Dallas. Manifestazioni nel sangue. Uccisi cinque poliziotti

Quattro cecchini hanno preso di mira gli agenti durante le manifestazioni contro le uccisioni di afroamericani

È di cinque morti e sei feriti il bilancio dell’agguato agli agenti di polizia nella città di Dallas, intorno alle 21:00 della serata di giovedì 7 luglio (le 3:00 in Italia); quattro cecchini avrebbero preso di mira la polizia proprio mentre nella città erano in corso le proteste contro le uccisioni di afroamericani da parte di agenti, e tra i feriti vi sarebbero anche due civili. Un sospetto si sarebbe barricato in un garage, nel quale è rimasto per ore nel corso di uno scontro a fuoco con la polizia; avrebbe affermato che in città erano state piazzate bombe, ma le ricerche hanno dato finora esito negativo.
In seguito all’attacco sono state fermate alcune persone, tra cui una donna. Alcuni testimoni avrebbero descritto la scena come una vera e propria esecuzione; “sembrava un attacco pianificato” avrebbe dichiarato alla Cnn un testimone, Ismael Dejesus, raccontando di aver visto un uomo in abbigliamento tattico scendere da un Suv e sparare più volte alla schiena ad un agente a terra con un fucile Ar-15. Il movimento Black Lives Matter, che in quel momento stava manifestando, ha condannato l’attacco, affermando che l’organizzazione “si batte per la dignità, la giustizia e la libertà, non l’omicidio”, nel tentativo di contrastare i metodi brutali usati dalla polizia contro gli afroamericani.

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