Domenico Quirico torna in Italia: fine dell’incubo iniziato ad aprile

È giunto a Ciampino intorno a mezzanotte e mezza l’inviato della Stampa sequestrato in Siria

Giunge la fine dell’incubo per Domenico Quirico e per Pier Piccinin, il giornalista italiano e lo studioso belga sequestrati cinque mesi fa in Siria nel tentativo di raggiungere Homs, città capitale della rivoluzione anti-Assad. Il 62enne era già stato vittima di un rapimento nel 2011, e verrà ascoltato in Procura a Roma prima di raggiungere la sua famiglia a Govone (Cuneo). Sembra al momento in buone condizioni di salute e psicologiche, anche se afferma di non essere stato trattato bene, e di aver avuto paura. Al momento non vi sono notizie sul pagamento di un riscatto che abbia permesso la sua liberazione.
L’inviato della stampa racconterà domani più in dettaglio i cinque mesi di prigionia: “ho cercato di raccontare la rivoluzione siriana, ma può essere che questa rivoluzione mi abbia tradito. Non è più la rivoluzione laica di Aleppo, è diventata un’altra cosa”, ha concluso, dopo aver risposto ad alcune domande dei colleghi.

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