quello di tanti altri ragazzi della mia età. Il concetto di fondo è che gli anni passano, ma la strada è in salita ed è ancora lunga. Durante il percorso in questa lunga corsa si perdono tante cose come il tempo, le forze, gli anni, gli amici…ma mai si deve perdere il sorriso e la fiducia in sè stessi.

In pratica ci stai dicendo di non perdere la speranza in un futuro migliore?
Il sorriso è l’arma più potente che possediamo. Questo brano vuole condividere una visione ottimista del futuro, in poche parole, nonostante le difficoltà…io ce la farò.
Questo è il concetto di fondo, il video è tutto da vedere, sarebbe un peccato continuare a parlarne, preferisco lasciare spazio alle immagini e soprattutto alla musica.

Delfo Et3 – Ce la farò (Official Videoclip)

Disponibile anche per l’acquisto su Itunes e su tutte le piattaforme digitali

Bella, elegante, scattante: la minicar alla portata di tutti è una missione possibile

Presentata a Siviglia lo scorso 11 ottobre, Microcar Duè torna a stupire con una campagna di finanziamento mai avvenuta prima d’ora nel segmento minicar

Un finanziamento “shock”
L'”icona”, come è stata ironicamente battezzata, a tutti gli effetti emblema di glamour e stile, è stata scelta dal gruppo Driveplanet per essere protagonista di un accordo con la finanziaria Agos Ducato, una collaborazione che coinvolgerà la Rete dei Concessionari Driveplanet per tutto il 2014. Scopo di questo accordo è quello di fornire un servizio finanziario rapido, semplice e sicuro, che permetta ad un target ampio di genitori di acquistare una minicar per i propri figli a partire dai 14 anni con la possibilità di restituirla dopo tre anni, ovvero quanto il teenager di casa ha raggiunto la maggiore età. L’operazione è rivolta all’acquisto di Duè Dynamic (listino 8890,00 euro) con anticipo di 1990,00 euro, 36 rate da 150 euro al mese (TAEG 6,43%): al termine dei tre anni è possibile saldare la maxirata finale oppure riconsegnare il veicolo alla concessionaria Driveplanet, secondo i parametri predisposti dal finanziamento stesso.

Icona di stile
Obiettivo dell’operazione è proprio facilitare l’acquisto della urban car, posizionando questo prodotto come un’alternativa intelligente e sicura negli spostamenti urbani quotidiani sia dei teenager sia dei genitori:Duè, oltre a rappresentare un’immagine nuova ed anticonformista rispetto agli stilemi tradizionali del segmento “quadricicli leggeri”, è un veicolo sicuro, pratico, dai costi gestionali minimi e funzionale tutto l’anno. Duè vuole essere icona di stile, riunendo forme e soluzioni d’immagine che non passano di certo inosservate, dal frontale arrotondato al portellone in cristallo fumè spiovente, dalle modanature alle bombature sulle fiancate fino ai copiosi dettagli retrò. Ogni elemento vuole fare della Duè una urban-car biposto a tutti gli effetti, adatta a tutti. Pratica, ultra chic, ecologica e sicura: Microcar ha concepito, progettato e realizzato Duè sviluppando una rigorosa mission perpoter offrire alla propria clientela un prodotto confortevole ed affidabile che attinge dal mondo dell’industria automobilistica tradizionale e sportiva soluzioni tecnologiche di ultima generazione.

Spostamenti urbani eco-sicuri
Come tutti i modelli Microcar anche Duè si distingue per i numerosi plus in termini di sicurezza come la cellula di sicurezza in Alluminio ad alta resistenza (IXOtech brevetto esclusivo Driveplanet), cinture di sicurezza con ancoraggi a resistenza massima, il telaio motore a deformazione progressiva, capace di deformarsi assorbendo l’urto in caso di collisione, le barre antintrusione sulle portiere con pannello porta rinforzato. Inoltre Duè ha superato brillantemente la prova di crash-test a 45km/h con manichino strumentato (UTAC), vanta 4 freni a disco sovradimensionati per assicurare una frenata modulabile ad alta resistenza e monta il motore Lombardini Progress (esclusiva Driveplanet), in classe di inquinamento categoria A , riservata ai motori con bassissimo impatto ambientale. Pulito, sicuro e dai consumi contenuti 3,57 litri di gasolio ogni 100 km a conferma dei costi di gestione veramente bassi (bollo del ciclomotore)! Infine, ogni veicolo è riciclabile quasi al 100%, grazie all’utilizzo di materiali “nobili” quali l’alluminio e l’ABS confermando la sua vocazione “eco”.

Al via ”PIACENZA: cheee(r)s!” presso la Luppoleria di via Alberoni n.8/10

Parole di Birra indice il suo primo concorso aperto a tutti gli appassionati di birra e fotografia che sapranno regalare un’immagine insolita di Piacenza.

Fotografi non professionisti di ogni età con obiettivo al collo e pinta in mano potranno cimentarsi con un tema capace di suggerire spunti insoliti e curiosi.
La nostra città diventa la musa ispiratrice, la scenografia e l’ambientazione, la protagonista e il tema conduttore di uno scatto in cui la birra avrà un ruolo di primo piano. Una Piacenza pronta a farsi smascherare e reinterpretare sorso dopo sorso. La birra come frutto della terra invita a riscoprire il territorio a cominciare proprio da casa nostra.
Saranno i frequentatori abituali della Luppoleria a decretare il vincitore a cui verrà assegnato un buono d’acquisto da spendere nella bottega di via Alberoni n.8/10. Le foto più apprezzate rimarranno in esposizione all’interno del locale fino alla serata di premiazione, fissata per sabato 29 marzo.
Per la prima volta la Luppoleria non si limiterà a Parole di Birra, ma incontrerà gli scatti d’autore. Cheeers!

REGOLAMENTO

TEMA: L’iniziativa invita a raccontare, attraverso immagini, una città che può essere scoperta e riscoperta. La nostra città ha bisogno di essere guardata con occhi nuovi oltre i luoghi comuni, cercando un altro punto di vista.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: la partecipazione al concorso è gratuita, aperta a tutti i fotografi non professionisti e senza limiti d’età. Ogni partecipante potrà consegnare una fotografia direttamente presso la Luppoleria in via Alberoni 8/10 a Piacenza entro e non oltre venerdì 28 febbraio 2014.

CARATTERISTICHE TECNICHE IMMAGINE: Sono ammesse fotografie b/n e a colori con inquadrature sia verticali sia orizzontali.

PREMIAZIONE: la premiazione si svolgerà sabato 29 marzo alle ore 19.00 presso la Luppoleria. Ecco i premi:
1° premio: buono d’acquisto in bottega
2° premio: cassettina di birre selezionate
3° premio: libro sulla birra

GIURIA: la giuria sarà composta dai clienti della Luppoleria che potranno votare le foto esposte da domenica 02 marzo.

Teatro Gioco Vita a Lisbona con la nuova produzione ”Donna di Porto Pim”

Ballata per attore e ombre dal racconto di Antonio Tabucchi

Il nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita tratto da un racconto di Antonio Tabucchi sarà presentato a Lisbona, la citta’ che lo scrittore ha sempre amato e con cui aveva un rapporto speciale, dove lo ha colto la morte il 25 marzo 2012. “Donna di Porto Pim”, ballata per attore e ombre dall’omonimo racconto di Tabucchi, sarà in scena mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre con doppia recita alle 19.15 e alle 21.15 al Teatro Nacional D. Maria II, che ospita lo spettacolo in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.
“Donna di Porto Pim” è un omaggio ad Antonio Tabucchi, per il quale scrivere non era una professione “ma qualcosa che coinvolge i desideri, i sogni e la fantasia” e che per questo sarà sempre ricordato come un maestro. Il progetto è di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi. Il primo è anche attore-manipolatore unico protagonista in scena, Montecchi firma la regia e le scene. Gli oggetti e le sagome sono di Nicoletta Garioni, le musiche di Alessandro Nidi, le luci di Davide Rigodanza. Un progetto internazionale, che vede il coproduttore francese Théâtre de Bourg en Bresse a fianco di Teatro Gioco Vita e del Festival “L’altra scena” (nel cui ambito, nell’ottobre scorso, lo spettacolo ha debuttato con successo a Piacenza). A Bourg-en-Bresse il debutto francese è previsto per il 21 gennaio.
A Lisbona “Donna di Porto Pim” sarà rappresentato in italiano con i sopratitoli in portoghese curati da Alessandra Balsamo e con la collaborazione di Isabel Inàcio (direzione di scena), Pedro Alves (luci) e Pedro Costa (suoni).
Il racconto “Donna di Porto Pim” è stato pubblicato per la prima volta trent’anni fa, nel 1983. La donna di Porto Pim era una creatura lunare, sensuale e ambigua, che rubò l’anima di un baleniere e ne fece un musicista; fino a quando, per riscattare il tradimento previsto, la sconfitta annunciata, la natura assassina di lui pretese un tributo di sangue, e fu la morte per lei. Un naufragio ultimo, di un baleniere e di una balena che irrideva chi sognava di poterla imprigionare. Com’è per l’amore, com’è per l’arte.

«Chi ci accompagna, nel racconto di questa storia d’amore e di morte, di sogno e realtà, in questo breve viaggio nel mistero dell’anima umana – spiega il regista Fabrizio Montecchi – è lo scrittore stesso, incarnato dall’attore-manipolatore. È lui il cantore di quest’epica dell’anima ed è lui che attraverso la propria testimonianza fatta di parole e gesti evoca ombre, reali e immaginarie, metafore di naufragi e naufraghi, di personaggi dagli atti mancati e dalle vite fallimentari. A fronte di un sobrio impianto scenico, un tavolo, una sedia e una parete schermo, un proliferare di ombre, agite a vista davanti e dietro allo schermo, invaderanno la scena prendendo vita dalle mani dell’attore. Creta, sabbia, legno, acqua saranno alcuni dei materiali sui quali si lavorerà per dare forma ai carnali, e nello stesso tempo impalpabili, protagonisti di questa storia. Con questa creazione Teatro Gioco Vita vuole proseguire la sua ricerca attorno alla figura di un moderno dalang, un “possibile” attore – manipolatore del teatro d’ombre contemporaneo totalmente figlio della nostra tradizione teatrale e culturale&».

Intervista a Laura Bocciarelli presidente Avis provinciale Piacenza

L’associazione Avis provinciale Piacenza coglie l’occasione per ringraziare tutti i donatori ed augurare loro un felice Natale

Vi proponiamo l’intervista a Laura Bocciarelli, presidente dell’associazione.

Quale scopo si prefigge l’AVIS in generale?
AVIS ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue – intero o di emocomponenti – volontaria, periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole.

Quante sono le sedi di Avis sul territorio piacentino?
In provincia ci sono 40 Sezioni Comunali, di queste 21 ospitano un punto di raccolta. Ci sono poi i 3 centri di raccolta degli ospedali di Piacenza, Fiorenzuola e Castel S. Giovanni che sono gestiti da AUSL Piacenza.

Qual è il contatto diretto con AVIS provinciale?
Gli uffici di Avis Provinciale si trovano presso l’Ospedale Civile di Piacenza in via Taverna 49, nel seminterrato del Centro Trasfusionale, tel. 0523 336620, email piacenza.provinciale@avis.it sito www.avis.it/piacenza

Quanti iscritti conta oggi l’AVIS provinciale?
I soci Avis attualmente sono circa 9400.

Qual è l’iter per diventare donatore?
Per diventare donatori bisogna essere maggiorenni, pesare almeno 50 kg ed essere in buona salute. È necessario sottoporsi a una visita di idoneità, che consta di una visita medica, di un prelievo di sangue per alcuni esami preliminari e di un elettrocardiogramma. Questi accertamenti sono gratuiti e si possono effettuare in uno qualsiasi dei punti di raccolta del territorio. In base ai risultati sarà conferita o meno al candidato l’idoneità alla donazione di sangue.

Quanto tempo occupa per un donatore la donazione di sangue e cosa comporta in termini di abitudini?
Il gesto della donazione richiede poco tempo: 5-8 minuti per la donazione di sangue intero, 30-50 minuti per la donazione di plasma. Essere donatori di sangue non comporta grosse rinunce: bisogna essere in buona salute e avere uno stile di vita sano, senza abuso di sostanze o comportamenti sessuali a rischio.

Domanda che tutti gli ipocondriaci temono e magari per questo stanno alla larga dalle donazioni: livello di rischi per chi dona sangue?
Non ci sono rischi di infezioni, perché tutto il materiale usato è sterile e monouso. Dal punto di vista degli effetti collaterali, questi sono piuttosto rari e nella maggior parte dei casi lievi, purché vengano seguite le dovute precauzioni (riposo e reintegro di liquidi). Gli esami di laboratorio dei donatori sono costantemente monitorati per evitare che doni chi non è nelle condizioni di farlo.

Una volta donato, il mio sangue come viene trattato e quale il processo di distribuzione delle sacche?
Le sacche di sangue intero vengono centrifugate nel laboratorio del Centro Trasfusionale e separate in unità di globuli rossi, plasma e piastrine. Il Centro Trasfusionale conserva le unità e si occupa di assegnarle ai pazienti in base alle richieste che pervengono dai reparti degli ospedali e dalle case di cura.

Quali sono le difficoltà principali nella diffusione della vostra attività?

Le difficoltà maggiori nella diffusione della cultura della donazione derivano dalla paura che molti hanno dell’ago o di eventuali disturbi che potrebbero essere causati dalla donazione stessa.

Come risponde Piacenza alla vostra attività? C’è scetticismo o buon seguito?

In generale direi che c’è buon seguito: tramite le iniziative promozionali che organizziamo per farci conoscere e, soprattutto, il passaparola ogni anno parecchie persone si avvicinano alla donazione.
I donatori, infatti, con la loro parola, la loro esperienza, gli stati d’animo legati al gesto e alla pratica della donazione sono i migliori testimonial dei valori della nostra associazione.

A livello statistico, quali obiettivi ha raggiunto oggi l’AVIS provinciale di Piacenza?

Avis Provinciale Piacenza ha concorso, insieme ad AUSL Piacenza, all’obiettivo del raggiungimento dell’autosufficienza relativamente al fabbisogno di emocomponenti per i nostri pazienti. L’autosufficienza, raggiunta negli ultimi anni, è però un equilibrio dinamico, per cui dobbiamo continuamente lavorare per diffondere la cultura della donazione e trovare sempre nuovi donatori che possano sostituire coloro che “vanno in pensione” per limiti di età o motivi sanitari.

Prossimi impegni per il 2014

Avis è impegnata nel percorso di accreditamento delle Unità di Raccolta associative entro il 31 dicembre 2014, termine fissato per completare il processo di conformità del sistema trasfusionale italiano, e in particolar modo del sangue e degli emocomponenti raccolti, alla normativa europea in materia di sicurezza, qualità ed efficienza.

Questa sera al Teatro San Matteo va in scena la fantasia

The Imperfect Speakers presentano Alice in Wonderland in lingua inglese con sopratitoli in italiano

Seguendo un coniglio bianco, Alice cade letteralmente in un onirico mondo sotterraneo fatto di paradossi, di assurdità e di insensatezze."Che roba! Roba dell’altro mondo! 
Tutto il mondo, oggi, è roba dell’altro mondo! E pensare che fino a ieri le cose avevano un capo ed una coda!" 

È proprio così che avviene infatti: passando nella vita dall’età della fanciullezza, attraverso l’adolescenza poi, all’età adulta (etimologicamente: età di non crescita), ci si accorge quindi che il mondo non è come avrebbe potuto e sarebbe dovuto essere.
Le “evidenti assurdità” che vi si manifestano portano a galla le domande della vita e, soggettivamente parlando, i viaggi introspettivi che ne derivano.
L’autore, per mezzo di una fervida poetica, di una conoscenza matematica per la sua professione, poi di un animo deliberatamente non adulto, nonché di una bonaria critica verso la società ed infine di una ottima capacità introspettiva, ci offre e vuole portarci a confronto con la “vita” intesa come grande contenitore di esperienze sia consce che sia inconsce;
Partendo da avvenimenti fantasiosi che di fatto tanto distanti dalla vita percepita non sono, Lewis Carroll la scruta e ce ne introietta il senso nascosto oltre le apparenze, enunciando quindi infine le assurde dinamiche societarie.
 
Da una comparazione ragionata, messa in luce grazie a tal punto di vista e per mezzo del teatro, si porta a rendere il pubblico ‘rispecchiato’ nell’età propria dell’adolescenza, che è quel momento della vita dove fioriscono completamente le capacità di adattamento, di spinta esistenziale e di cambiamento.
 
In queste peregrinazioni si sono tuffati gli attori dell’associazione che da più di 20 anni ha scelto l’inglese per declinare testi “sacri” del teatro anglosassone. Cast preparato, molto disinvolto, agile la stesura, serrata la narrazione (efficaci i sopratitoli in italiano ed il rintocco ipnotico delle musiche definite da Cube Division). Abile la regia di Luca Favero e di rilievo le scenografie aggraziate e poetiche, accarezzate da originali giochi di ombre(impegno di Alessandra Sogni, anche Direttore Artistico).

Teatro San Matteo
Giovedì 6 Dicembre
Venerdì 7 Dicembre
Inizio spettacoli ore 21:00
(spettacolo in inglese con sopratitoli in italiano)

Mutti premia l’impegno degli agricoltori di Emilia e Lombardia

Il Pomodorino d’Oro quest’anno va a Ferrara, secondo posto per un’azienda piacentina

In un momento di crisi del comparto come quello che stiamo vivendo, il premio, istituito nel 1999 e giunto alla sua XIV edizione, rappresenta un simbolo concreto del rapporto stretto e fidelizzato tra Mutti e gli agricoltori riconoscendo la qualità come primo obiettivo di tutte le fasi di vita del pomodoro, dalla coltivazione alla raccolta, fino alla consegna del prodotto finale.

L’ambito Pomodorino d’Oro quest’anno è stato conferito all’azienda agricola Tedaldi Alessandro di Argenta (FE) mentre sul secondo e terzo gradino del podio si sono classificate le aziende agricole Barabaschi Giuliano di Cortemaggiore (PC) e “Tenuta Sciuptina” di Leonelli di Filo (FE).

Il concetto di qualità eccellente che Mutti persegue non riguarda solo la lavorazione dei pomodori ma piuttosto tutta la filiera, dal campo alle tavole dei consumatori, sempre con un occhio di attenzione anche all’ambiente. Per questo, nel corso della stagione agraria 2013, è stata ampliata la sperimentazione di un innovativo servizio di gestione dell’irrigazione coinvolgendo 31 aziende agricole conferenti, dislocate in Emilia Romagna e Lombardia, con l’obiettivo di limitare l’uso di acqua ai soli volumi e periodi necessari.
Grazie al supporto fornito da Mutti, gli agricoltori hanno potuto utilizzare strumenti di monitoraggio dell’umidità del terreno, i sensori, valutando così le esatte esigenze di irrigazione del pomodoro e risparmiando acqua. Confrontando i dati rilevati dalle aziende agricole “guidate da sensori” con quelle “non guidate” si è stimato un risparmio medio di acqua del 14%.

Prosegue inoltre l’impegno di Mutti con WWF sul tema clima e energia. Grazie agli importanti investimenti intrapresi per il miglioramento dei propri standard ambientali e delle misure intraprese per la riduzione delle emissioni di gas serra, quali ad esempio l’aumento dell’efficienza energetica degli impianti produttivi e l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, Mutti ha evitato nei primi due anni di programma con WWF l’immissione in atmosfera di 2.857 tonnellate di CO2.

Inaugura la concessionaria Hyundai Ponginibbi a Piacenza.

Stasera alla Veggioletta verrà presentata anche la nuova Hyundai ix35

Porte aperte a tutti dalle 18.30 per un ricco aperitivo a buffet e brindisi finale per l’inaugurazione della nuova sede Ponginibbi dedicata alla casa coreana Hyundai. L’evento, che si terrà in via Vittime Rio di Boffalora 25 (zona Veggioletta), verrà trasmesso in diretta da Radio Sound 95. Ospiti d’eccezione, le campionesse d’Italia della Rebecchi Nordmeccanica volley.

Per l’occasione verrà presentata anche la Nuova Hyundai ix35 il Suv compatto coreano con un’anima europea. Non a caso viene progettato a Rüsselsheim, in Germania, e costruito a Nošovice, nella Repubblica Ceca. Tra i contenuti aggiuntivi del nuovo modello vi sono: fari a Led, riduzione nei consumi e nelle emissioni, motori più efficienti e il cambio automatico anche per la 2 litri diesel 136 cv a trazione integrale.