Sicurezza. Telecamere e caselli intelligenti per bloccare i pendolari del crimine

Tarasconi e Molinari: ”La Regione non ha ancora capito che Piacenza è uno snodo logistico anche per la delinquenza”

Telecamere "intelligenti" a ogni punto sensibile di accesso alla città e software in grado di "imprigionare" ai caselli autostradali, impedendo l’apertura delle sbarre, eventuali veicoli rubati e segnalarne immediatamente la presenza alle forze di polizia. «Sulla sicurezza siamo in ritardo e i cittadini lo sanno fin troppo bene&» affermano i candidati del Pd alle regionali del 23 novembre Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari che sul tema hanno deciso di puntare con grinta, con idee nuove e coraggiose, senza nascondersi dietro al dito del buonismo ad ogni costo. «La Regione non ha ancora capito che Piacenza è una porta sul nord Italia – dicono – e ha tutte le caratteristiche della terra di confine. Sinora però sono emerse perlopiù quelle negative, in termini di sicurezza&». La particolare collocazione geografica di Piacenza, piazzata sul Po al confine tra Lombardia ed Emilia-Romagna, lambita da due delle più importanti autostrade italiane, è la ragione stessa della sua vocazione logistica, assolutamente positiva e da sfruttare sempre meglio.
«Il problema però – proseguono Tarasconi e Molinari – è che tale collocazione la rende appetibile anche nelle logiche dei criminali che molto spesso, come insegnano le cronache di tutti i giorni, sono "pendolari" e cioè arrivano da fuori provincia e fuori provincia tornano appena dopo aver colpito, favoriti dalla facilità di fuga che solo una terra di confine è in grado di fornire&». Basti pensare ai vantaggi, sempre in ottica criminale, che può offrire un "salto" di giurisdizione non solo provinciale ma regionale a due passi dai centri storici e dalle principali zone industriali della città capoluogo e degli altri centri urbani di pianura come Fiorenzuola o Castelsangiovanni. D’accordo la sinergia tra i vari comandi dei carabinieri, tra le varie questure e commissariati, ma oggi esistono tecnologie in grado di facilitare il lavoro proprio alle forze dell’ordine. Ed è in questo senso che i due candidati del Pd hanno deciso di impegnare tutte le loro forze in Consiglio regionale «per difendere la comunità piacentina e migliorarne la sicurezza&». Perché in effetti si può fare, dicono Tarasconi e Molinari: «Ci sono molte più iniziative che la Regione potrebbe promuovere rispetto a quelle che ha promosso sinora, e tutte finalizzate ad aumentare la sicurezza ora che ce n’è sempre più bisogno&». «Occorre rompere ogni indugio – concludono i candidati in Consiglio regionale – e affrontare con grinta e a visto aperto i crescenti problemi legati alla criminalità&». E in tal senso va anche l’iniziativa del sindaco di Piacenza Paolo Dosi che in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha lanciato l’altro giorno la proposta di attivare pattuglie miste per un controllo più capillare del territorio; iniziativa a cui va il plauso di Tarasconi e Molinari.

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