I caccia giordani avrebbero inoltre bombardato Mosul. Morti almeno 55 membri Isis
Non si è fatta attendere la reazione di Amman alle brutali immagine diffuse pochi giorni fa e che ritraggono la morte del pilota giordano tenuto ostaggio dall’Isis, bruciato vivo. All’alba di mercoledì 4 febbraio sono stati impiccati due terroristi di Al Qaida, tra i quali anche la donna il cui rilascio era stato oggetto delle contrattazioni per la liberazione dell’ostaggio giordano. Continuano inoltre i raid in Siria che prendono di mira lo Stato Islamico (Isis), come confermerebbero alcune fonti vicine ai Peshmerga curdi.
Secondo tali fonti, infatti, alcuni caccia giordani avrebbero bombardato Mosul nel corso della serata, causando la morte di 55 membri dell’Isis, tra i quali si troverebbe anche uno dei loro leader, Abu-Obida Al-Tunisian.