Delitto di Udine: Mirko Sacher non è morto per cause naturali

Le due ragazze avrebbero anche ritirato del contante da uno sportello col bancomat della vittima

Che le prime indagini non delineassero una coerente ricostruzione dei fatti lo si era intuito. Gli inquirenti cominciano a ritrovare discrepanze e situazioni inconciliabili con la versione offerta dalle due 15enni che si sono auto-accusate del delitto. “Mirco Sacher sicuramente non è morto di morte naturale” quindi “ci troviamo davanti ad un decesso che sicuramente è avvenuto per cause estranee e quindi dovuto a terzi” ammette Dario Grohmann, procuratore dei Minori a Trieste.
Fra i punti che più impegnano i Carabinieri vi sono il ritrovamento di alcuni segni di colluttazione sul corpo dell’ex ferroviere ormai in pensione, segni che precedentemente non avevano destato la curiosità di chi stava svolgendo le indagini, e il prelievo fatto dalle due indagate di alcuni contanti effettuato con il bancomat della vittima quando costui, secondo le ricostruzioni, era già defunto. Sottoposte a sequestro le pagine Facebook delle minorenni; fra le ipotesi degli investigatori vi è l’idea che, dato l’assiduo uso fattone, le due possano aver affidato al sito-diario intenzioni ed impressioni precedenti o seguenti il delitto.
Svolta alle indagini hanno dato anche le parole di Sonny Rizzetto, il 21enne di Pordenone che con un amico di 18 anni, ha convinto le minorenni a costituirsi ai carabinieri di Pordenone. ”Sono scettico sulla possibilita’ che le ragazze siano state vittima di una tentata violenza sessuale”, nel viaggio ”fatto insieme, in treno, domenica notte, da Venezia a Pordenone, non hanno mai parlato apertamente di questa presunta aggressione, che le avrebbe dipinte, anche ai nostri occhi, come vittime e per la quale avrebbero avuto tutta la nostra comprensione”.

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