I residui analizzati non apparterebbero al principale sospettato Massimo Bossetti attualmente in carcere
Dopo alcuni analisi effettuate presso la struttura di Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, spiccano nuovi elementi sul delitto di Yara. Alcuni peli che sono stati analizzati dai consulenti Carlo Previderè e la sua collaboratrice Pierangela Grignani è emerso che questi apparterebbero a un altra persona e non a Bossetti. Difficile ipotizzare che ci sia stato anche un complice nell’omicidio, è certo che questo però porterebbe a nuove supposizioni.
Attualmente il carpentiere bergamasco rimane l’unico sospettato per ora in quanto sua tracce sono state ritrovate su alcuni indumenti che la vittima portava al momento del delitto. Alla luce di queste nuove, starà al pm del Tribunale di Brescia di decidere se l’imputato dovrà rimanere in carcere oppure no.