Uberto Pallastrelli. Scoperta una lapide in memoria dell’artista

Definito ”l’ultimo ritrattista”, le sue opere sono al momento esposte in una mostra

Scoperta una lapide alla memoria dell’artista Uberto Pallastrelli (1904-1191) del quale è in corso una grande Mostra, curata da Vittorio Sgarbi, a Palazzo Galli, organizzata dalla Banca di Piacenza. La lapide è stata scoperta (alla presenza – oltre che di un ampio gruppo di persone – del presidente Gobbi e del Vicesindaco Timpano) sulla facciata della casa al numero 16 di V. Campagna, a sinistra venendo da P. Borgo, sulla quale sempre la Banca di Piacenza ha collocato dieci anni fa (presidente Sforza) un’altra lapide, dedicata a Gaspare Landi, che anch’egli nacque nella stessa casa.
Il testo della lapide – dettato da Giorgio Fiori – ricorda queste singolari coincidenze e sottolinea le capacità artistiche ed espressive di Pallastrelli, che Sgarbi ha definito nel catalogo della Mostra "L’ultimo ritrattista" e che a suo tempo fu "Il pittore dei re", per alludere non solo ai monarchi ma al jet set internazionale, dall’Aga Khan, ai Ruspoli, alla Begum, ai Visconti, agli Onassis, alla Regina Elisabetta, agli Agnelli (Gianni era suo amico personale e spesso lo andava a trovare nel suo studio romano di Piazza Fontana di Trevi). Uberto Pallastrelli morì a S. Margherita nel 1991 (aveva 86 anni) ed è sepolto a Genova-Staglieno nella cappella Vivani, la famiglia di sua moglie.

Il 10 gennaio alle 11 il Comune intitolerà a Uberto Pallastrelli un giardino pubblico (Piacenza, V. Labò, angolo V. Bagarotti – Corso Europa).

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