Sabato 11 marzo al Teatro Verdi di Fiorenzuola Quintorigo in concerto con Roberto Gatto

Per l’appuntamento tradizionale del Piacenza Jazz Fest al Teatro Verdi di Fiorenzuola, si è scelto un gruppo musicale attivo da molti anni e originario dalla Romagna, che propone uno spettacolo dal titolo Trilogy” dai lineamenti teatrali, coinvolgente e di grande impatto. Grazie alla continuativa e preziosa collaborazione tra il Comune di Fiorenzuola d’Arda e il Piacenza Jazz Club, l’11 marzo 2017 alle ore 21.15 si esibiranno i Quintorigo con questa formazione: Valentino Bianchi al sax, Andrea Costa al violino, Gionata Costa al violoncello, Stefano Ricci al contrabbasso. A loro per questo spettacolo si unisce Roberto Gatto alla batteria. Sul palco anche il cantante Joe Pisto. Parole chiave della serata: eclettismo, contaminazione e sperimentazione.

Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, patrocinato dal MiBACT, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Comune di Fiorenzuola, Regione Emilia-Romagna e con il contributo di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio. I biglietti per questo concerto si potranno acquistare nei pomeriggi feriali presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza oppure online sul sito www.liveticket.it.

Lo spettacolo attraversa più generi musicali e mescola tra loro il jazz, il blues e il rock attraverso tre icone. Charles Mingus, Jimi Hendrix, Frank Zappa: tre giganti della musica statunitense, letti, riletti, stravolti, scomposti e ricomposti, dall’inconfondibile stile dei Quintorigo. Questi tre mostri sacri della musica del Novecento hanno già costituito il fulcro di spettacoli singoli portati in scena dal gruppo negli anni passati. Per l’occasione vengono riproposti insieme dato che simile era la motivazione che li muoveva a comporre musica e a dialogare con il loro pubblico; simile inoltre era il loro spirito dissacrante, che si cercherà di ricreare. Gli elementi comuni messi così in risalto da “Trilogy”, attraverso lo stile creativo e divertito di questo gruppo che non si tira mai indietro di fronte alle sfide, sono l’ibridazione di generi e di stili e la voglia di sperimentare nuovi linguaggi e nuove frontiere. “Trilogy” nasce dalla recente produzione discografica dei Quintorigo: Play Mingus, premiato da Musica Jazz come Miglior album 2008; Quintorigo Experience, dedicato al genio musicale di Jimi Hendrix e Around Zappa, tributo al grande musicista americano che segna anche l’inizio della proficua collaborazione con Roberto Gatto. “Trilogy” non è un tributo, né di un insieme di cover, ma piuttosto un modesto, sentito, filologico omaggio sperimentale a questi ispiratori e maestri di tanti musicisti del panorama jazz, rock, blues dell’ultimo millennio, attraverso le infinite influenze che sottendono la loro musica. Il progetto mette insieme le visioni musicali del gruppo romagnolo, fatte di singolarità dei suoni, di un’originalità creativa in grado di dimostrare che non esistono barriere tra i diversi generi musicali, che danno vita in modo inequivocabile ed ineguagliabile a quel loro sound unico e riconoscibile.

Attraverso questo omaggio, l’intento dei Quintorigo è quello di riportare all’attenzione i messaggi che venivano veicolati attraverso la loro musica, messaggi quanto mai attuali, nonostante il passare degli anni. Il rifiuto delle discriminazioni razziali, molto evidente in Mingus ma presente anche nell’opera di Hendrix, e il pacifismo, minimo comune denominatore di Mingus, Hendrix e Zappa, inteso come contestazione della politica aggressiva e di guerra, un messaggio che ancora oggi non è stato recepito.

Togliendo i suoni elettrici viene fuori tanto di questi artisti, forse viene fuori il loro spirito più intimo e contaminato. A dimostrazione del fatto che questi grandi, oltre a essere ottimi musicisti e front men, sono stati anche degli ottimi compositori e che la loro musica può essere suonata da qualsiasi tipo di ensemble, anche particolare come il loro.

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