La tutela della privacy ai tempi di Pure, Facebook e del web 2.0

Smartphone, App, incontri nell’era dei social network. Ma è tutelata la nostra riservatezza?

Inutile negarlo, tutti noi ci siamo resi conto che i metodi di corteggiamento del partner nell’era della comunicazione 2.0 sono cambiati e recentemente l’arrivo di una nuova app, chiamata "Pure" – che garantisce incontri a sfondo sessuale nella propria zona e in breve tempo – ha scatenato parecchio interesse su internet. L’app – disponibile per ora su Apple Store, ma a breve anche su Google Play, grazie all’inserimento di poche informazioni personali riguardanti chi siamo e cosa cerchiamo – permette l’incontro con un partner disponibile a condividere momenti di piacere saltando tutta la parte del corteggiamento; gli sviluppatori assicurano che dopo un’ora dall’incontro tutte le informazioni scambiate verranno distrutte.
Attenzione però, perché questa rassicurazione non evita che i gestori della app abbiano comunque accesso a gran parte del contenuto dei dati ricavabili dal nostro smartphone che vanno dal luogo in cui ci troviamo al nostro numero di telefono, alle nostre mail, per non parlare di foto e credenziali di accesso ai siti da noi utilizzati.

Di tali aspetti si sono recentemente occupate le "Autorità per la Privacy Europee" prevedendo linee guida per gli sviluppatori delle App che dovranno in particolare comunicare eventuali tracciamenti dell’utenza e ottenere il previo consenso da parte dell’utilizzatore.

Attenzione dunque che il fuoco della passione non ci faccia svelare tutti i nostri segreti …

Potrebbe interessarti

Piacenza Summer Cult: un Festival da non perdere

Dal 13 giugno al 19 luglio 2024, il cuore storico di Piacenza si trasformerà in …