Entro quest’anno prenderà il via l’esperimento: il fortunato è un ragazzo di 20 anni che perse l’arto in un incidente
Verrà trapiantata entro la fine di quest’anno a Roma la prima mano bionica capace di ridare il senso del tatto al paziente coinvolto nel primo esperimento del genere. A comunicarlo è stato Silvestro Micera, ricercatore italiano dell’Ecole Polytechnique Federale di Losanna, durante il meeting della American Association for the Advancement of Science (Aaas) in corso a Boston. A fare da apri-pista ad un nuovo futuro di ristabilite capacità tattili, un ragazzo di 20 anni che perse l’originale arto in un incidente stradale.
La mano bionica sarà collegata con due elettrodi direttamente al mediano e all’ulnare, i due nervi principali del braccio umano, potrà essere controllata direttamente col pensiero e tramite alcuni sensori posti sulla superficie dovrebbe riuscire a captare quelle sensazioni tattili che prova ognuno di noi maneggiando un qualsiasi oggetto. Ha concluso Micera: “Non escludiamo che nel giro di pochi anni questo tipo di innovazione possa essere una soluzione clinica per una grande quantità di pazienti.”