Cristina Polledri

I consigli del farmacista a Futuro in Salute e il laboratorio galenico per i più piccoli

PIACENZA – Anche i farmacisti piacentini hanno partecipato all’iniziativa Futuro in Salute organizzata dall’Azienza Sanitaria Locale, sul Pubblico Passeggio. Sotto il loro gazebo verde, gli specialisti aderenti a Federfarma Piacenza hanno incontrato i visitatori offrendo consigli sull’utilizzo dei farmaci e parlando di prevenzione (in particolare legata alla campagna Farmacie Rosa per la lotta contro il tumore al seno).

I farmacisti di Federfarma hanno allestito anche un laboratorio per i più piccoli per la preparazione di una crema (rigorosamente verde). I bambini si sono divertiti nell’imparare l’arte galenica guidati dalle mani dei discepoli del medico greco Galeno da cui la scienza prende il nome.

Ed ecco in sintesi i consigli e le risposte qualificate che ogni utente può trovare rivolgendosi al proprio farmacista:

1. Nell’usare il farmaco rispetta la posologia (dose, modalità e tempo di somministrazione) indicata dal medico:
Non assumere il Farmaco a tuo piacimento. E’importante seguire con scrupolo le indicazioni ricevute dal medico, per quanto concerne le modalità di assunzione del farmaco. Per non dimenticare di assumere il farmaco, abituati ad assumerlo sempre alla stessa ora. Se ti dimentichi una dose, provvedi al più presto, a meno che non sia prossima l’assunzione della dose successiva.

2. Non assumere più farmaci contemporaneamente senza il consiglio del medico o del farmacista:
In generale si dovrebbe utilizzare un solo farmaco per volta, o comunque il minor numero possibile di farmaci, per scongiurare il rischio di interazioni sfavorevoli che potrebbero ridurre l’efficacia della cura o aumentarne i rischi.

3. Non interrompere arbitrariamente una terapia:
Non abbandonare l’assunzione di un Farmaco ai primi segno di miglioramento dei sintomi. Il buon esito di una terapia richiede un’assunzione correttamente distribuita lungo tutto il periodo di prescrizione. Per particolari malattie (es. ipertensione, asma) i farmaci vanno assunti in modo continuativo, per mesi, anni, a volte per tutta la vita.

4. Controlla sempre la data di scadenza e ricorda che alcune forme farmaceutiche (colliri, sciroppi, gocce, spray), una volta aperti, scadono prima della data indicata sulla confezione:
Verifica e ripulisci l’armadietto dei Farmaci con regolarità. Rimuovi farmaci scaduti, che possono non essere più sicuri da usare, per evitare qualsiasi consumo accidentale. Ricorda che la data di scadenza assegnata dal produttore al farmaco si riferisce alla medicina chiusa nel suo contenitore originale e conservata alla giusta temperatura. Ricorda che alcuni Farmaci una volta aperti hanno una durata molto inferiore rispetto alla data di scadenza prevista. Può essere utile apporre sugli stessi la data nella quale sono stati aperti per la prima volta.

5. Per ogni ulteriore dubbio chiedi consiglio al medico o al farmacista:
Non fidarti MAI di cure fai da te, “miracolose” o suggerite da amici o parenti! L’utilizzo di un farmaco, pertanto, deve essere sempre in linea con quello che ci hanno prescritto e consigliato Medici e Farmacisti.

6. Conserva integra la confezione e riponi i farmaci in luogo fresco e asciutto: non in bagno, non in cucina.
Conserva sempre il Farmaco nella propria confezione originale. Aiuta a ricordare a cosa serve, come deve essere assunto e la data di scadenza. Inoltre le particolari colorazioni dei contenitori (ambrati) proteggono il medicinale dalla luce. Verifica sempre la corretta chiusura del contenitore. Tieni inoltre a portata il bugiardino di ogni confezione. Conserva i farmaci lontano dalla luce diretta e in frigorifero se espressamente specificato.

7. Tieni lontano i farmaci dalla portata dei bambini e dalle categorie più deboli:
Tieni al sicuro i tuoi Farmaci! Se ci sono bambini è consigliabile chiudere a chiave l’armadietto delle medicine. La chiave è anche un’ottima soluzione se utilizzi sostanze che sono state prescritte sotto controllo medico (come farmaci stupefacenti e ansiolitici) o se in casa vi sono soggetti allergici a determinate sostanze, ipovedenti o persone affette da demenze.
L’abuso di medicinali soggetti a prescrizione o la loro assunzione accidentale è un pericolo da non sottovalutare. Ogni persona gioca un ruolo chiave nel mantenere questi farmaci fuori dalle portata di coloro che non li dovrebbero utilizzare o dovrebbero farlo con estrema cautela.

8. Non gettare i farmaci nella spazzatura, ma negli appositi contenitori per la raccolta differenziata collocati nelle farmacie:
Smaltisci i Farmaci non utilizzati in modo corretto! I farmaci scaduti o inutilizzati a causa della loro potenziale tossicità, devono essere raccolti e trattati separatamente. Le farmacie sono dotate di appositi raccoglitori di farmaci scaduti o che non servono più. I contenitori dei farmaci (scatole, blister ecc) si smaltiscono invece secondo i normali parametri della raccolta differenziata.

9. Farmaci e gravidanza:
Quando si aspetta un bambino o si è appena diventate mamme spesso, ci si convince che molti farmaci possano causare anomalie al feto o arrecare disturbi al piccolo se allattato al seno. In questo modo si corre il rischio di privarsi inutilmente di cure accessibili. Consulta sempre il Tuo Medico, il Tuo Farmacista o il Tuo Specialista: ti sapranno indicare quali farmaci possono essere assunti e quali, invece, vanno evitati. Non tutti i Farmaci sono dannosi. Puoi trovare utili informazioni anche su: www.farmaciegravidanza.gov.it

10. Farmaci e…Sole:
Alcuni principi attivi non vanno d’accordo con la tintarella: se si assumono determinati farmaci e ci si espone al sole per intere giornate è possibile si manifestino reazioni di fotosensibilizzazione anche gravi. La lista di tali farmaci è consultabile alla pagina www.farmacoviglinza.eu/node/914 e comprende alcuni farmaci di uso comune come anticoncezionali, antifungini, antibiotici, antinfiammatori, diuretici ecc. ecc.

Patrizia Barbieri: “Grazie a Idea e a tutti quelli che vogliono condividere il programma amministrativo del centrodestra”

Intervento della candidata del centrodestra Patrizia Barbieri.

E’ ora di cambiare amministrazione, lo si avverte tra i piacentini che continuo a incontrare in questi giorni. Nonostante le campagne diffamatorie di questi giorni messe in campo dalla sinistra, il cambiamento non si arresta e sta coinvolgendo sempre più persone che condividono la nostra proposta programmatica e amministrativa.

A tutti loro voglio rivolgere il mio più sentito ringraziamento, a partire da Idea Popolo e Libertà, il soggetto politico che fa riferimento all’on. Carlo Giovanardi e a livello locale a Romano Tribi, che nei giorni scorsi hanno voluto esprimere apertamente il loro sostegno a me e al programma che rappresento, dopo aver fatto al primo turno altre scelte, comunque sempre improntate a quella voglia di cambiamento e discontinuità dall’amministrazione di centrosinistra che il candidato del PD Rizzi interpreta appieno nei contenuti e purtroppo anche nei metodi.

Uguale ringraziamento a coloro che si sono personalmente dichiarati a nostro favore e a tutti coloro che domenica 25 andranno a votare riconoscendosi nel nostro programma e nei nostri valori.

L’appello al voto di Rizzi: Liberi di scegliere una città che pensa al futuro. UNITI DICIAMO NO ALLA DESTRA ESTREMISTA

Riceviamo e pubblichiamo l’appello al voto del candidato Paolo Rizzi.

DOMENICA 25 GIUGNO NON FACCIAMO UN SALTO NEL BUIO!
Domenica noi piacentini siamo chiamati a scegliere il nuovo Sindaco: occorre una nuova amministrazione alla guida della nostra comunità cittadina che merita apertura e sviluppo, in un clima di fiducia e non di paura.
Sulla scheda elettorale troverai due nomi che rappresentano due mondi, due visioni di valori molto diversi tra loro. Dietro al mio volto c’è una squadra di persone che hanno accettato questa sfida al cambiamento, nel solco della coerenza di quei valori di rispetto, di attenzione ai più deboli, di apprezzamento delle competenze e dell’apporto prezioso che ognuno ha e che costruisce la comunità di cui fa parte.
Dietro al mio volto ci sono i giovani che si rifiutano di ragionare con facili e falsi slogan populisti che illudono la gente predicando l’intolleranza, le false soluzioni drastiche a problemi difficili e complessi che richiedono invece risposte chiare, ma ragionate con la testa e non con la pancia.
Ho accettato questo impegno a candidarmi e a presentarmi ai miei concittadini, libero e svincolato da tessere partitiche, dando vita a due liste civiche che hanno ottenuto l’appoggio del Pd, che è l’espressione e la sintesi di due grandi movimenti storici: la sinistra riformista e la grande tradizione cattolico-democratica.
Ti chiedo quindi di prendere parte attiva a queste elezioni andando a votare, altrimenti lascerai che la nostra città si avventuri in una esperienza amministrativa di destra “dura e pura” che viene rappresentata dall’altro schieramento, dietro al quale c’è una coalizione largamente dominata da forze estreme di destra, populiste e demagogiche.
Decidiamo, invece, uniti, un vero e serio cambiamento, deciso nelle idee, ma moderato e attento alle esigenze di tutti e senza paure, perchè nessuno deve essere abbandonato e lasciato indietro.

DOMENICA OCCORRE ANDARE A VOTARE PER UNA PIACENZA APERTA AL FUTURO.

Emergenza siccità, la posizione di Rizzi

Interventi strutturali e maggior coordinamento tra istituzioni, associazioni e consumatori sono indispensabili per affrontare il tema dell’approvvigionamento idrico di Piacenza e di tutta la provincia. Così Paolo Rizzi, candidato sindaco del centrosinistra interviene a proposito dell’emergenza siccità.

“Il problema è ormai drammatico – sottolinea – e va affrontato nell’immediato con strumenti di emergenza così come si sta facendo – ma, come sempre, la prevedibilità dell’emergenza idrica necessita di una attenzione costante e di una programmazione attenta e minuziosa da mettere in atto nella quotidianità. Ritengo che non sia più rinviabile affrontare con determinazione il tema dello stoccaggio delle acque con infrastrutture pensate a tutela dell’ambiente che, attraverso un uso corretto dell’acqua, consentano un deflusso costante, così da garantire la tutela dei corsi idrici e dei loro habitat, destinati altrimenti a prosciugarsi, e nel contempo utili per l’agricoltura. Ciò va ovviamente accompagnato da un serio programma di risparmio idrico. Per fare questo – conclude Paolo Rizzi – è necessario che si attivi una sede stabile di confronto nella quale affrontare i problemi, esaminare le proposte, trovare le soluzioni idonee. Da Sindaco sarà la mia priorità nei primi 100 giorni.”

Rizzi smonta il “rinnovamento” della Barbieri: «E’ la vecchia destra di Piacenza trainata dalla Lega di Salvini»

«Rinnovamento? Ma per favore. Spacciano il vecchio per il nuovo, questa è la strategia della destra». Domenica si vota per scegliere il nuovo sindaco di Piacenza e Paolo Rizzi, candidato al ballottaggio per il centrosinistra, alza i toni puntando il dito contro gli slogan che da oltre un mese stanno caratterizzando la campagna di Patrizia Barbieri. Slogan che vanno tutti nella direzione del rinnovamento rispetto al “vecchio” che sarebbe rappresentato da Rizzi e da chi lo sostiene. «E’ una strategia insolita – dice il candidato del centrosinistra, professore della Cattolica non iscritto ad alcun partito politico – E’ insolita quantomeno per il curriculum di Patrizia Barbieri, candidata alle politiche già negli anni ’90, sindaco di Castelvetro per dieci anni, assessore provinciale per cinque anni. Non è esattamente nella posizione di poter parlare di rinnovamento. Soprattutto a me». E ancora Rizzi: «Ma è soprattutto per la squadra che affianca, anzi sovrasta la candidata, che non capisco davvero come ci si possa presentare nel segno del rinnovamento. I veri sindaci di Piacenza, se dovesse vincere la Barbieri, saranno Foti da una parte e Salvini dall’altra tramite i suoi adepti locali una volta che avranno stabilito le gerarchie piacentine. Non a caso è stato scelto un sindaco non piacentino, più vicino a Cremona che alla nostra città». «Da questa strategia – prosegue Rizzi – è nata una proposta che di innovativo nei contenuti non ha nulla, con un programma che è equamente diviso tra cose già fatte dall’attuale amministrazione e proclami irrealizzabili dei quali i piacentini si accorgerebbero nel giro di pochi mesi». Per quanto riguarda la sua autonomia, Rizzi parla chiaro: «E’ vero, tra chi mi ha sostenuto e mi sostiene, oltre a due liste civiche di cui una composta interamente da giovani under 35, l’unica della storia elettorale di Piacenza, c’è anche il Pd con la sua esperienza e il suo bagaglio di valori. Ma resta il dato di fatto oggettivo che io non sono un tesserato del Pd. Sono un civico e la mia squadra di governo della città sarà formata per la gran parte da volti nuovi, persone che non hanno mai avuto incarichi amministrativi; ci saranno giovani, ci saranno donne. Conteranno la competenza e i valori. E sarò io a sceglierla, la mia squadra».

Rizzi, appello al voto: «Occorre andare a votare per una Piacenza aperta al futuro»

«Occorre una nuova amministrazione alla guida della nostra comunità cittadina che merita apertura e sviluppo, in un clima di fiducia e non di paura». E’ un appello al voto quello che Paolo Rizzi, candidato del centrosinistra, rivolge ai piacentini chiamati domenica a scegliere il nuovo sindaco. «Sulla scheda elettorale troverete due nomi che rappresentano due mondi – dice Rizzi rivolgendosi direttamente agli elettori – Troverete due visioni di valori molto diverse tra loro. Dietro al mio volto c’è una squadra di persone che hanno accettato questa sfida al cambiamento, nel solco della coerenza di quei valori di rispetto, di attenzione ai più deboli, di apprezzamento delle competenze e dell’apporto prezioso che ognuno ha e che costruisce la comunità di cui fa parte».

E ancora: «Dietro al mio volto ci sono i giovani che si rifiutano di ragionare con facili e falsi slogan populisti che illudono la gente predicando l’intolleranza, le false soluzioni drastiche a problemi difficili e complessi che richiedono invece risposte chiare, ma ragionate con la testa e non con la pancia».

Paolo Rizzi, piacentino, professore di economia alla Cattolica, parla del motivo per cui si è messo in gioco: «Ho accettato questo impegno a candidarmi e a presentarmi ai miei concittadini, libero e svincolato da tessere partitiche, dando vita a due liste civiche che hanno ottenuto l’appoggio del Pd, che è l’espressione e la sintesi di due grandi movimenti storici: la sinistra riformista e la grande tradizione cattolico-democratica». E rivolgendosi ancora ai piacentini: «Vi chiedo di prendere parte attiva a queste elezioni andando a votare, altrimenti lascerete che la nostra città si avventuri in una esperienza amministrativa di destra “dura e pura” che viene rappresentata dall’altro schieramento, dietro al quale c’è una coalizione largamente dominata da forze estreme di destra, populiste e demagogiche».

E conclude: «Decidiamo, invece, uniti, un vero e serio cambiamento, deciso nelle idee, ma moderato e attento alle esigenze di tutti e senza paure, perché nessuno deve essere abbandonato e lasciato indietro. Domenica occorre andare a votare per una Piacenza aperta al futuro».

Trasparenza, innovazione, autonomia e partecipazione: le parole d’ordine dell’amministrazione Rizzi

Trasparenza assoluta, innovazione, autonomia e partecipazione. Dove per partecipazione si intende prima di tutto quella dei cittadini ai processi decisionali sulle questioni importanti ma anche quella della minoranza all’interno delle dinamiche di governo della città, con ruoli rilevanti in organi ufficiali secondo una visione inclusiva e di coinvolgimento che vede riconosciuto a tutto il Consiglio comunale, con le sue differenze interne, un ruolo sempre più cruciale. Sono i principi cardine dell’azione amministrativa secondo Paolo Rizzi, candidato sindaco del centrosinistra.

Un’azione amministrativa che si tradurrà fin da subito nell’istituzione di una commissione di controllo e garanzia che abbia come presidente un membro dell’opposizione, in modo da diversificare le figure dei controllori e dei controllati, affidando alla minoranza, in chiave di trasparenza, la responsabilità di esercitare una funzione di costante monitoraggio costruttivo.

Ma non solo, Rizzi intende affidare sempre a un esponente della minoranza una specifica delega al Parco della Pertite che rappresenta un tema sentito da tutta la cittadinanza in modo trasversale, garantendo così un coinvolgimento pieno e allargato su una partita importante della Piacenza del futuro.

E sempre in tema partecipazione, l’idea è quella di ascoltare e tenere in considerazione in modo strutturato e formale l’opinione dei cittadini su questioni determinanti come i nuovi insediamenti produttivi e logistici e, ad esempio, per andare sul concreto, sul tema della piscina Raffalda che interessa tantissime persone.

Un’azione di governo, dunque, che rappresenta un nuovo approccio alla vita amministrativa e collettiva e che ha come presupposto una squadra composta da competenze riconosciute, da donne, da giovani. Una squadra nuova con il prevalente contributo di figure senza precedenti incarichi istituzionali.

Anche il Sindaco di Milano Beppe Sala all’anteprima dei Venerdì Piacentini, ieri sera in

Un’anteprima di grande successo, quella che ha visto ieri sera, mercoledì 21 giugno il sindaco di Milano Beppe Sala portare il proprio saluto e il proprio apprezzamento alla serata di apertura realizzata nella sede piacentina del Politecnico di Milano. Ad accoglierlo, il prorettore del Polo piacentino, Dario Zaninelli, artefice insieme al suo staff e con la collaborazione dell’agenzia Blacklemon di un evento che è stato in grado di attrarre studenti, residenti e cittadini e che ha avuto il grande merito di mostrare sotto una veste completamente nuova, i chiostri della sede di via Scalabrini. Un’iniziativa che, grazie anche alla performance del gruppo Tempus Fugit – percussion Ensemble – ha stupito e affascinato tutti i presenti.

E’ quindi pronta ora ad entrare nel vivo la nuova edizione dei Venerdì Piacentini, che domani sera debutteranno con una serata all’insegna del divertimento e dello svago per grandi e piccini.
Ecco quindi qui di seguito il programma completo del primo Venerdì, 23 giugno, ricordando a tutti che la kermesse prende il via dalle 19.00 e proseguirà tutti i venerdì fino al 21 luglio, offrendo alla cittadinanza e ai numerosi visitatori in questa occasione ogni anno si riversano tra le vie del nostro centro storico, un totale di circa 200 tra spettacoli ed esibizioni ai quali assistere.

Per tutti i piacentini e per i tanti visitatori che arriveranno da fuori Piacenza, ricordiamo inoltre i parcheggi e alleghiamo i principali provvedimenti alla viabilità:

PARCHEGGIO DELLA FERMA Via della Ferma (passando da via Gregorio X) – 50 posti PARCHEGGIO SANT’AMBROGIO Viale Sant’Ambrogio – 300 posti
PARCHEGGIO VIALE MALTA Viale Malta – 850 posti
PARCHEGGIO CAVALLERIZZA Stradone Farnese – 720 posti
PARCHEGGIO SAN VINCENZO Via Gaspare Landi – 90 posti
PARCHEGGIO URBAN CENTER (EX MACELLO) Stradone Farnese – 160 posti PARCHEGGIO CHEOPE Via IV Novembre – 200 posti
PARCHEGGIO BORGO FAXHALL Via La Primogenita – 150 posti
PARCHEGGIO TAVERNA (EX COLLEGIO MORIGI) Via San Nazzaro – 80 posti PARCHEGGIO POLITEAMA Via San Siro – 135 posti
PARCHEGGIO SAN FERMO Via Cittadella – 35 posti
PARCHEGGIO GARAGE SAN FRANCESCO Via San Francesco – 47 posti
PARCHEGGIO SAN MARTINO Via Roma / Via X Giugno – 30 posti

Sala e Rizzi riempiono piazzetta Pescheria: «Contano i valori, competitività e solidarietà, e non si deve arretrare di fronte agli “imprenditori della paura”»

Competitività e solidarietà. Ecco le parole d’ordine che dovrebbe avere ogni sindaco di centrosinistra degno di questo nome. Così la pensa Beppe Sala, primo cittadino di Milano, che questa sera è arrivato a Piacenza, all’ombra di Palazzo Gotico, a tirare la volata di Paolo Rizzi in questo ballottaggio contro la destra di Patrizia Barbieri. Si vota domenica 25 giugno, tra pochi giorni, e l’invito, prima dal candidato piacentino e poi dal sindaco milanese, è stato chiaro: «Votate, perché è l’unico strumento che avete per affermare dei valori, degli ideali, per far vincere una visione che non può e non deve arretrare di un millimetro». Nemmeno sul tema della sicurezza, dice Sala di fronte a una gremitissima piazzetta Pescheria nonostante l’ora di cena e la serata torrida. «La sicurezza è di sinistra – afferma – E come potrebbe non esserlo? Il nostro scopo è far vivere meglio tutti i cittadini, anche gli ultimi, anche i deboli che vivono nelle nostre periferie. Queste sono cose di sinistra». Una visione molto distante da una destra composta sempre più da «imprenditori della paura», per dirla con Sala, ovvero da persone che scientemente, strategicamente cavalcano i timori, l’istinto alla chiusura di fronte al diverso, al nuovo. «E’ la distanza enorme tra una destra conservatrice, immobile, chiusa e un centrosinistra aperto e orgoglioso di esserlo». Certo, questo significa prendersi dei rischi, ammette il sindaco di Milano, ma ne vale sempre la pena e non bisogna arretrare mai. «Bisogna guardare avanti di vent’anni – dice – e non di due. Il mondo va in questa direzione e le nostre città devono imparare ad essere sempre più aperte. Naturalmente imponendo il rispetto delle regole, perché questa è la prima cosa: nessuno è per l’illegalità. Ma al contempo si deve puntare sulla solidarietà, perché è ciò che ci distingue da una destra che ci vorrebbe fuori dall’Europa, fuori dal mondo, chiusi nei nostri confini».

Applausi a scena aperta per Beppe Sala. E applausi anche per Paolo Rizzi che nel suo intervento iniziale ha sottolineato come la relazione tra Piacenza e Milano sia strettissima, sia per il lavoro (basti pensare alle migliaia di pendolari che ogni giorno da Piacenza si muovono verso la metropoli lombarda) sia per le università (Cattolica, di cui Rizzi è professore, e Politecnico). Secondo Rizzi, Beppe Sala è un esempio vincente di un centrosinistra in grado di coniugare competitività, produzione di ricchezza (Milano ha superato Roma in accessi annuali: 8 milioni di visitatori) e solidarietà, attenzione al sociale, sensibilità verso quei temi che dovrebbero unire, al netto delle divergenze di partito, l’intero centrosinistra. L’alternativa, è stato detto, è una destra sempre più radicale trainata da un leader leghista (Salvini) che un giorno sì e un giorno no attacca il Papa, che guarda di traverso il Tricolore italiano e che userebbe le ruspe per risolvere i problemi. E rimanendo in tema, Paolo Rizzi ha ricordato come sia d’esempio la recente firma da parte di oltre 80 sindaci milanesi di un documento (promosso dal ministro dell’Interno Marco Minniti) nel quale ognuno di questi sindaci si impegna a farsi carico della sua quota parte di profughi in modo da gestire più agilmente un’emergenza che, ovviamente, non dipende da nessun sindaco.

Importante poi il concetto che ha proposto Sala a chiusura dell’incontro: «Non mi interessano le ripartizioni ufficiali dei territori che arrivano dall’alto, non mi interessano le città metropolitane, mi interessa la comune visione del futuro unita a una distanza davvero limitata». Il riferimento è a Piacenza, alla sua vicinanza ideale a uomini come Paolo Rizzi e alle possibili collaborazioni future su tanti temi, in tanti settori. Certo, la prima cosa è accorciare le distanze con collegamenti veloci tra Piacenza e Milano.