Cloro per piscine dalla Cina. Sequestrate 200 tonnellate di materiale

La scoperta nell’ambito di indagini della Guardia di Finanza sul contrabbando

Piacenza. Si sono concluse con il sequestro di circa 200 tonnellate di sodio dicloro (utilizzato per la disinfezione delle piscine), e con la denuncia per contrabbando del presidente del consiglio di amministrazione di una società milanese, le indagini effettuate dalla Guardia di Finanza di Piacenza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Sembrerebbe che la società importasse il materiale dalla Cina violando leggi e disposizioni doganali, in particolare sull’etichettatura, che sarebbe stata sostituita per riportare il trasporto di sodio dicloro 63%, invece che di sodio dicloro 56%, come invece avrebbe dovuto. Questo avrebbe permesso di evitare il pagamento di dazi doganali, utilizzando documentazioni doganali non veritiere.
In un secondo momento il disinfettante era poi portato in un magazzino di stoccaggio a Piacenza, dove le etichette sarebbero state sostituite di nuovo, per riportare invece l’effettivo contenuto delle confezioni. Dalle indagini sarebbe emerso il trasporto ed il commercio di circa 150mila chili di prodotto, e l’evasione di dazi doganali per un ammontare di circa 30mila euro.

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