Turchia. È fallito il golpe. Erdogan atterra a Istanbul

Scontri tra soldati e lealisti. Almeno 50 militari sarebbero stati arrestati

Tentato golpe in Turchia. La capitale Ankara e Istanbul sono diventate teatro di una serie di violenti scontri tra l’esercito turco e la polizia in tenuta anti-sommossa, nel corso di un tentativo di golpe da parte dei soldati nei confronti di Erdogan: sarebbero inoltre state avvertite forti esplosioni a Istanbul (all’aeroporto Kemal Ataturk e nella piazza Taksim) e alla sede del Parlamento di Ankara, oltre che nei pressi del ponte sul Bosforo. Le notizie sono iniziate ad arrivare intorno alla mezzanotte (circa le 22:00 in Italia), e per alcune ore è regnato il silenzio da parte del presidente, mentre i soldati, tramite la tv di stato, annunciavano le ragioni del golpe: “per ristabilire l’ordine democratico e la libertà”, e “ripristinare la laicità” dello Stato.
Solo diverse ore dopo il presidente Recep Tayyip Erdogan è atterrato all’aeroporto di Istanbul, dove avrebbe annunciato di essere ancora in potere, e che i responsabili del tentato golpe “pagheranno duramente”. “Si tratta di un tentativo di rovesciare lo Stato e la volontà popolare”, avrebbe affermato. Almeno cinquanta soldati golpisti sarebbero stati arrestati a Istanbul; secondo quanto riportato dall’agenzia turca Anadolu l’ufficiale Muharrem Kose sarebbe stato identificato come colui che ha pianificato il golpe.

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