Dodicenne nel mirino dei bulli. Gruppo Whatsapp per prendere in giro la compagna

Piacenza. Dietro alle angherie si sarebbero nascosti sette ragazzini tra i dodici e i tredici anni, troppo giovani per essere imputabili di fronte al diritto italiano: ma sembra avere avuto comunque risvolti positivi l’indagine riguardante un episodio di bullismo, conclusasi con una lettera di scuse da parte di uno dei giovanissimi bulli. Le indagini svolte dalla sezione investigativa della Polizia locale di Piacenza sarebbero iniziate in seguito alla segnalazione della madre di una bambina di 12 anni, che sarebbe stata presa di mira da un gruppetto di coetanei: la studentessa delle medie sarebbe stata affetta da una malattia invalidante, e sarebbe stata oggetto di frasi offensive e scherni.

La ragazzina avrebbe inizialmente reagito con assenze da scuola, per non dover subire insulti e prese in giro, ma avrebbe poi sviluppato anche sintomi fisici di somatizzazione. Sarebbe poi emersa, nel corso delle indagini, la presenza di una chat di gruppo Whatsapp dal nome “noi ti odiamo”, creata ad hoc per tormentare ulteriormente la compagna di classe.

Potrebbe però avere avuto un lieto fine la triste vicenda. In seguito ad un interrogatorio uno tra i compagni di classe che, fra tutti, si sarebbe maggiormente fatto notare per le sue prese in giro, avrebbe confessato e condiviso i nomi degli altri coetanei coinvolti, per poi scrivere una lettera di scuse alla compagna di classe. Gli atti dell’inchiesta sono stati trasmessi al Tribunale dei minori di Bologna, e sono tuttora in corso le indagini.

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