Il retroscena delle elezioni: la guerra interna a Forza Italia

Fabio Callori punta alla poltrona di Andrea Pollastri in consiglio regionale

Tra le macerie del centro-destra è rispuntato il simbolo di Forza Italia. Il primo partito della coalizione che non c’e’ piu’ (ma che per le regionali è stata messa insieme con la colla e lo sputo) vede sfidarsi due big: Andrea Pollastri, consigliere in carica, e Fabio Callori, per 10 anni sindaco di Caorso. I due pugili se le sono suonate di santa ragione per tutto il mese di novembre, a distanza, segnando punti e leccandosi le ferite. Andrea Pollastri ha avuto al suo fianco alcuni esponenti storici piacentini, come l’ex senatore Antonio Agogliati. A sostegno di Callori è arrivata a Piacenza Mariastella Gelmini, ex ministro ed esponente di spicco della nuova Forza Italia.
Diversamente dalla guerra interna al Partito Democratico e al regolamento di conti che si sta svolgendo nella sede piacentina della Lega Nord, sembra che all’interno di Forza Italia non accadranno grandi rivoluzioni dopo il voto. D’altro canto quanti danni può causare un terremoto ad un cumulo di macerie?

Da osservatore esterno segnalo che per la prima volta non è scontato che Forza Italia riesca ad avere un consigliere di Piacenza. Se il Partito Democratico tenesse botta rispetto ai risultati delle Europee (ampliando i consensi al centro) e se la Lega Nord riuscisse a raccogliere voti tra i delusi azzurri, considerate le previsioni sui comuni emiliani che competono con la nostra città, potrebbe anche saltare la poltrona. Difficile fare previsioni, visto che il sistema degli scarti è più complesso di un cruciverba di Ennio Peres…

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