Chester Bennington. Su Facebook la commovente lettera d’addio da parte dei Linkin Park

“I nostri cuori sono spezzati”: così si apre la lettera che i Linkin Park hanno voluto dedicare al loro frontman, Chester Bennington, a pochi giorni dalla sua morte lo scorso 20 luglio in seguito ad un gesto estremo, a solo 41 anni. La band, in seguito alla perdita dell’amico e cantante, ha deciso di lanciare un sito dedicato alla prevenzione dei suicidi, dove sono raccolti molti messaggi e materiali inviati dai fan del cantante.

La lettera è stata condivisa sul profilo Facebook ufficiale del gruppo, e la sua traduzione è riportata di seguito.

“Caro Chester,

I nostri cuori sono spezzati. La nostra famiglia sta ancora affrontando le ondate di dolore e negazione mentre cerchiamo di renderci conto di quello che è accaduto.

Hai toccato così tante vite, forse più di quante immagini. Negli scorsi giorni abbiamo visto una quantità immensa di amore e supporto, sia in pubblico sia in privato, da tutto il mondo. Talinda e i famigliari lo apprezzano, e vogliono che tutto il mondo sappia che eri il migliore dei mariti, figli, e padri; la famiglia, senza di te, sarà sempre incompleta.

Quando parlavamo con te degli anni che ci aspettavano insieme il tuo entusiasmo era contagioso. La tua assenza lascia un vuoto che non potrà mai essere riempito — nella stanza manca una voce turbolenta, divertente, ambiziosa, creativa, buona, generosa. Continuiamo a cercare di ricordarci che i demoni che ti hanno portato via da noi sono sempre stati parte di te. Dopotutto, è proprio il modo in cui cantavi di questi demoni che ha fatto innamorare tutti di te fin da subito. Li hai mostrati senza paura, e così facendo ci hai uniti ed insegnato ad essere più umani. Avevi un cuore immenso, e riuscivi a mostrarlo a tutti.

Il nostro amore per la composizione musicale e l’esecuzione è inestinguibile. Anche se non sappiamo quale sentiero prenderà il nostro futuro, sappiamo che hai reso migliori le vite di tutti noi. Grazie per questo dono. Ti vogliamo bene, e ci manchi tanto.

Alla prossima volta,

LP”

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