Niente Ecce Homo per l’Expo. Per Sgarbi si tratta di sequestro

Il Collegio Alberoni rifiuta di esporre l’opera di Antonello da Messina durante l’Expo

Piacenza. È negativa la risposta del Collegio Alberoni alla richiesta di Vittorio Sgarbi di poter esporre all’Expo di Milano l’Ecce Homo, lo splendido dipinto di Antonello da Messina: per il presidente dell’Opera Pia Alberoni, infatti, non sarebbero state fornite sufficienti garanzie a tutelare un’opera di tale importanza. Il progetto sarebbe partito dall’avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente della Banca di Piacenza e di Confedilizia, ed avrebbe previsto l’esposizione dell’opera insieme ad altri capolavori italiani in un padiglione voluto da Oscar Farinetti (patron di Eataly) e Carlo Petrini (fondatore di Slow Food). In seguito al rifiuto, Sgarbi avrebbe sostituito l’Ecce Homo con la Madonna con il Bambino e Cristo in Pietà, sempre di Antonello da Messina, concessa dal Museo regionale di Messina.
Non si è fatta attendere la reazione di Vittorio Sgarbi, che ha definito l’episodio come “prova che le opere d’arte sono in mano a persone che dovrebbero lavorare nei campi invece che occuparsi di opere d’arte”. “Mentre prestano gli Uffizi, presta Capo di Monte, presta la Pinacoteca di Bologna”, prosegue, “il Collegio Alberoni sequestra un’opera d’arte. Cosa che peraltro io denuncerò”.

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