Autismo. Prosegue la ricerca. In un caso su tre la causa è genetica

Dietro all’autismo fattori genetici, o ambientali nella fase prenatale. Il resto ”leggende metropolitane”

Prosegue la ricerca riguardo alle cause dell’autismo: le moderne tecniche di diagnosi genetica, e più in particolare la Array-CGH, hanno permesso di accertare che in almeno un caso su tre la causa sarebbe genetica. È ottimista sulla possibilità di trattamenti più adatti in tempi più brevi del previsto Antonio Persico, docente di Neuropsichiatria Infantile all’università del Campus Bio-Medico di Roma, che aggiunge, “sono stati anche individuati fattori ambientali che possono causare da soli la malattia, se l’esposizione a essi avviene in fase prenatale, come alcune infezioni virali nel primo o secondo trimestre di gravidanza da parte della madre. Altri studi starebbero anche comprovando una relazione tra l’autismo e l’esposizione ad alcuni pesticidi, sempre in fase prenatale.”.
Nessuna prova, invece, per quanto riguarda le altre ipotesi: Persico prosegue affermando che “risultano prive di evidenze sufficienti, quando non sono addirittura vere e proprie leggende metropolitane”. I disturbi generalizzati dello spettro autistico sarebbero particolarmente frequenti, con 1 bambino ogni 68 che presenta disturbi di varia entità, con esordio solitamente fra i 14 e i 28 mesi. Di fondamentale importanza la diagnosi precoce, che permette di iniziare trattamenti il più presto possibile: la diagnosi è possibile, per le equipe specializzate, già a partire dai 2-3 anni.

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