La Procura nega il passaporto, Berlusconi salta il vertice PPE

Sollevato incidente di esecuzione davanti al tribunale, ma potrebbe essere troppo tardi

Niente raduno dei vertici del Partito Popolare Europeo per l’ex-premier il Cavalier Silvio Berlusconi: dopo la condanna definitiva a 4 anni per il caso Mediaset, ridotti per effetto dell’indulto a meno di un anno, la Procura di Milano gli aveva ritirato il passaporto. In questi giorni, i magistrati hanno negato il “nulla osta” per il rilascio del passaporto, richiesto dai legali dello stesso Berlusconi per partecipare al summit del PPE, a cui era stato invitato. La motivazione della Procura è che “non lo prevede la legge”, quella sui passaporti datata 1967.

Nonostante l’incontro si svolga a Bruxelles, in piena area Shengen, gli accordi prevedono l’abolizione dei controlli alla frontiera, ma considerano tuttora indispensabile l’essere in possesso di un documento di identità che permetta l’espatrio. I legali del Cavaliere hanno presentato un “incidente di esecuzione” di fronte al Tribunale, ma sembra improbabile che questa soluzione porterà qualche frutto. Il Tribunale ci metterà probabilmente almeno qualche giorno a decidere, mentre il vertice si svolgerà domani.

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