Riforma della polizia locale, Rancan (Lega): «PD disinteressato agli agenti e alla sicurezza»

BOLOGNA, 18 APR. – «La direzione presa dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna sul tema della riforma della Polizia locale conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che ad avere a cuore la sicurezza dei cittadini sono solo le forze di centrodestra».

Il consigliere regionale Matteo Rancan della Lega si scaglia contro il no del Partito Democratico alla richiesta di assicurare maggiori garanzie agli agenti. Con la risoluzione presentata questa mattina il Carroccio puntava infatti ad ottenere un’adeguata copertura legale e assicurativa per tutti gli agenti che ne fanno parte e il requisito di appartenenza obbligatoria al corpo di Polizia locale e per i comandanti.

A segnalare carenze e diversità di trattamento rispetto alle forze dell’ordine statali sono gli stessi sindacati degli operatori, che da tempo rivendicano tutele appropriate e rimarcano inoltre come all’interno della bozza di riforma venga ribadito il fatto che il Comandate debba solo preferibilmente provenire dalla Polizia locale.

«In questo modo – accusa – si lascia ad organismi politici come i Comuni la facoltà di optare per eventuali burocrati che non conoscono le dinamiche del corpo di polizia e che non presentano le necessarie competenze per affrontare le numerose problematiche connesse ad un tale delicato ruolo. Purtroppo, il disinteresse del Pd e di chi si è astenuto come il Movimento 5 Stelle gli altri partiti – insiste Rancan – è la spia di un significativo segnale politico negativo. Non tanto perché è stato respinto un nostro provvedimento, ma negativo nei riguardi di chi ogni giorno lavora in strada per mantenere in ordine le nostre città e verso i cittadini che sentono il bisogno di vivere in sicurezza e tranquillità».

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